Il
Comune va alla guerra con la Commissione di Salvaguardia e
il casus belli è la bocciatura della tensostruttura
provvisoria per il ristorante nel Parco di San Giuliano
.
«Abbiamo
deciso di impugnare il provvedimento al Tar», ha
comunicato ieri a fine giunta l'assessore agli Affari
legali, Marco Corsini, confermando così le prime
dichiarazioni che il presidente dell'Istituzione "Il
Parco", Giovanni Caprioglio, aveva rilasciato a
caldo, subito dopo lo sgambetto della Salvaguardia al
Comune.
Il
ricorso, ha spiegato il vicesindaco, Michele Mognato, si
fonderà sul carattere provvisorio della tensostruttura, e
che non si tratterà di una delle tante scaramucce tra
Comune e Salvaguardia lo ha annunciato con piglio
battagliero lo stesso sindaco, Paolo Costa. «Il ruolo
della Commissione - ha scandito - rischia di diventare
incomprensibile, e con l'impugnazione andremo al cuore del
problema, chiederemo che il Tar ci dica a cosa serve la
Salvaguardia».
Il
Comune non ha ancora avuto atti ufficiali relativi alla
"bocciatura", sempre da parte della Commissione
di Salvaguardia, del
Polo nautico del Parco di San Giuliano . «Ma se
davvero è così - ha commentato Costa riferendosi alle
notizie anticipate dal Gazzettino - impugneremo al Tar
anche quel provvedimento».
Sempre
ieri la giunta ha concluso tutti gli adempimenti formali
per la costruzione del tram, approvando il progetto
definitivo, modificando la convenzione con l'Actv tenuto
conto che la società si è scissa in Actv (operativa) e
in Pmv (Patrimonio mobilità veneziana, titolare delle
strutture), dichiarando di pubblica utilità il progetto
in modo da consentire gli espropri. «A questo punto - ha
spiegato l'assessore ai Lavori pubblici, Marco Corsini -
la responsabilità della realizzazione del tram è tutta
del soggetto attuatore, che dovrà fare gli appalti e
aprire i cantieri: i lavori potranno iniziare già
quest'estate».
Il
sindaco ha spiegato che i lavori di costruzione del tram
saranno accompagnati da una serie di provvedimenti volti
da un lato a minimizzare gli impatti dei cantieri,
dall'altro a riqualificare le aree dove passeranno le
linee. «Parte degli interventi - ha sottolineato Mognato
- sono già programmati, e parte lo saranno in conformità
al cronoprogramma dei lavori che ci verrà fornito col
progetto esecutivo».Costa ha concluso annunciando che il
Comune, in accordo con le categorie economiche e con le
loro associazioni, e nei limiti permessi dalla legge,
cercherà di farsi carico anche dei problemi di tipo
economico e sociale che l'apertura dei cantieri e il
passaggio delle linee del tram potranno provocare a
esercenti e commercianti.
Su
proposta dell'assessore ai Servizi pubblici, Ugo Campaner,
la giunta ha infine deliberato di avviare le procedure per
vendere il 4 per cento delle quote che il Comune possiede
nella società autostradale Brescia - Padova. Il Comune
manterrà una piccola partecipazione (lo 0,2 per cento) e
dall'asta pubblica che verrà bandita conta di incassare
oltre 30 milioni di euro, secondo le valutazioni dei suoi
advisor. «Utilizzeremo i fondi per la realizzazione dei
nostri programmi», ha spiegato Campaner, e cioé (anche
se non l'ha detto) per ripianare il buco nel bilancio di
previsione originato dal congelamento del bollino rosso.
Silvio
Testa
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