Il
progetto del "Centro
d'interscambio merci" adottato dal Commissario
al moto ondoso é stato
presentato alla città il 27 Ottobre 2006, al teatro Toniolo,
commentato dall'arch. Stefania Liguori alla presenza
dell'autore arch. Gian Paolo Mar. |
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Al di là dei dubbi su un
insediamento di questo tipo nel cuore del parco - basti guardare
alle attuali pesanti movimentazioni via terra e via acqua - va evidenziato come il
fronte delle cavane "commerciali" comprometta, nel tratto
aereo del cavalcavia di san Giuliano, una vista panoramica
mozzafiato su parco e laguna, fino a
San Francesco del Deserto.
E' singolare osservare
come il parco, dal cui interno - dalla collinetta in particolare -
si può spaziare lo sguardo su Venezia e su tutta la laguna nord, se osservato
dall'esterno si dimostri pressochè invisibile; individuabile con
molta difficoltà da Venezia o dal ponte della Libertà, ma poco
evidente anche dal tratto di S.S.14 che lo lambisce per un chilometro circa.
Il tratto in elevazione del cavalcavia (in particolare il nuovo, di
prossima costruzione) percorso quotidianamente
da migliaia di veicoli, rappresenta tutto sommato l'unico punto
d'osservazione esterno da cui ammirare il Parco nella sua estensione,
percependolo come luogo d'eccezione.
L'edificazione delle cavane lo priverebbe tout-court della
possibilità di "apparire", affossandone una prerogativa
di elevato valore in un quadro di marketing territoriale ancora
tutto da considerare.
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