(e.t.) Mentre il
Comune stanzia 350 mila euro per le remiere di San Giuliano, le
imprese che operano lungo il canal Salso ricevono l'ennesimo
diniego dal presidente dell'Autorità portuale veneziana (Apv),
Paolo Costa.
Giusto l'altro ieri il legale e i rappresentanti del Consorzio
che riunisce la ventina di ditte che lavorano in punta, avevano
l'appuntamento con Costa nella sede dell'Apv a Venezia. Era il
terzo, nel senso che «i primi due sono andati a vuoto perché
il presidente ci ha fatto avvertire di avere impegni improvvisi
- racconta l'avvocato Pagnoscin -. Nelle due precedenti
occasioni avevamo aggiornato la data, questa volta addirittura
non ci ha nemmeno detto quando potremo rivederci».
L'Apv è
considerata dal Comune uno snodo fondamentale nella vicenda del
trasferimento delle attività produttive dall'area del parco di
San Giuliano. Dopo il fallimento del tentativo di spostarle
nelle banchine del canale Brentella, il Comune è convinto che
il Porto possa avere altre aree a disposizione. Ma se le
premesse sono queste c'è poco da stare allegri.
Intanto ieri
pomeriggio la Giunta comunale ha approvato la delibera per la
realizzazione delle strutture provvisorie delle società
remiere, in modo da metterle a norma, visto che anche queste
hanno lo tesso problema delle imprese, ossia hanno realizzato
nel corso degli anni una serie di strutture abusive
(sostanzialmente tettoie per il ricovero delle barche, bar e
altri prefabbricati); e il Comune sta inviando una serie di
ordinanze di demolizione.
Come ha
spiegato l'assessore allo Sport, Sandro Simionato, con i 350
mila euro si prevede di abbattere tutto l'abusivo, e di
sostituirlo con una serie di «tensostrutture leggere
provvisorie fino a che non verrà realizzato il Polo nautico, in
modo da garantire la prosecuzione dell'attività sportiva e
sociale che svolgono».
Ma saranno
davvero provvisorie? «Garantiamo con una fideiussione, alla
quale parteciperanno anche i soci delle remiere, che le nuove
strutture avranno durata limitata e che il Comune è impegnato a
reperire i fondi per realizzare il Polo Nautico».
Elisio Trevisan
|