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IL LIBRO
Vela al terzo a Venezia
Si presenta oggi la nuova edizione dell’opera di Vittorio Resto
Martedì, 27 Aprile 2004
Mestre

Lo chiamano topo, ma la vela che svetta altissima e sembra enorme, gli fa prendere il largo con una eleganza inattesa. 
I topi e le sanpierote sono le barche tradizionali della laguna, che per secoli l'hanno attraversata per commercio e trasporto. 
Ma solo pochi decenni fa l'armatura - in gergo marinaro l'attrezzatura - della barca con la vela al terzo è stata recuperata dalla tradizione più antica e riportata in vita. 
A compiere quest'operazione di amore per la laguna e le sue attività sono velisti come Paolo Dei Rossi e Roberto Naccari. 
Vittorio Resto li incontra quasi per caso e ne nasce invece un destino, una passione. A partire da quei primi anni Ottanta infatti Resto rimane incantato dalla vela al terzo, che è insieme tradizione storica e rispetto per l'ambiente. 
Tutto comincia con un giro fino alle isole Incoronate davanti alla Croazia. Da allora Resto promuove la vela al terzo anche al circolo velico Casanova di cui fa parte e diventa uno dei massimi esperti in materia.

Proprio in questi giorni, Resto ripubblica il suo libro uscito già nel '91: "Vela al terzo a Venezia", Cicero editore, che vinse il primo premio nazionale al concorso letterario del Coni. 
Il libro, stampato anche grazie ad un contributo dell'assessore provinciale allo sport Giuseppe Moretto, è un vero e proprio manuale per la navigazione sulle imbarcazioni tradizionali della laguna di Venezia e viene presentato ufficialmente oggi, alle 17.30, a Ca' Corner a Venezia, sede della Provincia, in fondamenta Paguri vicino a campo San Maurizio.

Questa nuova edizione del libro esce in un momento particolare per la città?

"Tutta l'attività del circolo velico Casanova, delle associazioni nautiche di Punta san Giuliano, da anni ormai, hanno sposato l'eredità che ci ha lasciato il prosindaco Gaetano Zorzetto, scomparso qualche anno fa. Noi siamo innamorati della suggestione di 'Mestre città d'acqua' che si affaccia sulla laguna. L'apertura del parco san Giuliano è la realizzazione concreta di questa intuizione, ma ora serve impegnarsi ancora per la creazione di un vero e proprio parco acqueo. Il parco infatti deve comprendere la laguna".

Ma per voi la laguna cos'è?

"E' un luogo naturale straordinario, messo a dura prova purtroppo dall'inquinamento, dal moto ondoso e dal traffico motorizzato. Noi abbiamo scelto la vela e la voga: due modalità per continuare a gustare la bellezza di un paesaggio che è tra i più rari d'Europa."

Nicoletta Benatelli

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