CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

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La Vela ? 
Ma chi l'ha detto che è così facile impararla ?

A Passo Campalto
[Ndr: sulla gronda lagunare, un Km a est del ponte della Libertà ], Massimo, Claudia, Francesca e Valentina - soci dell'Associazione Canoistica Arcobaleno - , c'hanno provato... e si potrebbe pure concludere che chi la dura la vince. Anche se con un pelino d'impegno.

Il racconto - tratto dal numero di settembre 2003 del loro notiziario - risulta alla fine uno dei più gustosi racconti di vela estrema letti ultimamente! [Ndr: foto, fatti e circostanze sono puramente reali !]
Per evidente opportunismo - siamo del CVC! - se ne sconsiglia la lettura a tutti gli aspiranti velisti Casanoviani.

 

     

 

Sabato 30/8/03 Ore 14.30: ritrovo in deposito

Ore 14.35: inizio armamento deriva al Passo

Ore 14.40: porconamento contro Emanuele per: 1- morsetto mancante; 2- ficco lacerato; 3- cima randa"inverigolata"; 4- fottìo di salvagenti schiacciati in coperta; 5- timone cadente; 6- perché meno di 6 non si può

Ore 14.45: partenza in pagaiata...con deriva legata alla pedana d'imbarco e inevitabile tentativo di traino di altre 3 imbarcazioni ivi ormeggiate e nonché della pedana stessa ( la vedo nera ).

 

Molla gli ormeggi e parti! Ore 14.50: arrivo alla fine del Passo Ore 14.55: rientro di mt 10 nel Passo

Ore 15.00: arrivo alla fine del Passo

Ore 15.05: rientro di mt 15 nel Passo

Ore 15.10: arrivo alla fine del Passo

Ore 15.15: porconamento e rientro di mt 17 nel Passo

 

Ore15.20: cambio di strategia:affrontiamo il Passo dal lato Sud

Ore 15.25: I° scontro: yacht bianco di mt 15

Ore 15.30: porconamento e giro di 360°, quindi II° scontro : yacht bianco di mt 15

Ore 15.35: I° tentativo di issare la randa: imbocco di canale secondario sconosciuto in direzione San Giuliano (n.d.a. nostra intenzione era andare in direzione opposta)

…quindi in ordine: 1- porconamento; 2- ammainamento vela, 3- pagaiata energica, 4- porconamento; 5- riposizionamento barca

Ore 15.40: II° scontro con solito yacht bianco e cambio strategia:

1- avvicinamento (n.d.a forzato dal vento!) alle bricole;

2- ancoraggio "manuale" alle stesse,

3- pedata strategica;

4- ammainamento randa;

5- giro di 360° e IV° scontro con yacht bianco di mt 15!!

 

Ore 15.45: dopo lauto porconamento ..cambio strategia:

1- ammainamento randa;

2- pagaiata atletica;

3- porconamento;

4-raggiungimento forzato di solite bricole ;

5-spinta con pagaie;

6-giro di 360° e I° scontro con barca sommozzatori ancorata di fianco al solito yacht bianco di mt 15.  

Ore 15.50: cambio strategia:
1- affronto del lato Nord del Passo;
2- pagaiata suprenergica;
3- raggiungimento lato Nord;
4- 1° scontro con mototopa verde ivi ormeggiata;
5- giro di 360° e II° scontro con mototopa verde.

N.B. nel frattempo notiamo un piccolo raduno di curiosi sulla riva Nord.

Ore 16.10: pagaiata superatletica verso il canale di Campalto; obiettivo: Bricola con cartello "limite di velocità 5 km/h ( ribbattezzata" bricola 5").

Dopo circa 10 minuti di pagaiata ci rendiamo conto di essere sempre fermi allo stesso punto ( di fronte alla mototopa verde).
Cambio di strategia:
1- porconamento;
2- porconamento;
3- Pagaia! Pagaia! Pagaia! Pagaia!;

4- uscita dal passo ed avvicinamento illusorio alla Bricola 5


Ore
16.25: siamo in prossimità della Bricola 5 che però misteriosamente non riusciamo a raggiungere.

Strategia: 1- porconamento; 2- issa la randa; 3- cazzala; 4- giro di 360 ° e misero ritorno alla mototopa verde

N.B. nel frattempo aumenta il nugolo di curiosi.

 

Ore 16.30: Porconamento! Ripescaggio dell'unica strategia possibile:Pagaia! Pagaia! Pagaia! Porcona e Pagaia!

Ore 16.40: Appropinquamento alla Bricola 5;preparativo delle unghie per l'arpionaggio; arpionaggio riuscito!
EVVIVA!

Issa la randa, cazzala, manovra il timone e…giro di 360° intorno alla Bricola e ritorno verso il Passo.
Ma questa volta con prontezza manovriamo alla grande il timone e così andiamo a cozzare NON contro la mototopa verde, bensì contro un bragozzo blu ormeggiato esattamente di fronte al ..pubblico.

