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   di Venezia       Mercoledì 7 Gennaio 2009
Maranteghe in barca e vece brusae: un pienone
Piazza Ferretto, Marghera, Malcontenta, Fa varo, Campalto, Ca’ Solaro: un’unica grande festa nel segno della tradizione

Mercoledì 7 Gennaio 2009,

Con le Maranteghe della "Canottieri", vin brulè, pinza e dolciumi per tutti, grandi e piccini, ieri in piazza Ferretto. Dalle 10.45 a mezzogiorno si è rinnovata la simpatica tradizione del giorno dell’Epifania offerta dal gruppo sportivo che è anche entrato in casa di riposo Antica Scuola dei Battuti di via Spalti a salutare i suoi ospiti. 
Per la decima edizione della manifestazione patrocinata dalla Municipalità di Mestre Carpenedo , si sono preparate dodici Maranteghe con tanto di immancabile scopa di saggina e cesto di vimini con i doni. 
Il sodalizio è arrivato in barca da San Giuliano fino piazza Barche destreggiandosi nell’acqua lagunare gelida, e quindi a piedi prima in via Spalti dove ha distribuito 300 sacchettini per gli anziani, infine in piazza Ferretto lato cinema Excelsior per il banchetto a disposizione di tutti. Di fianco, anche una postazione dell’Avapo, l’associazione che si occupa di assistere i malati oncologici a domicilio. Vin brulè e pinza e per i bambini caramelle a volontà. A fare da cornice anche una mascareta con i colori sociali bianco-verde, che alla fine degli assaggi è stata trainata in piazza verso via Poerio, sotto scorta delle Maranteghe.


  
Foto originale tratta dal sito  http://www.canottierimestre.it/
 

 

Befane da pienone per Marghera e Malcontenta. Grande folla ha seguito, ieri pomeriggio, l’ultima scena per la "vecia" nella città giardino e sulle sponde del Naviglio. A Catene, i rappresentanti dell’associazione Catene Futura sono tornati a "colpire", riempiendo il campo di calcio di via Trieste di appassionati della befana sportiva che ha guadagnato la cima della "pirola" in sella a una bicicletta discorrendo, sconsolata, con il pubblico. Parecchi gli spiccioli di solidarietà spesi nei banchetti del mercatino solidale e centinaia le calzette dispensate ai bambini.


      Professionisti, ormai, della Befana anche gli esponenti dell’associazione gruppo La Malcontenta: affollato il teatro S. Ilario dove i piccoli hanno assistito a uno spettacolo di clownerie e gremiti i giardini di via Boito in nome di una befana "ardente", innaffiata di vin brulè da sorseggiare tra un boccone di pinza e l’altro. Due sere con il naso all’insù, a cercare di capire se la direzione presa dalla faville sprigionatesi dai falò sarà, o meno, foriera di un’annata agricola positiva. E il territorio di Fa varo non ha fatto eccezione, letteralmente messo a "fuoco" tra la notte della vigilia e il giorno dell’Epifania, da numerosi falò che hanno ammorbato l’aria con il tipico acre odore provocato dalla combustione. Hanno aperto le "danze" la sera del 5, come da tradizione, la famiglia Boraso e l’azienda agricola De Rossi per l’ottantottesima volta. Tantissime persone hanno voluto partecipare in Via Ca’ Colombara, a Fa varo, a uno degli avvenimenti più datati della provincia, durante il quale gli organizzatori non si sono risparmiati nell’offrire pinza e vin brulè. Sempre lunedì sera, a Campalto, in via Cimitero, il "Gruppo del Venerdì" e la parrocchia di Campalto, in collaborazione con l’Azienda Agricola Luigino Moz, hanno organizzato il consueto "Pan e Vin". Dopo la messinscena figurata del "processo alla vecia" e il rogo, i partecipanti si sono rifocillati con pinza e bevande calde. Ieri il falò è stato acceso a Fa varo, nell’area circostante il campanile della chiesa di Sant’Andrea, con il gruppo parrocchiale e l’associazione "Il Noi" che ha dato vita a una festa a cui hanno partecipato molti residenti della zona.
      Nella frazione di Ca’ Solaro, sempre ieri sera, la famiglia Pezzin ha acceso il falò nell’area di proprietà per tutti gli amici e gli abitanti della piccola frazione.
      Va segnalato che nelle campagne sono stati molti anche i falò privati, ovvero famiglie che avendo accatastato legname di risulta durante l’anno, hanno acceso la "piroa-paroa" nel proprio cortile e si sono "goduti" lo spettacolo in compagnia di parenti e amici.
      Uno dei falò più spettacolari è stato anche quest’anno quello di Forte Bazzera a Tessera, organizzato dal locale comitato culturale e ricreativo e dalla parrocchia di Tessera.
      Dopo la Messa celebrata nella chiesa di Santa Maria Assunta, si è formato un corteo che, fiaccole alla mano, si è diretto verso l’ex struttura militare, dove è stata accesa una gigantesca "piroa–paroa". Ha fatto seguito il tradizionale banchetto di dolci tipici, con pinza, vin brulè e cioccolata calda per tutti.

                                                                          byRevi 7.1.2009