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Homus Mestrinus
Quattro passi per Mestre con gli occhi divertiti di un trentenne, fra spritz e struscio in piazza, senza disdegnare inquadrature verdi su parchi fotogenici. Sangiu é vista come «....lo sguardo di Mestre verso il futuro», con un po' di curiosità per l'acqua, persino popolata da due barche tipiche. 
E' «..lo sguardo di chi Mestre la abita, di chi Mestre la vive...», cortometraggio a sorpresa che avvia nuove modalità  per alzare veli e interesse su parti e dettagli semplicemente eccitanti. 
                                                        Mestre città d'acqua inizia appena oltre la rassicurante quotidianità ...  


   

    

Il divertente filmato sulla storia di Mestre spopola tra gli amanti del web
Homus mestrinus, successo su Internet
LA CURIOSITA’ Oltre 1800 visite su Google video
                                                                                                       
31 Dicembre 2006


Il divertimento natalizio degli appassionati di internet?
Si chiama «Homus mestrinus» ed è un simpatico documentario su Mestre e il suo popolo, una sconosciuta specie umana che ha resistito alle sollecitazioni della vita moderna e solo di recente scoperta dagli scienziati. 
Presentato all’ ultimo Mestre Film Festival, è tra i più «cliccati» dagli internauti mestrini e veneti su Google video.
Merito del passaparola attraverso le email, che oltre allo scambio di auguri, hanno spinto in molti in questi giorni di festa a collegarsi on line per vedere il filmato. Un divertente documentario sulla storia di «Mestrius» e dei suoi abitanti, gli «homus mestrinus» appunto, che, discendenti delle scimmie, oggi vivono in una moderna giungla di asfalto, immersi nel traffico, tra lotte quotidiane per la spesa al      mercato dietro al centro Le Barche, il rito dello spritz, le tecniche di corteggiamento. Un mezzo per divertire ma anche riflettere: perchè

la storia di Mestre è rimasta nella realtà per troppi anni totalmente assente dal bagaglio culturale della città. L’«homus mestrinus» oggi vive in una città al centro di grandi trasformazioni urbanistiche. C’è come sempre lo zampino della globalizzazione, simboleggiata dal sorridente Mister Wang che accoglie i visitatori all’hotel Piave vicino alla stazione. Con un ritmo simile ai documentari di Alberto Angela, con filmati della città intervallati da scene di lotta animale nella vera giungla selvaggia o scena da film come «Jurassic Park», ad accompagnarci in questo viaggio alla scoperta dell’ «homus mestrinus» è proprio l’autore, un trentenne di Mestre. Gianpaolo Cerato, look da moderno «Indiana Jones» con tanto di martelletto archeologo e parlata inglese (la traduzione italiana è di Fabrizio Pucci, nota voce di documentari) va a passeggio da via Poerio a San Giuliano, che è il vero simbolo della riscossa della città. In poche settimane il filmato ha raccolto oltre 1800 visualizzazioni su Google video, il grande motore di ricerca con una intera sezione dedicata ai filmati. Un’altra sessantina di spettatori sono stati guadagnati invece attraverso «You tube», altro sito specializzato in immagini e filmati messi a disposizione dagli stessi utenti del web. 
Il passaparola continua, tra amici e appassionati. «Non mi aspettavo affatto tanta attenzione - spiega Gianpaolo Cerato, dipendente del Casinò di Venezia, con il sogno di lavorare stabilmente nei documentari e cortometraggi - ho inserito in internet il filmato per consentire agli amici, vicini e lontani, di vederlo. Invece la voce si è sparsa e in tantissimi lo stanno vedendo. E’ per me un ottimo riscontro, dopo l’apprezzamento del pubblico al Mestre Film Festival».
Mitia Chiarin