Vorrei
integrare e dare il mio contributo per quanto riportato
da Vittorio sul sito ufficiale , relativamente al
culto di San Giuliano. Nella Bibliothecae Sanctorum
sono annoverati cinquanta San Giuliani, 31
martiri, 8 vescovi, monaci, eremiti, un confessore e
un San Giuliano ospedaliere, inconsapevole matricida e
parricida. |
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In
questa schiera di Santi non è facile riconoscere il San
Giuliano titolare di quello che fu il Monastero situato
nell’isola di fronte alla nostra sede.
Le
cronache antiche fanno risalire al 1200 con il nome di San
Giuliano del Buon Albergo chiesa ed ospedale eretti ai confini
del Ducato, verso Marghera.
Ben
presto (1227) i luoghi furono occupati dai Frati Minori che vi
stettero fino al 1491.
Vi entrarono quindi alcune monache di ignoto Istituto.
Nel 1513 S. Giuliano Buonalbergo viene segnato come priorato.
- Dopo il 1600 non se ne trova più traccia (Piva: “Il
Patriarcato di Venezia”). Il Corner nella sua storia delle
chiese e monasteri di venezia e torcello scrive: Da
questo soprannome di Bonalbergo per verosimile
congettura si deduce essere stato questo Monastero dedicato a
San Giuliano Confessore , detto l' Ospitatore celebre nella
Chiesa d' Aquileia , la di cui vita fu esposta da Pietro
Vescovo di jesolo nel suo Catalogo dei Santi.
La
storia di San Giuliano ospedaliere o ospitatore ebbe origine
nel XII secolo. I dati biografici di San Giuliano ospedaliere
sono puramente leggendari.
Viene
comunque considerato protettore dei viandanti, dei barcaioli e
degli albergatori.
Viene invocato da chi intraprende un viaggio per ovviare
tristi incontri e per trovare un buon albergo per
sostare.
Quanto
grande abbia avuto credito la protezione di San Giuliano si
rileva anche dalla II novella della II giornata del Decamerone
«… chi non ha detto il paternostro a San Giuliano, spesse
volte, ancora che abbia un buon letto, alberga male».
Ma
torniamo alla leggenda riportata da Jacopo da Varazze o da
Varagine che, sorta nel XII° secolo, si diffuse rapidamente e
fu accolta con entusiasmo dal popolo.
Essa
racconta di un cacciatore di nome Giacomo al quale un cervo
predisse che avrebbe ammazzato i propri genitori. Per evitare
questo si allontanò da casa e giunto al castello di un
principe rese i propri servigi con tale solerzia che il
principe lo nominò cavaliere e gli dette per sposa la
castellana. Nel frattempo i genitori di Giuliano, che non
avevano smesso di cercarlo, una sera arrivarono al castello.
La castellana saputo che loro erano i genitori del marito, in
assenza di lui, li fece accomodare nel proprio letto e al
mattino seguente andò in chiesa. Ma Giuliano, ritornato
prima e vedendo due corpi nel letto della moglie pensò ad un
adulterio e estratto la spada li trafisse. La moglie tornata
da messa lo informò dell’arrivo dei suoi genitori. Giuliano
allora ricordando quello che il cervo gli aveva predetto,
pianse amaramente, lasciò il castello seguito dalla fedele
sposa e fondò un ospizio in vicinanza di un fiume per
ospitare i pellegrini, i malati e si mise a traghettare da una
sponda all’altra i viandanti.Una notte, Giuliano,
udendo una voce lamentosa che implorava un traghetto, si alzò
e vide una persona quasi morta di freddo. Portatola
all’interno accese subito il fuoco, la coricò sul
letto e la coprì per riscaldarla. Dopo poco l’uomo
soccorso che sembrava anche lebbroso si alzò e disse: «O
Giuliano, il Signore mi mandò a te per dirti che Egli ha
accettato la tua penitenza e ambedue dopo poco tempo dormirete
in pace». Detto questo sparì.
Le date delle sue feste sono il 13 gennaio, il 12
febbraio, il 31 marzo e il 31 agosto, ma non sono scritte in
nessun martirologio.
La leggenda di Giuliano ospedaliere é tramandata anche
nell’arte: a Corno di Rosazzo in
Friuli nella chiesetta di S. Giacomo a Noax, sono visibili
affreschi trecenteschi che raffigurano S. Giuliano
l'ospedaliere nell'atto di uccidere , come vuole la leggenda ,
i genitori. Oltre che in Italia ci sono rappresentazioni anche
in Europa.
Visti i periodi
storici, le affinità dei nomi e la funzione del luogo, è
molto probabile che l’Isola del San Giuliano del Buon
Albergo abbia ereditato il nome dal Giuliano della
leggenda.
Diego
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