Più di duecento
ragazzi di 12 istituti superiori si sono sfidati ieri mattina a
colpi di pagaia nello specchio laguna di fronte punta S. Giuliano
per la prima gara nazionale di Dragon boat fra scuole.
Gli equipaggi
composti da 14-16 studenti per imbarcazione hanno percorso, in una
competizione a eliminazione diretta, circa duecento metri piani
prima di tagliare il traguardo.
Ai primi tre classificati: Istituto Parini, Stefanini e Massari -
in ordine di arrivo - (tutti di Mestre) è andato il trofeo e la
soddisfazione di aver battuto i "cugini" di Venezia.
La manifestazione
- che si concluderà con la competizione organizzata sabato
prossimo con la voga alla veneta su mascareta, in collaborazione
con Voga alla Veneta S. Giuliano - è il degno epilogo delle
attività didattiche inserite nel progetto: "Un'ipotesi di
sintesi tra sport, natura e storia", che ha portato le
scuole superiori di Mestre a trascorrere le ore di educazione
fisica alla scoperta degli sport nautici, e che è stata premiata
quest'anno dalla Presidenza della Repubblica per il suo valore
formativo e culturale.
L'iniziativa,
partita tre anni fa in fase sperimentale con il liceo G. Bruno, ha
coinvolto quest'anno tutti gli istituti della terraferma ed è
stata coordinata dal Liceo scientifico Giordano Bruno e dal Polo
per gli sport nautici con l'aiuto di Canoa Club Mestre che ha
fornito le imbarcazioni.
Attraverso la
voga alla veneta, la canoa, o la vela gli studenti hanno, spesso
per la prima volta, scoperto le bellezze della laguna partendo da
punta S. Giuliano. Sport, scuola e riscoperta del territorio per
un progetto ideato, organizzato e coordinato da Oddino
Franceschini, docente al liceo scientifico G. Bruno e presidente
della "Up Sport Veneto", associata con
Adola (il
movimento per l'adozione ambientale della Laguna davanti S.
Giuliano).
Samuele
Costantini
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