In
attesa della creazione in Laguna
Nord di un Parco regionale di interesse locale,
che è l'obiettivo finale della giunta, il Comune sta cercando di
stringere i tempi per costituire intanto l'Istituzione "Parco
della laguna"
per la riqualificazione della Certosa e per la gestione e
l'amministrazione di altri immobili di proprietà del Comune,
coerenti col concetto di parco (tenuta Scarpa Volo, Forte di
Mazzorbo, Isola dei Laghi, Torre Massimiliana, Lazzaretto
Nuovo).
Le istituzioni,
va ricordato, sono enti strumentali del Comune per l'esercizio di
servizi sociali senza rilevanza imprenditoriale, che dovrebbero
consentire migliori risultati in termini di efficacia e
efficienza.
La delibera ha
avuto ieri pomeriggio l'ultimo passaggio istruttorio nelle
commissioni consiliari Prima e Decima (Regolamenti e Ambiente), ed
è stata licenziata per il voto in aula nella prima seduta utile
del consiglio comunale, nonostante l'ostilità delle opposizioni
che si fanno interpreti delle resistenze al concetto stesso di
parco di categorie professionali o diportistiche come quelle dei
pescatori o dei cacciatori soprattutto di Murano e di Burano.
Hanno anche gioco
in un certo senso facile, perché la delibera non istituisce un
parco ma di fatto, nonostante il nome, crea per ora solo un ente
chiamato a gestire una serie, per quanto pregiata, di proprietà
del Comune.
«Se la chiamiamo
parco , dobbiamo sapere cosa è destinata a fare - ha polemizzato
ad esempio Sergio Meconi (Forza Italia) -, perché se è destinata
a gestire quattro cosette, potremmo anche chiamarla Fracanapa».
Oggi sarà anche
un piccolo condominio, ma domani si allargherà, ha subito
replicato Giampietro Capogrosso. «Cosette? Pezzettini - ha invece
sottolineato l'assessore all'Ambiente, Paolo Cacciari -? La
Certosa è 20 ettari: solo lei avrebbe bisogno di un qualcosa che
la gestisse, e la variante per il piano della laguna, prodromica
(preliminare,ndr) al parco , è ormai in dirittura d'arrivo».
In maggioranza,
sull'Istituzione per il Parco ci sono state nei giorni passati
anche alcune frizioni, tanto che la delibera, già all'ordine del
giorno del consiglio comunale, è stata ritirata per un ulteriore
passaggio istruttorio.
Ma ora i ritocchi
al testo della delibera apportati dagli assessori su richiesta dei
consiglieri dovrebbero aver appianato i problemi. Sul piano
formale, per gli aspetti regolamentari, sono stati accolti i
suggerimenti di Capogrosso; Paola Petrovich (Margherita) ha
ottenuto che il regolamento del Forum di partecipazione abbia un
passaggio di verifica in consiglio d'amministrazione; Renato Darsié
(Comunisti italiani), infine, ha spuntato che come primo atto il
consiglio d'amministrazione voti il programma generale, e che tale
atto d'indirizzo vada approvato dal consiglio comunale.
Silvio Testa
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