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Venerdì, 27 Febbraio 2004
MIRANO A buon punto il progetto coordinato dalla Fondazione Cassamarca in collaborazione con 17 comuni delle Province di Venezia, Padova e Treviso
In canoa dalle colline asolane a Fusina
Per settantacinque chilometri saranno ripuliti gli argini e gli alvei, opportunità per il turismo e la creazione di nuova occupazione
 
Mirano

In canoa dalle colline asolane a Fusina, attraverso il fiume Muson ed il Naviglio del Brenta: un itinerario che presto potrebbe divenire realtà grazie ad un ambizioso progetto coordinato dalla Fondazione Cassamarca di Treviso in collaborazione con 17 comuni delle province di Treviso, Padova e Venezia. 

I rappresentanti dei comuni coinvolti si sono riuniti ieri a Villa Morosini a Mirano, assieme al presidente della Fondazione Dino De Poli, per presentare le linee generali. Il progetto fluviale del Muson intende valorizzare un patrimonio di inestimabile valore storico, artistico e ambientale, considerato a torto minore perché non iscritto nei grandi itinerari turistici o perché mal conservato. La sistemazione dell'itinerario, che ha una lunghezza di circa 75 chilometri, contribuirà inoltre alla ripulitura degli alvei e degli argini, con un beneficio contro le esondazioni. 

Il progetto è a buon punto nel tratto che da Asolo arriva fino a Castelfranco, mentre fino a Fusina è stato condotto lo studio di fattibilità. Il primo tratto, da Casonetto di Asolo fino alla statale Marosticana, è già stato finanziato in parte dalla Fondazione, che ha versato 100 mila euro. «Il progetto è ambizioso e molto costoso, e per questo speriamo di contare su un finanziamento europeo, oltre che su quello regionale - spiega De Poli. 

Il prossimo passo sarà quello di contattare tutti i comuni coinvolti, affinchè risolvano alcuni problemi a livello locale e calcolino la cifra necessaria per la realizzazione dei lavori. Alcuni comuni, come Castelfranco e Castello di Godego, hanno già predisposto dei fondi da destinare allo scopo». Restano da risolvere, inoltre, problemi vitali come l'acquisizione del nullaosta per transitare sugli argini di proprietà privata. In seguito i comuni interessati dovranno firmare un protocollo d'intesa e presentare i singoli prospetti.

D'accordo col progetto anche il consorzio di bonifica Sinistra Medio Brenta, che ha auspicato per il fiume Muson una manutenzione che manca dai primi anni '80. Soddisfatti anche i rappresentanti dei comuni, per i quali l'itinerario fluviale rappresenta un impulso al turismo alternativo, portando benefici economici e nuovi posti di lavoro.

Alessandro Masetto

 


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