CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

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Sabato 25 Febbraio 2006

Percorsi fra
Mestre, la laguna e Marcon


Un progetto per creare percorsi naturalistici tra il bosco di Mestre, la laguna di Venezia e Marcon. L’iniziativa è stata presentata ieri a Forte Carpenedo e metterà insieme l’istituzione Bosco di Mestre e l’assessorato all’Ambiente del Comune di Venezia con il Comune di Marcon e il Cis.

Lo studio, che partirà nei prossimi giorni, è stato finanziato con 148 mila euro dall’Unione Europea (il 70% del totale) e dai Comuni di Venezia (20 mila euro) e Marcon (20 mila euro) e da Marco Polo System (5 mila euro). Il progetto avrà l’obbiettivo di promuovere la riforestazione del territorio compreso tra le zone del bosco di Mestre e l’area fluviale.
L’idea è realizzare percorsi naturalistici di collegamento tra Mestre, Marcon e la laguna, per incentivare lo sviluppo turistico-sostenibile dell’area, mettendo in rete elementi naturalistici, storci e attività agricole e produttive.
Così saranno realizzati analisi del territorio e studi di fattibilità del territorio. Inoltre saranno studiate delle linee di sviluppo di un’economia legata alla riqualificazione ambientale.

E’ prevista un’indagine presso gli apicoltori interessati a un possibile coinvolgimento all’interno del progetto.
Saranno studiati gli effetti benefici del bosco rispetto alla produzione del miele. Il progetto sarà diffuso attraverso la realizzazione di materiali informativi come cd rom e dépliant, saranno organizzati mostre e convegni. C’è inoltre l’idea di progettare un centro di eccellenza apistico a Forte Carpenedo, che potrebbe diventare il nodo di una rete di turismo legato al mondo del miele. Il centro di educazione ambientale di Forte Carpenedo, attivo da anni, potrebbe risultare utile a tale scopo. (mi.bu.)


Bosco e piste ciclabili
attorno al Passante

Il progetto di Coldiretti per i 32 chilometri della bretella Mira-Quarto
AMBIENTE Il piano piace a Brentan e Vernizzi

Un bosco di 80 ettari con aceri, betulle, castagni, cedri, cipressi, tigli. Poi, siepi, prati, filari alberati, culture arboree e, perché no?, qualche laghetto sparso qua e là. Il tutto, illuminato e attraversato da percorsi pedonali e da piste ciclabili. 287 ettari definiti Passante verde che dovrebbero affiancare i 32 chilometri del vero Passante, quello d’asfalto, che andrà da Mira fino a Quarto d’Altino. L’idea parte da Coldiretti, che ha approntato per ora un progetto attorno agli 8 chilometri di strada che vanno da Vetrego a Maerne. Ma piace anche alla Provincia, alla società autostrade e al commissario straordinario per il Passante, Silvano Vernizzi.
 Il concetto è semplice: i 287 ettari di verde dovrebbero sia mitigare l’impatto che avrà quest’opera sul territorio provinciale, sia riqualificare l’ambiente circostante, evitando così, come ha sottolineato lo stesso amministratore delegato della Venezia-Padova, Lino Brentan, «una nuova tangenziale, attorno alla quale si è edificato senza alcun criterio».

 L’«operazione verde», secondo i primi calcoli di Coldiretti, verrebbe a costare tra i 18 e i 20 milioni di euro. Altri 10 milioni, invece, servirebbero per il percorso ciclo-pedonale e per l’illuminazione. Una cifra che sempre Brentan definisce decisamente ottimistica. «Secondo me», spiega, «anche considerando quanto spenderemo noi per gli interventi di mitigazione lungo la tangenziale, credo che siano necessari almeno 100 milioni di euro». Adesso resta da capire se il progetto andrà avanti o se verrà abbandonato a se stesso, lasciando che lungo il Passante vengano realizzate solo quelle opere di mitigazione già previste, come le barriere fonoassorbenti. Ieri, però, Silvano Vernizzi ha fatto una promessa: «Entro la prossima settimana apriremo un tavolo di confronto per analizzare la questione, capire chi voglia essere coinvolto e, naturalmente, trovare le risorse». La cosa certa è che l’idea di Coldiretti piace, e parecchio. «Questa proposta ha già il vantaggio di porre dei vincoli edificatori attorno al Passante», spiega Lino Brentan, «così almeno non succederà più quello che è accaduto lungo la tangenziale, dove si è costruito senza ritegno. Aumentare il pedaggio autostradale di un centesimo per recuperare le risorse necessarie al Passante verde? Quando si ritoccano in su le tariffe, in Italia scoppia la guerra civile. Comunque la società Venezia-Padova dà tutta la propria disponibilità a collaborare». Per l’assessore provinciale alla Mobilità, Paolo Gatto, «questo progetto mette in luce la necessità di mitigare il più possibile la frattura che il Passante creerà sul territorio. Però è necessario che ci sia la massima condivisione da parte dei cittadini. In ogni caso, la Provincia ritiene valida la proposta di Coldiretti. Ma resta aperta la questione costi».
 Pure Vernizzi giudica positivamente il corridoio verde. «Anche noi abbiamo previsto delle opere di mitigazione ambientale», ricorda, «ma qui si tratta di un progetto di riqualificazione del territorio. Resta il problema delle risorse, perciò bisognerà trovare con i proprietari delle aree da espropriare delle forme di collaborazione».
(Gianluca Codognato)