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Domenica, 15 Febbraio 2003
La visione dell’assessore Paolo Sprocati |
Un unico grande mercato per liberare il resto |
E sarà quasi tutto pedonale |
Mestre
(e.t.) Quella del Candiani (che resterà aperta fino al 23 marzo) è una mostra di idee, di scenari disegnati dall'assessorato all'Urbanistica su iniziativa dell'assessore Paolo Sprocati. Ma non si prenda sotto gamba perché dietro ci sono mesi e mesi di lavoro. Insomma non si vedranno progetti finiti, ma le proposte sono frutto di un'elaborazione che, se la città gradisse e volesse, potrebbero diventare progetti anche domani. Sono tre le aree prese di mira: piazza Barche a proseguire fino a via Circonvallazione attraverso via Poerio e Riviera XX Settembre, le mura antiche (zona via Pio X) e parco Ponci. Ma «è l'assetto complessivo della città a cambiare, modificando la percezione del centro di Mestre che si estende oltre i confini individuati dagli attuali strumenti urbanistici per il centro storico: a sud verso la stazione, interessando le aree lungo la via Cappuccina, ridisegnata come nuovo viale verde, ad ovest lungo il fiume Marzenego sino al parco della Gazzera, è proteso verso il parco di S. Giuliano attraverso il rinnovamento di piazza Barche, senza dimenticare le zone di via Olimpia e parco Ponci e la vasta area dell'ospedale Umberto I di prossima dismissione». Vediamo, in particolare, una delle tre proposte, quella su piazza Barche, anche per confrontarla con l'idea parallela dell'assessore Ugo Campaner. Bisogna tener conto, inoltre, che su piazza Barche e sull'area dell'Umberto I (che rientra nel riordino del centro storico), già il Comune prevede di indire due concorsi di progettazione. «Attualmente l'asta piazza Barche-piazza XXVII Ottobre appare come un grande svincolo e un parcheggio, ed è occupata per gran parte da corsie per le auto - sostiene l'assessore Sprocati nella presentazione del lavoro. - Storicamente l'area della piazza era occupata dal Canal Salso, e ne costituiva il terminale, una sorta di interscambio terra-acqua. Assieme al Castello e a piazza Ferretto l'insediamento sulla testata del Canal Salso costituiva uno dei capisaldi della Mestre antica». La sistemazione di piazza Barche-piazza XXVII Ottobre è condizionata da due fattori: la riorganizzazione del traffico, tra cui l'inserimento del tram, e l'ipotesi di ridisegno del mercato settimanale. E questa è la parte "forte" della proposta di Urbanistica: in piazza Barche ci potrebbe andare il mercato, liberando tutte le aree che oggi sono occupate da quello fisso e da quello settimanale (via Fapanni, piazzetta Coin, via Parco Ponci, via Giardino, piazzale di Porta Altinate, via S. Girolamo, piazzale Cialdini), senza contare i vari mercatini saltuari che occupano occasionalmente gli spazi aperti del centro. Spostando tutto in piazza Barche l'area per la vendita ambulante aumenterebbe del 25\% rispetto agli spazi attuali. L'unico difetto di quest'idea è che, in tal modo, diverrebbe impossibile riaprire il canal Salso fino all'imbocco di via Poerio come vorrebbero molti. Ad ogni modo la testata della piazza verrebbe ripensata con una serie di fontane che creerebbero un passaggio "naturale" tra la piazza e l'acqua, e dall'altra parte in via Poerio si potrebbe riaprire il rio delle Muneghe fino a via Circonvallazione. Quanto alla viabilità: si pensa ad un prolungamento di Corso del Popolo verso via Colombo e, in piazza, le auto passerebbero sotto ad una galleria. Tutta la fascia centrale e alberata sarebbe totalmente pedonale: metà diventerebbe vera e propria piazza, un'altra metà sarebbe giardino tutti i giorni e mercato nei giorni deputati. Tutto attorno, come nelle "ramblas" spagnole, ci sarebbe un anello viario molto ristretto per garantire il passaggio dei mezzi pubblici e gli accessi alle abitazioni, ai negozi e agli uffici. |