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Sabato, 10 Agosto 2002  
Originale e utile campo scuola allestito in collaborazione con l’associazione canoistica Arcobaleno
Campalto salvata dagli scout
Per sette giorni 15 ragazzi volontari si occupano della pulizia dell’isola ridotta a discarica

Sei giorni di campo scuola nel cuore della laguna di Venezia per ripulire l'isola di Campalto dalla spazzatura, dalle erbacce e dalla maleducazione di chi utilizza la gronda laguna re come discarica. Un'iniziativa che ha per protagonisti fino a domenica un gruppo di 15 scout di Trebaseleghe, e che è nata quasi per caso lo scorso 25 aprile in occasione di un incontro tra Stefano, uno dei capi scout, e i due responsabili dell'associazione Arcobaleno di Campalto, Tito Pamio e Carmela Olivieri.

L'isola di Campalto, quattro ettari di estensione di proprietà del Comune di Venezia, si trova proprio nello spazio acqueo compreso tra San Giuliano e Venezia, zona San Giobbe e Sant'Alvise. Un tempo sito militare, è stata oggetto di bonifica da parte del Comune e poi affidata alla "cura" e al controllo da parte dell'associazione canoistica di Campalto Arcobaleno, che da oltre dodici anni promuove la canoa come sport da vivere e da praticare in mezzo alla natura, e nel pieno rispetto dell'ambiente. Il problema ricorrente, soprattutto durante la stagione estiva, è quello della pulizia dall'enorme quantità di rifiuti che, parte con la marea, parte per colpa dell'uomo, si ammassa sulle rive ormai distrutte dell'isola.«L'isola diventa per noi e per i nostri soci una specie di seconda casa estiva - spiegano Tito Pamio e Carmela Olivieri mentre ci avviciniamo in barca all'isola - anche perché il Comune ci affida di buon grado il compito di prenderci cura dell'isola, solo che a noi piacerebbe farne un punto di incontro, una tappa da visitare per tutti coloro che vogano o navigano in questa zona della laguna . Quest'anno abbiamo accettato di buon grado la proposta degli scout di Trebaseleghe, che stanno svolgendo un ottimo lavoro, e che stanno rendendo l'isola più vivibile».

In tutto sono quindici, compresi i due capi scout Stefano e Sonia. Un gruppo compatto, organizzato, con grande voglia di fare e di vivere fino in fondo questa esperienza veneziana. «Staremo qui fino a domenica - ci spiega Stefano - e finora non possiamo che essere soddisfatti. L'idea di trascorrere sei giorni sotto le stelle e in mezzo alla laguna di Venezia ci è sembrata un'esperienza irripetibile da vivere. Siamo arrivati qui in canoa e per la gran parte dei ragazzi si trattava della prima esperienza del genere. Subito ci siamo organizzati in squadre di lavoro, ognuna con dei compiti precisi».«La giornata tipo incomincia alle 7.30 con la sveglia e la prima colazione. Poi alle 8.30 ci riuniamo e ci dividiamo i compiti. Fino alle 12 si lavora. Inizialmente abbiamo usato il decespugliatore per ripulire le zone di lavoro dalle erbacce. Poi è iniziata la raccolta dei rifiuti che vengono sistemati in sacchetti di plastica. Alle 12 si va a preparare il pranzo, ci si riposa un poco, mentre nel pomeriggio vengono svolte altre attività di gruppo e un po' di lavoro. Responsabilità personale, rispetto dell'ambiente e lavoro di gruppo sono tre dei concetti di questa settimana di campo».

La notte il rumore assordante dei "caparozzolanti" e delle loro imbarcazioni disturba un po' il sonno degli scout di Trebaseleghe, ma il fatto importante è che l'isola di Campalto goda delle attenzioni di qualcuno. «Lo scorso anno abbiamo portato qui anche l'assessore Roberto D'Agostino - racconta Tito Pamio - che ci ha parlato di grandi progetti, ma per ora dobbiamo arrangiarci così. Speriamo che con il nuovo parco di san Giuliano anche questo tratto di laguna tragga dei benefici».

Raffaele Rosa