«Chiunque ritenga di veder demolire le strutture oggi esistenti sul
canal Salso, rimarrà irrimediabilmente deluso poichè i presunti
abusi edilizi non riguardano i capannoni che resteranno dove
sono.
E la delusione è destinata a
protrarsi in eterno poichè il lotto del parco su cui insistono i
capannoni non verrà mai realizzato o perlomeno non lo sarà nei
prossimi vent’anni (...) E non è nemmeno da escludersi che, in
futuro, la sciagurata previsione del piano del parco in ordine alla
zona occupata dagli operatori possa essere giustamente riformata,
così garantendo la sopravvivenza delle imprese».
Un
memorandum in sette pagine inviato ai quotidiani della città e
firmato dal legale del consorzio degli operatori di San Giuliano,
l’avvocato Alberto Pagnoscin.
E’ la risposta delle ditte di Punta San Giuliano all’avvio delle
procedure per le ordinanze di abbattimento degli abusi edilizi
commessi dai privati a San Giuliano.
«I
provvedimenti comunali saranno impugnati auspicando risultati
analoghi a quelli già conseguiti in sede penale per gli stessi
presunti abusi edilizi», spiega l’avvocato confermando il via ad
un ricorso al Tar contro i provvedimenti assunti
dall’amministrazione comunale. Dal settembre 2006 - ricorda il
consorzio - sono stati avviati per iniziativa della polizia
ambientale del Comune 25 distinti procedimenti che hanno dato
origine ad oltre 40 tra procedimenti penali, ricorsi al Tar,
provvedimenti amministrativi di opposizione e sanzioni
amministrative.
Il
memoriale ricorda poi la questione del trasferimento, contestando le
affermazioni sia dell’assessore Vecchiato che del collega
Simionato.
«La
questione del trasferimento è sempre stata una bufala, creata e
coltivata da tutti al solo scopo di tacitare e gratificare sicuri
serbatoi di voti», si legge, «Non è mai esistita una reale
ipotesi di trasferimento e anche quella del canale Brentella è
risultata fin dall’inizio impraticabile e non per le concessioni
in essere ma perchè si tratta del canale più inquinato di Marghera
e sul quale non è previsto alcun intervento di bonifica».
Critiche
anche alle commissioni Ambiente e Lavori pubblici del Comune che
erano state incaricate dal sindaco Cacciari un anno fa di occuparsi
della vicenda San Giuliano.
«I presidenti delle commissioni non hanno dato seguito all’invito
del sindaco per non rischiare l’irritazione di remiere, velisti e
dell’associazionismo pseudo ambientalista e sportivo che
appesantisce inutilmente il bilancio pubblico». Critiche anche
all’assessore allo
sport Simionato per
il progetto da 350 mila euro per sanare la situazione delle remiere
di Punta S. Giuliano.
«Tale proposta se realmente intrapresa verrà portata al vaglio
della Procura della Repubblica e della Corte dei conti», minacciano
dal consorzio. «D’ora verranno intraprese più efficaci
iniziative di proteste contro il totale disinteresse sulla sorte
degli operatori del Consorzio e, a maggior ragione, per rivendicare
il loro diritto al lavoro», si legge nel memoriale che preannuncia
proteste anche in occasione dell’incontro pubblico con il sindaco
Cacciari sul futuro del parco di San Giuliano e del progetto del
Polo nautico, promosso per il 7 novembre dall’associazione degli
amici del Parco di San Giuliano.
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