«Tutte
le società remiere, in solido, dovranno pagare i canoni dovuti. Non
è affatto vero che il Comune non riesce a stabilire l’entità del
canone. Anzi: lo esigeremo nella totalità». Il direttore del
settore Patrimonio Luigi Bassetto replica così alla denuncia del
presidente del circolo velico Casanova secondo il quale lui chiedeva
di pagare il canone per veder «riconosciuto il diritto a stare a
San Giuliano», ma il Comune da un anno non riesce a stabilirne
l’entità.
La questione è invece un’altra. «Nell’area di San
Giuliano insistono diverse associazioni veliche - spiega Bassetto -
La richiesta del canone è stata avanzata in solido, perchè gran
parte degli spazi sono comuni. Spetta a loro mettersi d’accordo».
Ma evidentemente proprio per l’impossibilità di trovare un
accordo tra loro le diverse associazioni preferiscono andare ognuna
per la propria strada. Rischiando però, in questo modo, di tirarsi
la zappa sui piedi o, per stare in tema, di finire a mollo. «Finora
abbiamo seguito un approccio elastico - spiega Bassetto - A noi
interessa che il canone sia pagato, in solido tra le associazioni,
visto che lo spazio viene utilizzato da tutte. Ma se le associazioni
preferiscono seguire un’altra strada, quella dell’affidamento
esclusivo degli spazi, per noi non cambia nulla». Come dire: il
Comune è pronto a disporre l’assegnazione formale di un dato
spazio o per un dato tempo a una data associazione velica e ad
esigere in cambio il pagamento del canone specifico per l’utilizzo
in esclusiva. Ma in questo modo, forse, si complicherà la gestione
degli spazi stessi.
Per mettere la parola fine alla questione il dirigente del
Patrimonio ha convocato per la prima settimana di marzo un incontro
a cui sono state invitate tutte le associazioni. «L’eventuale
rottura dell’approccio finora seguito - conclude Bassetto - non
sarà certo dovuta al Comune». (m.sca.)
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