IL
GAZZETTINO del
7 Aprile 2007 |
PUNTA
SAN GIULIANO Non è riuscito il tentativo di Corò di scalzare
il presidente che è stato rieletto alla grande |
Voga
Veneta: Bepi Penzo stravince |
«Viene
premiato il nostro modo semplice di vivere la laguna. Non saremo
mai un club d’élite» |
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La
linea di Bepi Penzo ha stravinto nelle elezioni per il
rinnovo del Direttivo della Voga Veneta.
I suoi fedelissimi sono arrivati a prendere più di 100 voti -
su 129 votanti - e lui personalmente ha incassato 90
preferenze.
Il suo antagonista invece - Patrizio Corò, che guidava la
pattuglia dei ribelli, ha incassato 40 voti.
E così escono dal direttivo tutti i dissidenti e cioè 6
persone su 9 che compongono il Direttivo della Voga.
Non è riuscito dunque il tentativo di Corò che assieme a
Zamattio puntava a scalzare Bepi Penzo dalla guida della Voga
Veneta.
"Sono felice, anzi strafelice perchè si conferma il nostro
modo di concepire lo sport in Punta San Giuliano - dice Bepi
Penzo, presidente da 16 anni della Voga Veneta - Continueremo ad
essere aperti a tutti, ai giovani che vengono ad imparare a
conoscere la laguna, ai ciclisti, ai disabili, alle bande degli
alpini e agli stranieri.
A tutti, questo
è il luogo di tutti e continuerà ad esserlo. E dico subito che
il nuovo Direttivo della Voga da domani inizierà a battersi
perchè si diventi ancora più accoglienti. E devono finire
anche le guerre tra società.
Non esiste che
il Casanova o la Canottieri litiga con la Vela Mestre sulle gru,
ad esempio. Per tutti deve essere oggi ancora più chiaro che la
Voga Veneta guiderà il rilancio di Punta San Giuliano, perchè
diventi il punto di riferimento di tutti coloro che in semplicità
hanno a cuore il bene della laguna. Questo non diventerà mai un
club d'élite."
E Bepi Penzo ha
messo in saccoccia un Direttivo blindato, di 9 persone che si
riconoscono nella sua linea. Della vecchia guardia restano solo
Vitaliano Turchetti e Gianni Daissè, mentre del Direttivo non
fanno più parte Genghini, Zamattio, Dose, Bastasin, Corò e
Barbiero, sconfitti dalle urne.
Maurizio
Dianese
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IL
GAZZETTINO del
6 Aprile 2007 |
Appuntamento
questa mattina nella storica sede del sodalizio remiero in punta
San Giuliano per eleggere gli organismi dirigenti, soci divisi
sul tipo di gestione |
La
Voga Veneta elegge il nuovo presidente spaccata a metà |
Questa
mattina si terranno le votazioni per rinnovare i vertici del Gs
Voga Veneta, lo storico sodalizio con sede a San Giuliano che da
anni promuove la voga veneta in terraferma e, da ben prima che
la città riscoprisse le sue origini "acquatiche",
promuove la passione per la laguna soprattutto tra i
giovani.
L'appuntamento si preannuncia ricco di incognite perché una
parte degli iscritti non è più d'accordo con la gestione del
presidente Bepi Penzo, ex sindacalista dell'Actv, che ha profuso
per decenni il suo amore per il remo e per l'ambiente
naturale.
Non si tratta di una questione generazionale, i giovani che
scalpitano per sostituire gli anziani, ma di differenze di
vedute trasversali e cresciute di tono nell'ultimo anno fino al
punto che l'assemblea dello scorso gennaio, quando si sarebbero
dovuti eleggere i nuovi organismi dirigenti, è stata aggiornata
perché c'erano liste contrapposte e non si riusciva a trovare
un punto di contatto.
Se fosse una
questione di generazioni, Bepi Penzo è presidente da 16 anni
(venne eletto come successore di Cesare Folin) e non sarebbe un
dramma se lasciasse il comando ad un giovane, ma i dissidi, a
quanto si capisce, sono di ordine diverso e - al di là di chi
sarà il nuovo presidente - sarebbe un peccato se per colpa
delle incomprensioni si perdesse quel che è sempre stato lo
spirito della Voga Veneta e che l'ha distinta per tanti anni
dalla confinante Canottieri Mestre: la prima voga pura e
gestione popolare con grandi manifestazioni di festa e mangiate
di pesce; la seconda, con anche i campi da tennis, più
borghese, più circolo sportivo che remiera.
Bepi Penzo si
è sempre schierato più per il "caos creativo" che
per il rispetto dello statuto, fino al punto di combattere
contro il rischio dello snaturamento del sodalizio che lui
temeva nel nascente Polo nautico che dovrebbe riunire in un
unico coordinamento tutte le attività ricreative di punta San
Giuliano.
Come presidente
ha favorito l'apertura della Voga Veneta ai ragazzi delle
scuole, tanto che oggi il professor Olindo Franceschini gestisce
l'attività didattica per le medie superiori che vede una media
di 70 ragazzi, ogni giorno dalle 8.20 alle 15.30, prendere
lezioni da 16 soci istruttori. Un'attività meritoria, ma che ha
sollevato più di qualche perplessità tra alcuni soci a causa
dell'eccessiva esuberanza di iniziative simili.
Questa mattina,
dunque, le votazioni della Voga Veneta non decideranno solo chi
saranno i nuovi consiglieri del direttivo, i nuovi probiviri e
revisori dei conti e, naturalmente, il nuovo presidente, ma
forse anche le caratteristiche di questo storico sodalizio.
Elisio
Trevisan
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