Altre 40
mila persone per San Giuliano, non sono i 100 mila di Vasco
Rossi, ma sono ben di più dei 25 mila dei Police.
Arriveranno per il primo Concorso ippico
internazionale di salto ostacoli città di Venezia che si
terrà dal 19 al 21 settembre nell'area del Tamburello, la
stessa dove si allestisce il palco principale dell'Heineken
Jammin' Festival. Più di 200 cavalli, un migliaio tra
amazzoni e cavalieri, già oltre 200 iscrizioni da mezza
Europa (Austria, Germania, Belgio, Gran Bretagna... ) e
anche dagli Stati Uniti d'America.
È
l'effetto parco in riva alla laguna con Venezia sullo
sfondo. «È l'idea dell'architetto Di Mambro, che ha
progettato uno dei parchi più belli e più grandi d'Europa,
dello stesso presidente dell'istituzione, l'architetto
Caprioglio, di chi lo pensò, lo volle e lo ottenne, lo
scomparso prosindaco Gaetano Zorzetto. È tutto questo che
diventa realtà - ha detto il presidente della Municipalità
di Mestre-Carpenedo, Massimo Venturini, ieri mattina alla
presentazione ufficiale dell'evento -. non è un caso che
Venezia Fiere sia riuscita a portare proprio qui anche il
Country Show grazie ai rapporti stretti che ha con Parigi».
Il concorso
non sarà, dunque, solo gara, ma anche vetrina per i
produttori e i commercianti del settore (attrezzature
ippiche, arredamento, turismo equestre, abbigliamento,
accessori... ) per attirare tutte quelle persone che hanno
abbracciato la filosofia country che, dall'America, si è
diffusa in tutta Europa come stile di vita all'aria aperta e
come nuova forma di socialità.
«È sport
ma è anche economia che si può sviluppare a Mestre - ha
detto in proposito il prosindaco Michele Mognato -. Il parco
ormai è diventato l'altra piazza della nostra città,
intendendo Venezia e Mestre insieme».
Mentre
sull'erba del parco giocavano tre cavalieri e un'amazzone su
un "italiano da sella", un "selle francais",
un "holstein" e un "westfaliano" che
davano un aspetto insolito e nobile alla grande area verde,
il presidente dell'istituzione Il Parco, Giovanni Caprioglio,
osservava che a San Giuliano «si capisce d'un sol colpo
dove siamo e chi siamo», per dire che la cerniera tra la
laguna e la terraferma è il luogo deputato per
manifestazioni internazionali che a Venezia non troverebbero
gli spazi sufficienti: «Così come l'Heineken Festival
figlierà altre manifestazioni musicali, la stagione del
cavallo che adesso apriamo darà luogo ad altre
manifestazioni ed attività».
Tutto bene,
dunque? Non proprio. La nuova manifestazione che sarà
ospitata al parco rischia di essere la prima e anche
l'ultima, come ha spiegato Gianni Gobbato di Venezia Fiere,
l'ente che si occupa di reperire i fondi per realizzare
l'evento: «A tutt'oggi contiamo su una copertura di quasi
il 50\% dei costi che si aggirano sui 300 mila euro. Le
ricadute economiche per la città possono essere moltissime,
e gli imprenditori dovrebbero capire che hanno tutto
l'interesse ad apparire con i loro marchi al parco di San
Giuliano in quei giorni, perché avranno una visibilità
internazionale». Le aziende veneziane o venete, invece, al
momento ancora non rispondono, se non in piccola misura, i
soldi sicuri arrivati sono 50 mila euro del Comune, 20 mila
della Provincia e si attendono quelli della Regione che è
molto interessata e sta valutando come partecipare.
La volontà
di Enrico De Sordi e dell'associazione sportiva che presiede
e che organizza l'evento (si chiama Veca e sta per Venezia
eventi cavalli e ambiente) è di fare del concorso di
settembre solo il primo passo di una serie di altre
iniziative: «Il problema, come sempre, è partire, le
prossime edizioni saranno più facili. Al momento abbiamo
l'interesse della Sacaim e del Casinò, ci stiamo muovendo
per instaurare un circolo virtuoso che permetta di garantire
anche il futuro e di realizzare l'intero progetto».
Progetto che prevede le prime ippovie della laguna a fianco
del parco, e una stalla per 40 cavalli con un centro per
ippoterapia, pet-therapy, corsi di equitazione, fattoria
didattica nell'ex polveriera Manin che è finalmente stata
acquisita dal Comune».
Elisio
Trevisan
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