CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

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Lunedì 27 Gennaio 2006, il Consiglio del Polo Nautico Puntasangiuliano elegge le cariche statutarie.

Due giorni dopo appare l'articolo** di Dianese sul Gazzettino, riportato a margine.

Contro questo articolo parte una formale lettera della Canottieri Mestre al Presidente PNP, all'Assessore allo Sport e alla Municipalità.

Da parte dei soci CVC presenti alla pre-Assemblea CVC del 3 febbraio, l'unanime disapprovazione verso la gratuita divulgazione di considerazioni molto soggettive.

Di seguito alcune precisazioni, doverose per la corretta informazione sull'operato delle Associazioni.  

"Lottizzazione" di Punta San Giuliano: dal 1980 al 2003 circa ha interessato due soggetti: Canottieri Mestre e CNS (Voga Veneta, CVCasanova, Canoa Club, Spes Canoa e Gommone club Venezia [gruppo operativo volontario della Guardia Costiera Ausiliaria].
I relativi introiti hanno contribuito - e contribuiscono tutt'ora - alla gestione delle due sedi da tempo affidate dal Comune alle società. 
Si tratta dell'
ex Dogana (palazzina austriaca) e dell'ex Colonia
Gli introiti hanno altresì contribuito, nel tempo, all'acquisto di due gru d'alaggio, alla costruzione di scivoli ed alla loro gestione con soci dedicati.

Non meno rilevante la presenza delle barche sociali, del loro acquisto e dell'impegnativa e continua manutenzione. 
Canottieri ha una regolare concessione (onerosa) concordata recentemente con il Comune; per  CNS - sciolto qualche anno fa - le singole associazioni hanno tutt'ora una pendenza con il Patrimonio. 
L'iter per la regolarizzazione può dirsi formalmente avviato a cominciare dal CVCasanova.

Va detto con chiarezza, in quanto riconosciuto in un'infinità di sedi ed occasioni da tutti i politici veneziani, che il destino di punta San Giuliano, di cui tutta la città va fiera, deriva dall'impegno e dall'abnegazione profusi in quasi trent'anni dalle società di cui sopra, Canottieri in primis.

Circolo della Vela Mestre, a parte una breve apparizione negli anni '80, é stato presente a partire dal 2001. Fino al 2003 la sua presenza é stata limitata a due derive ospitate dal Casanova, poi é entrato nel Polo Nautico portando soprattutto la propria competenza sulla vela d'altura. Con l'impegno all'acquisto e gestione della terza gru per l'alaggio e varo (il cui basamento é stato costruito per il Polo Nautico dal Comune) il CdVM ha potuto anch'esso gestire una certa quantità di imbarcazioni.

Per i posti barca di San Giuliano non si parli dunque di businnes, ma di indispensabile risorsa utile alla gestione (riscaldamento e docce comprese !) degli unici centri nautici sportivi che la città di Mestre può vantare
E che diversamente non potrebbe permettersi.

 

 >> Di seguito l'articolo**                                                            Circolo Velico Casanova, commento by Revi

Mercoledì, 1 Febbraio 2006
ASSOCIAZIONI
Ecco il Direttivo del Polo nautico.
Con contorno di denunce per abuso
(m.d.) L'accordo è stato fatto. Bisogna vedere se regge.
Comunque da ieri il Polo nautico di punta San Giuliano ha il nuovo presidente:
Massimo Donadini e due vicepresidenti, Mario Rossi del Circolo Casanova e Italo Zammattio della Voga veneta.
Il segretario del Polo è
Giovanni Salviato della Canottieri. L'elezione dell'esecutivo del Polo nautico segna un ritorno al sereno nei rapporti tra le associazioni di Punta San Giuliano , ma resta irrisolto il nodo di fondo. Che è questo: il Polo è una associazione di associazioni o una associazione di soci?
Lo statuto dice che è associazione di soci, ma dentro il Polo nautico restano invece fortissime le singole società. Tant'è che un mese fa, quando si tentò di nominare il Direttivo, successe un putiferio perchè un gruppo della Canottieri - in polemica anche con il proprio Direttivo - cercò di fare il colpo gobbo, prendendo tutto.
Adesso invece la composizione è decisamente più equilibrata, ma sono rimasti fuori sia il Canoa Mestre che il Vela club Mestre.
In entrambi i casi siamo in presenza di astensione al momento del voto.
Ma, nel caso della vela Mestre c'è di più e cioè una lettera di dimissioni del Presidente, Bruno Zan. Che, poi, è uno dei protagonisti della lotta proprio sulla filosofia che deve improntare il Polo.
Zan non ha mai avuto dubbi che le società, pur essendo state la spina dorsale di Punta San Giuliano , devono capire che è il momento di iniziare a sciogliersi dentro il Polo nautico.
Lo pensa anche il Canoa club che con Claudio Dogà ha sostenuto la necessità di far entrare anche le donne - stravotate nelle ultime elezioni del Consiglio direttivo - nell'Esecutivo.
Non c'è riuscito e le donne sono rimaste fuori, nonostante i voti presi.
E così Bruno Zan è il primo che si mette da parte, ma non è detto che sia l'ultimo.
E il rischio è che ci sia una formale accettazione della nascita del Polo e un sostanziale boicottaggio del medesimo.
Tant'è che la Punta è stata già lottizzata tra le società remiere e nessuno di loro si sogna di mollare un metro. Così la Canottieri affitta oltre un centinaio di posti barca - e incassa circa 200 euro a barca - altri 100 e passa li affitta il Circolo velico Casanova.
Ovviamente lo spazio non è loro - delle società - ma è del Comune ed era anche ovvio che i soldi degli eventuali affitti di posto barca dovevano andare a rimpinguare i primi bilanci del Polo nautico.
Invece non è così.
E questo è il primo banco di prova vero del Direttivo del Polo nautico che ha deciso di istituire una Commissione proprio per cercare di mettere ordine nel piazzale di Punta San Giuliano .
Impresa chiaramente impossibile se si pensa che quel centinaio di barche vale per ogni società una bella fetta di bilancio. Ma, avverte l'assessore allo Sport, Sandro Simionato, bisogna per forza che si trovi un accordo concreto proprio sugli spazi.
"Abbiamo chiesto che gestiscano collettivamente lo spazio lì davanti. Nessuno toglie i meriti, grandissimi, delle remiere, che hanno gestito San Giuliano quando era un disastro, ma adesso è tempo di fare il salto, chiudendo le parrocchiette".
Che, per adesso, il salto lo hanno fatto dai Vigili urbani, denunciando un abuso edilizio commesso da una società in Punta.
Con il risultato che i Vigili, fatto un sopralluogo, hanno constatato quel che sanno tutti e cioè che lì è assolutamente tutto abusivo. Della serie: vogliamoci bene.
  
Maurizio Dianese