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VELICO CASANOVA
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Giro del mondo in 57 giorni di SIMONA CASALINI HA TRAVOLTO il record più duro degli oceani, quello del giro del mondo a vela in solitario e senza scalo, abbattendo il precedente primato di 14 giorni. E' l'uomo più veloce degli oceani, ha corso molto più rapido di analoghi tentativi di record, inseguiti però da trimarani con equipaggio pieno. È l'uomo dell'aeroplano del mare. In piena notte, con centinaia di barche che lo hanno acclamato sulla linea d'arrivo fuori Brest, Francis Joyon, 51 anni, nato sulle fredde coste della Normandia e già detentore dei più leggendari e anche eccentrici record di velocità in mare - dalla circumnavigazione dell'isola di Wight in appena 6 ore al record di miglia marine nelle 24 ore, 543 (quasi mille chilometri) e già recordman intorno al mondo - ha fatto fermare i cronometri a 57 giorni, 13 ore 34 minuti e 6 secondi, 14 giorni in meno del precedente limite in mano all'inglese Ellen Mac Arthur dal 2005. Sono anni che i due si ricorrono per abbassare il record, ma si trattava di differenze al massimo di due, tre giorni. Ieri, invece, Joyon ha fatto segnare uno scarto probabilmente destinato a durare a lungo. Lei, la storica avversaria Ellen, era con gli altri nel mare fuori Brest ad accogliere il trionfatore e tra le prime a fargli i complimenti. La velista inglese ha escluso che rilancerà il guanto della sfida il prossimo anno, per altri impegni già presi ma, fra due anni pensa proprio di sì. Joyon ha viaggiato alla strabiliante media di 19,09 nodi all'ora, poco meno della velocità di un aliscafo, con una condizione di vita che lui stesso ha descritto così: "Fate conto un windsurf in planata continua. E pensate di viverci quasi due mesi di fila". |
Francis Joyon L'imbarcazione di Joyon al traguardo |
Ma intanto
tutta la Francia è in delirio per il suo eroe. Ha seguito miglia dopo
miglia la sua avventura, ha tremato almeno quanto lui quando, a poche
giornate dall'arrivo, il suo trimarano Idec, una piazza d'armi color
rosso fuoco lunga 30 metri e larga più o meno altrettanto, ha avuto
seri problemi e Joyon è dovuto salire in testa d'albero. Manovra da
funambolo a rischio altissimo, ma l'alternativa sarebbe stata il
probabile disalberamento.
Entusiasta anche il presidente Sarkozy, che ben conosce il mondo del grande blu e i suoi protagonisti essendogli stato attribuito anche un flirt con la navigatrice oceanica Maud Fontenoy, e che lo incorona così: "Con questo suo risultato Francis Joyon entra nella leggenda dei più grandi marinai di tutti i tempi. Un exploit che fa onore alla Francia e a tutti i francesi". Lui, Joyon, non si è lasciato andare a scene di tripudio scomposto, ha mantenuto la sua freddezza di sempre, la sua forza tranquilla. "Qual è stato il segreto della riuscita? Può essere uno: ho avuto talmente rispetto del mare e degli elementi della natura che l'oceano mi ha lasciato passare. Magari gli è anche piaciuto il fatto che l'ho navigato su una imbarcazione pulita, senza buttargli addosso un filo di inquinamento". E' così si candida anche a icona dell'ecologismo globale. (21 gennaio 2008) a Sx: Th.Martinez
,BREST,
FRANCIA |
page byRevi 23.1.2008