Mestre
Lo chiamano
topo, ma la vela che svetta altissima e sembra enorme, gli
fa prendere il largo con una eleganza inattesa.
I topi e le sanpierote sono le barche tradizionali della
laguna, che per secoli l'hanno attraversata per commercio e
trasporto.
Ma solo pochi decenni fa l'armatura - in gergo marinaro
l'attrezzatura - della barca con la vela al terzo è stata
recuperata dalla tradizione più antica e riportata in
vita.
A compiere quest'operazione di amore per la laguna e le sue
attività sono velisti come Paolo Dei Rossi e Roberto
Naccari.
Vittorio Resto li incontra quasi per caso e ne nasce invece
un destino, una passione. A partire da quei primi anni
Ottanta infatti Resto rimane incantato dalla vela al terzo,
che è insieme tradizione storica e rispetto per
l'ambiente.
Tutto comincia con un giro fino alle isole Incoronate
davanti alla Croazia. Da allora Resto promuove la vela al
terzo anche al circolo velico Casanova di cui fa parte e
diventa uno dei massimi esperti in materia.
Proprio in
questi giorni, Resto ripubblica il suo libro uscito già nel
'91: "Vela
al terzo a Venezia",
Cicero editore, che vinse il primo premio nazionale al
concorso letterario del Coni.
Il libro, stampato anche grazie ad un contributo
dell'assessore provinciale allo sport Giuseppe Moretto, è
un vero e proprio manuale per la navigazione sulle
imbarcazioni tradizionali della laguna di Venezia e viene
presentato ufficialmente oggi, alle 17.30, a Ca' Corner a
Venezia, sede della Provincia, in fondamenta Paguri vicino a
campo San Maurizio.
Questa
nuova edizione del libro esce in un momento particolare per
la città?
"Tutta
l'attività del circolo velico Casanova, delle associazioni
nautiche di Punta san Giuliano, da anni ormai, hanno sposato
l'eredità che ci ha lasciato il prosindaco Gaetano Zorzetto,
scomparso qualche anno fa. Noi siamo innamorati della
suggestione di 'Mestre città d'acqua' che si affaccia sulla
laguna. L'apertura del parco san Giuliano è la
realizzazione concreta di questa intuizione, ma ora serve
impegnarsi ancora per la creazione di un vero e proprio
parco acqueo. Il parco infatti deve comprendere la
laguna".
Ma per voi
la laguna cos'è?
"E'
un luogo naturale straordinario, messo a dura prova
purtroppo dall'inquinamento, dal moto ondoso e dal traffico
motorizzato. Noi abbiamo scelto la vela e la voga: due
modalità per continuare a gustare la bellezza di un
paesaggio che è tra i più rari d'Europa."
Nicoletta
Benatelli
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