Alla
fine ce l'hanno fatta.
Nonostante un 25 aprile che più bagnato non si
poteva, gli appassionati di vela al terzo sono
ugualmente riusciti a dar vita alla Regata
del Bocolo
che ha dato il via da Punta S-ciopo alla
stagione agonistica riservata alle tipiche
imbarcazioni lagunari.
L'appuntamento
per la partenza di tutte le categorie era alle
14, ma alle 13 ancora pioveva, il cielo era
carico di nuvole scure, lampeggiava e tuonava,
il vento continuava a girare di quadrante, ma
qualche chiazza di azzurro verso Marghera ha
spinto gli organizzatori ad aspettare almeno
l'ora di partenza prima di gettare la spugna e
così, quando alle 14 mancavano 5 minuti, grazie
al deciso miglioramento del tempo il presidente
dell'Associazione Vela al terzo, Massimo Gin, ha
potuto confermare via sms a tutti gli iscritti
che la gara era confermata, per quanto a un
orario posticipato che sarebbe stato definito
dai giudici di gara, già sul campo.
Da
tutta Venezia, tranne quei due o tre equipaggi
che erano già sul posto, sono arrivate alla
spicciolata le barche dei coraggiosi che hanno
risposto all'appello, diciamo una ventina sulle
oltre quaranta iscritte, e la gara - un trangolo
olimpico da ripetersi tre volte - ha potuto
avere corso.
Ironia
della sorte, dopo tanta minaccia di temporale è
subentrata una calma piatta che ha costretto i
giudici a posticipare la partenza, alzando due
volte l'intelligenza fin che il vento, che nel
frattempo si era levato, si è regolarizzato da
Ostro, via via rinfrescando e ruotando un po'
verso Garbin. Il ritardo ha imposto poi una
riduzione di percorso, per consentire la
regolare effettuazione delle premiazioni che si
sono svolte in un'atmosfera festevole nella
trattoria Dalla Marisa, al Ponte dei Tre Archi.
Viste
le tante assenze, è difficile giudicare del
risultato in prospettiva stagionale, anche se il
primo posto assoluto del "solito"
Piero Fabris, col "solito" topo Nobile
Voltafora, fa capire che lo Schumacker della
vela al terzo non ha intenzione di abdicare al
suo ruolo. Tre sanpierote tra le prime 5 barche
classificate, infine, annunciano che, almeno in
condizioni di vento moderate, anche barche meno
potenti dei topi possono aspirare a piazzamenti
nella classifica assoluta che, per quanto
virtuale, dà comunque legittima soddisfazione.
CLASSIFICA
-Sanpierote cat. 5,20: 1. "Paranà",
di Marquez & Rossetti (17.16.11); 2. "Crecola",
di Alessandro Cherubini (17.19.33); 3. "Palmar",
di Alberto Falcon (17.20.55); 4.
"Teodolinda", di Daniele Resini
(17.21.50); 5. "Volpina", di Michele
Maturi (17.26.28).
Sanpierote
cat. 7,80:1. "Sisa"
(Circolo
Casanova ,
17.10.01); 2. "Marmotta", di
Sebastiano Maschio (17.10.10); 3.
"Silia", di Silvio Testa (17.11.15);
4. "Pawana", di Piero Pellegrini
(17.16.33); 5. "Rondine", di Ugo
Carlon (17.21.05); 6. "Vecia Mia", di
Giorgio Giacometti (17.31.55).
Topi
cat. 6: 1. "Nobile Voltafora", di
Piero Fabris (17.09.20); 2.
"Gibigiana", di Gino Baldi (17.16.40);
3. "Pagnochea", di Gianfranco Dordit
(17.16.58); 4. "Cardillo", di Pino
D'Erme (17.24.05); 5. "Redentor", di
Guido Farinati (17.30.59).
Topi
cat. 7,80: 1. "Paron Giacomo", di
Massimo Gin (17.11.04); 2. "Attilia",
di Giorgio Righetti (17.12.25); 3. "Dolfin",
di Paolo Rusca (17.13.34); 4. "Pevarina",
di Mattia De Marchi (17.15.43); 5.
"Marcantonio", di Andrea Siega
(17.16.54); 6. "Rabioso", di Loris e
Renato Busetto (17.31.40).
Immediata
rivincita il prossimo 1. maggio per la Regata
dei Fortini, organizzata dall'Associazione
Canottieri Giudecca che mette in palio il primo
Trofeo Gigi Contin, in memoria di un socio
recentemente scomparso.
Silvio Testa
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