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Giovedì, 29 Gennaio 2004
Cinque milioni di euro per far decollare i parchi
Ecco il dettaglio delle spese e degli investimenti nel bilancio approvato dalll’Istituzione "Il Parco"
 
Per girare la chiavetta e mettere in moto la macchina servono 5 milioni di euro. E senza strafare.

Perchè i due parchi, Bissuola e San Giuliano, solo per restare aperti ingoiano 2 milioni 860 mila euro (più di 5 miliardi di lire). Se poi non si fanno investimenti - previsti nel 2004 in 2 milioni e mezzo di euro - i parchi vanno rapidamente in malora. Se invece si spende, almeno nei prossimi due anni, allora è possibile che i costi diminuiscano e vengano in parte assorbiti dalle sponsorizzazioni. Intanto, però, bisogna mettere mano al portafogli e in maniera consistente.
Molto di più di quanto era stato messo in conto dal Comune che però, bisogna riconoscerlo, finora ha speso e molto per San Giuliano, rispettando le promesse. Il fatto è che l'Istituzione "Il Parco", avendo raccolto l'eredità di tutti gli assessorati che prima si occupavano, e a pezzetti, del solo parco Bissuola, finalmente può fare i conti sul serio.La lista della spesa

E scoprire che, solo per la sicurezza - guardie giurate più vigili d'argento - Bissuola costa 120 mila euro l'anno e San Giuliano non può che costare almeno il doppio. Che la manutenzione del verde alla Bissuola costa 615 mila euro l'anno e poi bisogna pagare acqua, luce, sostituire le panchine rotte, le piante che muoiono. Per non parlare degli impianti sportivi da ristrutturare.

Sembra impossibile, ma si arriva tranquillamente a spendere 1 milione 615 mila euro l'anno solo per la Bissuola e per San Giuliano si mette in conto di spenderne 1 milione 245 mila solo per tenerlo aperto da maggio a dicembre 2004.Grazie al lavoro fatto dall'Istituzione "Il parco" però, finalmente si può discutere su dati concreti.
L'idea dell'assessore Ugo Campaner di istituire un ente unico di gestione dei due parchi si è rivelata la mossa giusta, ma adesso si tratta di dare a questa istituzione gli strumenti finanziari per operare - spiega il presidente del Parco, l'architetto Giovanni Caprioglio.

Il Consiglio di amministrazione dell'Istituzione ha appena approvato il bilancio di previsione per il 2004 e il conto finale di 5 milioni 360 mila euro la dice lunga sul lavoro fatto, anche di fantasia, per inventarsi questo circuito dei due parchi che può fare la differenza in una città come Mestre."San Giuliano - dice Giovanni Caprioglio - riporta Mestre all'acqua, finalmente. Ma la scommessa è ancora sulla carta. Per aprire Mestre a Venezia, per riempire il parco e far venire i veneziani a San Giuliano serve ben altro". E allora il consiglio di amministrazione ha cominciato a stilare l'elenco di quel che manca e di quanto costa.

Un conto della spesa che è apparentemente stratosferico, ma dobbiamo tener conto - avverte Caprioglio - che parliamo di 105 ettari di verde. Vuol dire spendere 5 euro (10 mila lire a metro quadro). Niente. E se per la Bissuola si tratta solo di rimettere in sesto quel che si sta rompendo, dopo oltre vent'anni di abbandono, per San Giuliano la strategia è completamente nuova.

Basti dire che il Consiglio di amministrazione del Parco ha deciso di incaricare "Fabrica", l'agenzia di comunicazione per Benetton messa in piedi da Oliviero Toscani, di curare il lancio di San Giuliano. Costa 350 mila euro, uno sproposito, ma Fabrica dovrebbe fare la differenza, lanciando in orbita San Giuliano a colpi di T-shirt e manifestazioni, di spille e felpe. Compresa la mascotte del parco, un animaletto anfibio ancora allo studio, che diventerà portachiavi e adesivi. Ma il Consiglio di amministrazione vuole anche borse di studio e manifestazioni culturali. E una inaugurazione lunga un mese, che faccia conoscere il parco almeno in tutto il Veneto.

Ma l'Istituzione "Il parco", ha messo a punto tali e tanti dettagli che non si può darne conto, basti dire che, ad esempio, Caprioglio vuole fare di San Giuliano il primo parco wi-fi cioè un posto dove sia possibile collegarsi ad Internet con un computer portatile, senza fili. Costa poco il wi-fi ed è un modo, uno dei tanti, per fare di San Giuliano un parco unico.
Non solo il più grande sull'acqua, non solo quello che avrà una
polisportiva messa in piedi dalle remiere che farà parlare il mondo ella nautica, ma anche dettagli di questo tipo. Tant'è che, secondo Caprioglio, deve anche diventare punto di richiamo per il turismo.

E non è un caso che con la Biennale siano già a buon punto gli accordi per le grandi installazioni. Vuol dire che le sculture di grandi dimensioni della Biennale arte troveranno posto a San Giuliano mentre il progetto del parco entrerà di sicuro a far parte della prossima Biennale di architettura a Venezia.

Nel frattempo, siccome il polo nautico non è ancora stato fatto e gli impianti sportivi sono pochi - pista di pattinaggio e campo da calcio - il consiglio di amministrazione del Parco ha chiesto che vengano realizzati 5 campi di calcetto.
E già si pensa anche ad una piscina all'aperto
.

Le cose più urgenti? "La preoccupazione vera, adesso, è per la sorveglianza. Chiediamo che venga istituita una sezione parchi dei Vigili urbani. La seconda preoccupazione è per i parcheggi, abbiamo chiesto che l'ex Aci e anche l'ex campo nomadi siano attrezzati a parcheggi finchè non si costruisce il parcheggio ai Pili. E abbiamo chiesto anche all'architetto Di Mambro di affrontare il tema delle panchine e delle zone umbratili.
Ce ne sono troppo poche e finchè gli alberi non crescono è un problema. Insomma - conclude Caprioglio - l'elenco è infinito. E per ora stiamo sol mettendo a punto la macchina per farla partire". E serve un pieno di carburante di 5 milioni di euro.

Maurizio Dianese