Mi
trovavo a trascorrere lo scorso fine settimana in
un'isoletta della laguna insieme ad amici con le
nostre belle imbarcazioni armate al terzo.
La piacevolezza del luogo e della compagnia è stata
purtroppo guastata dal moto ondoso causato dalle
imbarcazioni condotte da diportisti che definire incivili
è poco. Sfrecciando ad elevata velocità, gaudenti della
potenza dei loro motori (forse a surroga di una mancante
potenza di altra natura), sollevavano onde che facevano
sobbalzare i nostri topi e sanpierotte ormeggiati l'uno
accanto all'altro. Incuranti pure dei nostri fin troppo
educati inviti a rallentare, parevano chiedersi talora
ignari il motivo di tanto sbracciarsi.
A
fronte di tutto ciò, molti interrogativi si addensano
nella mente di chi ama la laguna e ne fruisce in
modo responsabile, ad esempio che cosa ha prodotto in
termini di cambiamento in positivo l'azione del tanto
celebrato Commissario al traffico acqueo, le annesse
ordinanze, i controlli dei vigili e via argomentando.
Perchè in buona sostanza il moto ondoso continua ad
aumentare senza che di fatto nessuno riesca a fare
qualcosa? Se da un lato è vero che il senso civico, il
rispetto per le persone e per l'ambiente non si ottengono
tout court per decreto, è altrettanto vero che chi
amministra dovrebbe avere uno spessore morale ed
intellettuale per educare la comunità e perseguire nel
proprio agire valori "alti" che attengono ad
interessi pubblici, dunque generali. Troppo spesso nella
gestione dell'ambiente laguna re si ha invece la
netta sensazione che avvenga l'esatto contrario, ovvero
che secondo quella forma deviante di fenomenologia
politica tutta italiana, il particolarismo, il livello più
alto che l'amministrare riesce a produrre sia la
mediazione tra gli interessi delle categorie economiche,
evidentemente così potenti da assurgere de facto ad
attori istituzionali. Francamente una tale prospettiva da
Sud America è triste e deplorevole.
Ma
potrei sbagliarmi. Forse ho visto un altro film. Forse il
moto ondoso non è un'emergenza; in fondo le
manifestazioni di protesta di grappoli di cittadini
veneziani impenitenti o le lenzuola "stop al moto
ondoso" sono elementi di folklore.
Alessandra
Bonesini
Velista
per caso &
per amore |