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ARCOBALENO, un Destino tra acqua e fuoco

L’Arcobaleno, un Destino tra acqua e fuoco di Alberto Marzona

dal sito originale    www.arcocanoa.org
  

Del momento in cui ho ricevuto la notizia, tra quel rimbalzare di mails scritti e letti da increduli e basiti utenti, ricordo due sole parole. Parole che mi sono subito girate vorticose nella mente: fuoco, acqua, …acqua, fuoco…

Strano Destino quello dell’Associazione Arcobaleno: un’associazione con un nome così “celeste” che si è messa in testa di costruire nella tormentosa ed instabile natura dell’acqua occasioni di gioiosi incontri, di concreta amicizia e durature passioni.

Ma come ben sanno gli Orientali, gli elementi del mondo non sono distinti e stabili, ma si intersecano in un turbinoso intercedere di equilibri e squilibri, dove fuoco, terra, aria ed acqua giocano e si combattono vicendevolmente alternando periodi più o meno lunghi di guerra e pace. Gli Orientali lo sanno bene, e sono convinto che sia proprio questa l’origine della loro mite e millenaria saggezza.

Strano Destino, che la tanta acqua transitata sotto (e sopra) di noi, quell’acqua a volte sincera, altre traditrice, che tanto ci ha fatto divertire, soffrire ed incazzare, nulla abbia potuto contro il suo opposto fuoco che, quella notte si è voluto vendicare, forse invidioso di un accordo così armonioso.

Gli sono bastati pochi minuti…e tutto ciò che dell’Arcobaleno era nato sotto il segno di terra è volato via, nell’aria.

Ed eccoci qui, ritrovati nella quiete che segue la tempesta, ancora basiti e increduli, ma pur sempre ritrovati.

Ma allora cosa rimane dell’Arcobaleno?

Come in un cerchio che si chiude, si riparte proprio ed ancora dal fuoco.

Sì, paradossalmente il fuoco distruttore è ora dentro di noi, solo che, placata la sua invidia, si è mutato in passione. Quella passione che dà la forza di ricominciare, di nuovo.

La terra e ciò che è sotto il suo segno è tutta da ricostruire e lo faremo con la passione, boia, se lo faremo!

Lo faremo sotto lo spirito antico dell’Arcobaleno, quello spirito che risiede nell’aria, ancora intrisa di ceneri e fumo di quella notte.

E l’acqua? Pazienza, l’acqua è stata l’ultima ad uscire di scena, spegnendo ahimè troppo tardi il fuoco invidioso. L’acqua tornerà, buona ultima, a scorrere ancora sotto i nostri kayak per nuove e ancor più intense avventure, sì, perché dopo tutto questo, siamo tutti un po’ più forti,…e amici.

 

L'S.O.S di Tito Pamìo

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Ciao.. Tito

                                                                           byRevi Venezia 20.01.2008