Martedì, 19 Dicembre 2006 |
|
Mestre:
un anno fa si è risvegliata. Adesso
bisogna tenerla sveglia. |
Un
anno fa si è risvegliata. Adesso
bisogna tenerla sveglia.
Ecco perchè,
un anno dopo, monsignor Fausto Bonini,
torna in campo per Mestre. A colpi di
idee.
La prima e la più importante è
quella della Fondazione del Duomo di
Mestre, che poi è una sorta di
cenacolo culturale che ha intenzione
di prendere ad uno ad uno i temi
importanti di Mestre e portarli
all'attenzione della città. Per
lasciare traccia. Perchè nessuno
possa dire che non c'era. Insomma
Monsignor Bonini ha intenzione di
dettare l'agenda delle priorità su
Mestre e bisogna dargli atto che è
l'unico che ci pensa. Lo si è capito
perfettamente ieri sera al Centro
Culturale Santa Maria delle Grazie.
E'
passato un anno dal Bicentenario del
Duomo, che è stata l'occasione più
importante di dibattito sulla città e
il sindaco Massimo Cacciari e
monsignor Fausto Bonini - con i
giornalisti Giulio Giuliani, Maurizio
Dianese, Andrea Iannuzzi e Paolo Fusco
- si sono confrontati sul tema
"Una città crocevia. Un anno
dopo".
Il concetto di città
"crocevia" ovvero punto di
incontro tra diversità, è del
Patriarca Angelo Scola, ma è stato
Monsignor Bonini a farlo diventare un
concetto che ha senso anche civile e
non solo religioso.
E, a partire da
quel concetto, Mestre può
ricominciare a ragionare sul suo
futuro ed ecco perchè Monsignor
Bonini ieri sera ha rivendicato - e a
ragione - l'azione svolta nei
confronti della città, una azione che
ha portato Mestre ad una maggior
consapevolezza di sè, dei suoi
problemi e di come risolverli.
"Questa è una città che sta
diventando protagonista della
trasformazione, che non si piange più
addosso, ma vuole essere protagonista.
In una parola possiamo dire che Mestre
ormai si è risvegliata" - ha
detto Fausto Bonini, deciso a tenerla
sveglia. "Lo si vede dalle mille
iniziative che ci sono. C'è una regia
di tipo commerciale in questo
risveglio, manca ancora la regia di
tipo culturale."
Da qui la
nascita della Fondazione del Duomo di
Mestre, con l'obiettivo dichiarato di
creare un polo culturale di
eccellenza. Perchè il risveglio sia
per sempre. E che Mestre stia
diventando questa calamita culturale
lo dimostrano non solo i pienoni del
Toniolo o del Candiani, ma anche lo
sbarco in Terraferma dell'Ateneo
Veneto e della Biennale.
Secondo il
sindaco Massimo Cacciari "Mestre
non è mai stata periferia, minacciava
però di diventarlo" e il fatto
che si inneschino questi dibattiti che
coinvolgono l'intera città, dimostra
la sua vitalità. "Questa è la
lezione che ho appreso sulla vicenda
del parco di San Giuliano
. La mia decisione di accelerare una
soluzione, non condivisa dalla città,
è stata un provvido errore. E io ho
capito e sto trovando la
soluzione".
Il sindaco ha ammesso
che spesso, troppo spesso, i tempi
della politica non hanno nulla a che
vedere con le esigenze dei cittadini.
E, in tema di rappresentanza politica
della Terraferma, Cacciari ha escluso
che si faccia marcia indietro sulle
Municipalità: "Il pasticcio
sarebbe tornare indietro. Al punto in
cui siamo le Municipalità vanno
incoraggiate.
|
|
|
|
Eletto
dopo due anni di forti tensioni interne il nuovo
segretario comunale della Quercia
I Ds firmano la tregua
sotto il segno di Turetta
Pubblica ammenda di
Cacciari su San Giuliano: «Ammetto l’errore,
troveremo un’alternativa»
di ALBERTO
VITUCCI
In fondo era quasi una partita di allenamento. Per
sanare le divisioni interne in vista del congresso
di primavera, quello che dovrà fondare il nuovo
soggetto politico del Partito democratico.
Ma
intanto i Ds hanno ritrovato l’unità, almeno
formale, nel segno dell’outsider Roberto Turetta.
E’ lui il nuovo segretario comunale della
Quercia. Candidato della maggioranza fassiniana
che non dispiace alla sinistra e trova, con
qualche mal di pancia, anche il consenso della
galassia De Piccoli-Vianello.
E’ stato eletto ieri sera a
larghissima maggioranza dai 200 delegati in
rappresentanza delle 32 sezioni e dei 2.400
iscritti del territorio comunale, dopo il faticoso
accordo tra le correnti interne siglato dal
segretario provinciale Michele Mognato.
[...]
Dal palco, Michele Mognato prova a gettare
mastice su un’alleanza che in molti guardano con
diffidenza. «Dobbiamo essere protagonisti di una
nuova stagione programmatica», attacca nella sua
relazione, «che renda più chiara e condivisa la
linea dell’azione di governo della città e
risponda al disagio crescente che c’è». Fedeltà
alla giunta Cacciari, dunque, «seppur con gli
aggiornamenti e le correzioni necessarie per
superare i limiti emersi in questi mesi e le
distanze tra amministrazione e cittadini».
Il sindaco Cacciari tende la mano al suo
maggiore alleato e invita a guardare avanti. «Molto
è stato fatto», dice, «ricordando le buone
gestioni di Actv e Vesta che hanno dato ottimi
risultati in questo ultimo anno. Invita ad
accelerare sul partito democratico e a varare
subito i gruppi consiliari unici tra Margherita e
Ds in Regione e Comune.
E concede anche una «sana
autocritica» sulla vicenda di San Giuliano. «Ammetto
l’errore e sono convinto che riusciremo a
lavorare per cercare soluzioni alternative»,
dice, «ma questo dimostra l’entusiasmo della
città su un progetto, quello della cerniera fra
terraferma e laguna, che sostengo da 15 anni».
Ancora qualche schermaglia procedurale e a tarda
sera il voto. Roberto Turetta è il nuovo
segretario.
|
|