CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia      

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SULLE ALI DEL LEONE

Venerdì 8 Febbraio 2008   ore 21.00

Palazzina ex Dogana, sede Canottieri Mestre
sala riunioni 1° piano

ingresso libero

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  Soc. Canottieri Mestre - Circolo Velico Casanova -  G.S. VogaVeneta Mestre

   
Il racconto dello scrittore,
il filmato, le immagini;
il dibattito con Maurizio Crema e con lo skipper Tiziano Rossetti,

...per chi l'altura non osa pensarla,
per capire se anche la TUA barca potrebbe farcela,
o per saperne di più sulle mète "proibite" della costa albanese;
per conoscere chi c'é oggi al di là dell'orizzonte,
per riscoprire cosa é stata Venezia nel corso 1200 anni... 

«A bordo di una barca a vela un po' scassata ma tenace, un gruppo di avventurieri e un giornalista, inseguono le orme della Serenissima lungo una rotta antica, percorsa un tempo dalle galee, da Venezia a Corfù passando per Croazia, Montenegro e Albania. 

Cercano la storia, ma soprattutto loro stessi, antenne e testimoni, viaggiatori e curiosi. In balia del vento e della vita che scorre»

IL GAZZETTINO
Martedi' 5 Febbraio 2008
Edizione Nazionale
Una barca dal nome che è tutto un programma, "Brancaleon", un equipaggio vario, variopinto, chiassoso, con tanto di musicisti al seguito, una meta che è più mentale e affettiva che geografica: vivere un'avventura a cavallo tra il presente e il passato della Serenissima, e cercare di riscriverne dal basso le più recenti pagine di storia.

Questo è il libro "Sulle ali del leone . A vela da Venezia a Corfù lungo le rotte della Serenissima", del giornalista Maurizio Crema, che verrà presentato venerdì alle 21 alla Palazzina ex Dogana, sede della Canottieri Mestre.

 
IL LIBRO
"Sulle ali del leone", passato e presente lungo le antiche rotte della Serenissima
Dopo "Viaggio ai confini dell'Occidente. In moto sulle strade dell'Albania", che è del 2005, Maurizio Crema si è rimesso in movimento, anche se ha cambiato mezzo e destinazione, pur mantenendo la barra dritta a sud-est. Un viaggio, il suo, che è avventura e divertimento, ma anche approfondimento, ricerca d'identità, scommessa. Un viaggio in barca a vela, intrapreso seguendo antiche rotte, per capire cosa rappresenta, oggi, il glorioso vessillo della Serenissima negli antichi domini adriatici, e che ora è diventato il libro "Sulle ali del leone ", edito da Ediciclo (€ 15).

«Il merito di Crema - scrive Alvise Zorzi nella prefazione - è quello di raccontare un viaggio per mare attraverso terre note, registrandone ciò che le rende diverse da com'erano, nuove per noi anche quando le conoscevamo bene».

Il variopinto equipaggio del "Brancaleon" non si limita a costeggiare la nostalgia e a fare rotta verso il rimpianto, ma sceglie di imbarcare i superstiti del grande naufragio che si è verificato in queste terre negli ultimi due secoli, di dare voce ai protagonisti di un recupero e di una "coltivazione" di radici che qui non si sono mai essiccate. Centinaia di incontri, di facce, di dialoghi, «il vero tesoro - racconta Crema - che mi sono portato a casa».

Ecco, fra Corfù e Durazzo, fra Scutari e Sebenico, fra le Incoronate e Parenzo, chi recupera resti di navi affondate e si occupa di monumenti in disarmo, chi promuove la lingua e l'identità italiana ma anche chi cerca di ri-costruire ponti di dialogo fra le diverse etnie, che le vicende della storia hanno incrinato. Che è un po' anche la vera destinazione, neppure tanto nascosta, della navigazione di Crema.

Cinque le settimane di navigazione, 1300 le miglia coperte, partendo dall'isola di Certosa, a due passi da Venezia, per toccare Rimini e attraversare l'Adriatico raggiungendo Corfù, e poi risalirlo lungo la costa dalmata, fino al ritorno a Venezia, toccando luoghi che dopo la caduta dei confini sono passati da una favolosa (ma ingiustificata) estraneità ad una fin troppo agevole frequentazione turistica.

In questi luoghi c'è infatti da fare i conti con un nemico imprevisto, che Alvise Zorzi segnala col rammarico di chi ha sempre in mente non solo la storia gloriosa, ma anche il difficile presente della sua Venezia: il turismo di massa, che sta invadendo gli antichi possedimenti della Serenissima, dall'Istria al litorale dalmata, dalle Bocche di Cattaro alla nostalgica Perasto, che chiama ancora una volta in aiuto gli eredi di San Marco (la Regione Veneto e il Comune di Venezia) per difendersi dal consumismo brutale del territorio, dall'inquinamento ambientale, «dallo snaturamento di identità e tradizioni».

Per ora il Brancaleon è arrivato a Corfù, ma lo aspetta prossimamente un'ultima fatica: Istanbul, la capitale del nemico storico, i turchi, con cui abbiamo imparato a convivere.

Sergio Frigo


 

Il giornalista Maurizio Crema e lo skipper Tiziano Rossetti raccontano la loro avventura a bordo di «Brancaleòn»

Sulle ali del leone per i più avventurosi può essere la guida per l'Adriatico "proibito" della costa albanese, ma é soprattutto il viaggio per mare di "uno come noi", curioso di conoscere la gente ed i luoghi Adriatici di oggi, molto diversi dagli stereotipi di solo pochi anni fa.

E' l'incontro con le nuove generazioni che popolano la costa orientale, cresciute fuori dagli schemi ideologici dei padri, spesso persino compiaciute del passato "veneziano" della loro terra. 
Un trascorso, cadenzato dagli incontri con il leone alato della Serenissima, che riserba non poche sorprese e diventa filo conduttore di un mare ex "cortina di ferro" divenuto privilegiato ponte fra due coste dirimpettaie.

«Sulle ali del leone» per ora é un libro "da bere" ma anche un sito che ricorda "Velisti per caso", con brevi cronache e filmati "live".
 
Venerdì 8 Febbraio 2008 sarà anche documentario, per i marinai di Sangiu e per tutti coloro che fossero curiosi di volare sulle ali del leone.

Arrivederci all'otto febbraio ! Ingresso libero.
   
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