Certosa capitale della vela.
Les Glenans, una delle più famose
scuole veliche al mondo, sceglie l’isola della Certosa come sede
dei suoi mitici corsi di formazione.
L’accordo di partenaraiato è stato firmato alcune settimane fa
a Parigi durante l’ultimo Salone nautico.
A spingere la scuola francese a scegliere la Certosa è stata la
settimana passata dai dirigenti transalpini nell’isola lo scorso
settembre, quando - ospiti di Vento di Venezia, la società che ha
in gestione le attività dell’isola - hanno potuto apprezzare le
potenzialità logistiche e ambientali di questo stupendo angolo di
laguna incastonato tra la città storica ed il mare.
«Una scelta che ci inorgoglisce
e che allo stesso tempo ci aiuta a far capire a chi governa
Venezia quali straordinarie potenzialità economiche e culturali
ci siano nel settore della nautica», spiega Alberto Sonino, noto
velista veneziano nonché deus ex machina di Vento di Venezia.
Potenzialità nautiche che i francesi hanno capito al volo visto
che se già dal prossimo luglio ci saranno i primi corsi di vela
(di primo e secondo livello su Elan 31), dal 2007 la Certosa
potrebbe diventare la prima base italiana dei Glenans.
L’arrivo della famosa scuola velica transalpina è la conferma
della bontà del progetto Vento di Venezia che, nel trasformare la
Certosa nel maggiore polo velico del nostro litorale, ha anche il
merito di aver rilanciato l’attività cantieristica tradizionale
in laguna e fatto dell’isola un nuovo piacevole approdo per le
gite dei veneziani, che dalla prossima Pasqua troveranno anche un
ristorante e una foresteria funzionante.
«Ora l’obiettivo è quello di
diventare un punto di riferimento logistico per la nautica
veneziana. Alla Certosa», spiega Sonino, «possiamo ospitare
corsi vela per le scuole veneziane, corsi di formazione per
maestri d’ascia, e sviluppare iniziative insieme al Distretto
Nautico coinvolgendo operatori ed istituzioni legati alla nautica
da Consormare ad Assonautica».
Intanto, l’anno appena concluso è servito a lanciare il grande
cantiere che con ventidue addetti e innovativi macchinari si sta
ritagliando uno spazio importante nella costruzione di barche
tipiche e di lusso.
Sampierote firmate dal bravo Matteo Tamassia oltre ai magnifici
LS7, motoscafi dalle eleganti linee d’acqua.
Un’isola tornata attiva che potrebbe diventare anche un parco
aggiunto per i veneziani, quando sarà recuperata l’immensa area
verde che circonda gli spazi produttivi. «Ho recentemente
incontrato l’assessora Mara Rumiz per perorare la causa della
fermata del vaporetto. Il decollo definitivo dell’isola lo
avremo infatti solo quando tutti potranno raggiungere la Certosa
con un mezzo pubblico, per questo siamo disposti a realizzare a
nostre spese il molo dove poter attraccare il pontile dell’Actv»,
annuncia Sonino.
(Sebastiano Giorgi)