CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

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PRATICHE CREATIVE DEL FARE CITTA'
   
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                                                                                       La laguna vista da San Giuliano >>  Adola

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Sabato 19 Febbraio 2005, 15.00 - 19.00
VEGA - parco scientifico e tecnologico di Marghera - Padiglione Antares
ingresso libero
Sabato 19 febbraio 2005
Ore 15-19.00

Esplorare, conoscere, aver cura
ON/Laguna - Osservatorio nomade
Interventi di Lorenzo Romito (architetto), Matteo Fraterno (artista) e Nicoletta Benatelli (dir. periodico Polis), Sandro Bisà (architetto), Michele Brunello (attuAlamente), Gianni Caprioglio (dir. Parchi di Mestre), Donatello De Mattia e Alessandro Petti (Avanguardie Permanenti); Marco Favaro (Osservatorio Casa della Laguna) Girolamo Fazzini (ArcheoVenezia), Odino Franceschini (ass. Up Sport Veneto), Bartolomeo Pietromarchi (dir. Fondazione Adriano Olivetti-Roma), Vittorio Resto (ass. ADOLA), Cesare Scarpa (comitato Certosa e Sant'Andrea), Dario Vianello (VAS).
Materiali di Osservatorio Nomade
Materiali di Osservatorio Nomade

La complessità del territorio veneziano è tale da essere in gran parte poco noto ai suoi stessi abitanti.
Non si tratta infatti del solo centro storico, né della vasta città di terraferma e della zona industriale.
Vi è un microcosmo straordinario in precario equilibrio fra naturale e artificiale, e dove sono presenti strutture storiche la cui funzione ora è venuta meno.
  
Esplorare il microcosmo delle isole minori della laguna, in particolare della parte settentrionale è stato il compito di un workshop aperto da Osservatorio Nomade nello scorso settembre. Esplorare: perchè questa pratica rappresenta il primo momento di connessione e incontro, come da anni propongono i componenti del gruppo romano degli Stalker (Lorenzo Romito), che hanno dato vita al collettivo di Osservatorio Nomade, formatosi, a Venezia, coinvolgendo altri gruppi (avanguardie permanenti, attualAmente) già attivi nell'ambito delle pratiche della public art, di artisti (Matteo Fraterno) e professionisti (Sandro Bisà). L'esplorazione come pratica preliminare di conoscenza da cui far scaturire delle ipotesi che riguardino la fruizione e la comunicazione di un contesto ambientale straordinario.

Ma queste ipotesi e tracce di lavoro richiedono il confronto con chi già si occupa di aver cura di quei luoghi, con chi cioè già attua modi di fruizione adeguati alla delicatezza e alla precarietà dell'ambiente lagunare. Immaginando la costruzione di un network della laguna, fatto di esperienze trasversali, si è proposto un momento di incontro che riunisse alcuni dei soggetti e delle associazioni che si occupano delle microrealtà insulari: osservatorio "Casa della Laguna" (Marco Favaro), Certosa e Sant'Andrea (Cesare Scarpa), Lazzaretto Nuovo (Girolamo Fazzini), San Giacomo in Paludo (Dario Vianello). La laguna però è anche l'orizzonte interno sul quale si affaccia la città di terraferma, e dove sono in atto progetti e iniziative associative, sportive educative, che promuovono la connessione fra le due parti del territorio comunale (Vittorio Resto, Odino Franceschini).

Sulla sponda della laguna si è costituito recentemente anche il grande parco urbano di San Giuliano, (Gianni Caprioglio) anello di una catena di aree e ambienti che potranno svolgere nel prossimo futuro una funzione cardinale di collegamento fra la città d'acqua e di terra. Una saggista e giornalista si occupa da anni di queste complesse tematiche fra storia, sviluppo e ambiente a Venezia (Nicoletta Benatelli).

A Roma da alcuni anni, sul lascito etico e culturale di Adriano Olivetti, è sorta una fondazione che segue e promuove a livello internazionale progetti artistici fra territori diversi e diverse condizioni sociali e culturali (Bartolomeo Pietromarchi).

Progetto e coordinamento degli incontri a cura di Riccardo Caldura (docente Accademia di Belle Arti di Venezia).