15 Settembre
21.00 -
«Nozioni
di Primo Soccorso in barca»
sala riunioni ex Colonia
L'introduzione
di Lamanna (foto 1) e le relazioni di Di Pede (foto 2 e 3) e
di Roberto Brogna. |
Grazie
all'interessamento del socio
Onofrio Lamanna, viene organizzato per Giovedì 15 settembre
2005 alle
ore 21, presso la sala riunioni del nostro circolo la serata intitolata:
" NOZIONI
DI PRIMO SOCCORSO IN BARCA"
Il
tema è di fondamentale importanza e spesso molto trascurato.
Le indicazioni universalmente adottate dalla medicina occidentale
sono state spiegate da Roberto Brogna,
medico del Pronto Soccorso di Mestre (ro.berto@libero.it),
indicazioni che dovrebbero costituire bagaglio culturale di ogni
persona, non certo solo in mare.
Importante
a riguardo la necessità di comunicare al più presto - prima ancora
di qualsiasi intervento diretto - con il 118
del SUEM, per una prima diagnosi che statisticamente
si dimostra in grado di salvare il maggior numero di vite umane.
La
serata, introdotta da Onofrio Lamanna,
é stata dedicata nella prima parte alla conoscenza del
funzionamento del cuore e dell'apparato circolatorio, temi
magnificamente esposti da Francesco Di Pede,
medico in forza alla cardiologia dell'ospedale Umbero I° di Mestre ,
nonché fresco velaterzista
CVC.
Circa
una trentina i soci presenti, molte le domande e chiara, alla fine,
la necessità di approfondire ulteriormente le tematiche.
Ore 23.00,
finale di serata: gadget di rito ai relatori.
Da sinistra: Sara - istruttore CVC - Di Pede, Brogna,
Mario Rossi - presidente CVC - e Lamanna.
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Da non
dimenticare:
Il
118 è
un servizio pubblico di pronto intervento sanitario 24 ore su
24 che esplica un attività, rivolta alle sole urgenze, su
tutto il territorio nazionale, in contatto con i mezzi di
soccorso, gli ospedali, con le forze di Polizia (113),
Carabinieri (112), Vigili del Fuoco (115), Protezione Civile,
Forze di volontariato (Croce Rossa Italiana ).
L’emergenza sanitaria comprende situazioni che per
imprevedibilità e gravità mettono rapidamente a repentaglio
l’integrità fisica e la sopravvivenza dell’individuo. Il
cittadino si trova nell’emergenza spesso solo, senza un
punto di riferimento sicuro che possa velocemente intervenire
a suo favore, con effetti letali e irreversibili per la vita:
una inutile, dannosa, ingiusta perdita di tempo per chi alla
fine ha il diritto di cure tempestive e efficace. In queste
situazioni, in ogni ora da qualunque posto il 118 da una
risposta alle richieste sanitarie urgenti del cittadino
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