 

Arpionaggio disperato alla cima che lega il bragozzo ad una bricola, perdita di 2 unghie e tentativo di "mambo"sotto la cima: FERMI.Momento di sconforto: molliamo? NO MAI!

 

Ore 16.55: Issa la randa;cazzala; porcona; pagaia; prega; spingi di gamba sulla bricola; spingi di mano sulla cima; spingi con la testa il timone; boma controllato con i denti; e al fin riparti alla volta della Bricola !

E finalmente la raggiungiamo: la arpioniamo con le unghie (quelle rimaste)

Ore 17.05: costretti per l'ennesima volta ad ammainare la randa [n.d.a.il fiocco abbiamo anche provato ad issarlo, ma .. ghe g'era un tal inverigoamento de cime, de funi, e de altro che no'l se ga' proprio alsa'], la reissiamo, la ricazziamo, lasciamo la dentiera sul timone, le ultime unghie sulla bricola, con gli alluci ci diamo un spinta poderosa e … ABBRIVIO!!

 

Puntiamo subito la prua verso l'isola di Campalto e….

Ore 17.10: …incravattamento traumatico sulle reti dei peoci! 

Che onta! (anca 'e reti!). Strategia: 

1-pertica sui paletti delle reti;

2- disincastra la prua dalle  reti;
3-direzionala verso un improbabile  passaggio che c'e' giusto tra le reti e la  melma;
4- pertica sul fondale;
5- PASSIAMO! Giro di 360° e in balia del  vento in un incredibile batter d' occhio  torniamo a cozzare contro il bragozzo.  Che rionta!

A ' sto punto uno sborone del pubblico interviene " ..Ma 'na gita in bici  sol Monteo no sarìa stà mejo?..".

Ma va a cagare! ( risposta solo mentale).

A questo  punto l'onta e l'umiliazione ci devastano,  ci vergogniamo.
Siamo stanchi: vorremmo  sprofondare.
Già pensiamo alle parrucche  che saremo costretti ad indossare per le  prossime uscite… Eppur qualcosa si  muove: l'orgoglio del velista puro e duro! 

AGGUANTA la cima e ragiona su una strategia.

 

Cla e Mex si guardano negli  occhi: prima ridono, poi porconano, poi  maledicono Emanuele ( che non guasta  mai) e poi ELABORANO.

 

Non c'e' limite per due menti geniali inglobate in due fisici atletici onti nell'orgoglio ( e anca  nee braghe ). 

Ore 17.20: Sputando sangue e'ccore,  pagaia verso la bricola 5 e raggiungi la  bricola 5
-1 ( cioè un'altra ma va bene lo  stesso ). 

Ciapa la bricola e ( geniale! )  fissa la barca con una cima! così le  braccia sono tutte a disposizione per  issare la randa, pagaiare e timonare.

Fatto! A questo punto è doveroso  precisare che ogni azione si è svolta in  pure posizioni yoga e nella fattispecie per l'occasione Mex si è steso alla Tutankamen gestendo il timone con  l'orecchio destro e il boma con il  mignolo sinistro, mentre Cla carponi con la testa bloccata tra le corde del  boma, allungando la gamba sinistra in  una posizione che manco sul kamasutra,  ha sciolto il nodo ( n.d.a i nodi erano  asolette col fiocchetto: quei g'erimo boni  de far!) e con un colpo di reni ha dato  l'ultima decisiva spinta dalla bricola: ABBRIVIO!

Sfiormaneto angosciante  delle reti, volo disperato di gabbiani,  salto di cefali e finalmente BOLINA! 

 

Direzione Isola di Campalto. 

Ore 17.30: finalmente padroni del mezzo  ci dirigiamo verso la laguna aperta, naturalmente facendo slalom tra le bricole del canale perché a noi le cose facili non ci piacciono, ma soprattutto non  ci riescono proprio!

Comincia così un'ora  di relax da veri velisti in laguna aperta (interrotta solo dalla telefonata di Pietro che implica l'ennesima cozzata del boma sulla testa ormai tumefatta di Mex). 

 

Ore 18.30: rientro con vento in poppa da  veri professionisti: ma naturalmente non  c'e' pubblico ad attestarlo. Che tristezza! 

CONCLUSIONE  In questo racconto mancano almeno metà  di tutti gli episodi, le situazioni, le  difficoltà presentatisi, tuttavia possiamo  concludere che velisti si diventa e  soprattutto che domenica andiamo in bici  sul Montello.

 

Mex e Cla  Note:
1- che cazzo ci fa una piattaforma  d'acciaio sul canale di Campalto?  Abbiamo cozzato anche su quella! 
2- ci sono stati diversi tentavivi di  ribaltamento di cui uno in particolare  merita menzione: quello in cui Cla è  rotolata dalla collaudata posizione  tutankamen sul ciglio del bordo, con le  chiappe in ammollo, urlando!