IL GAZZETTINO
Manifestazione di protesta dei Verdi per
chiedere al Comune perchè si decida a realizzare
il nuovo
insediamento nel canale Brentelle
«Spostate quelle ditte da San
Giuliano»
Domenica
8 Marzo 2009,
"Vogliamo
una risposta precisa sul futuro di Punta San Giuliano".
La richiesta proviene dai Verdi città nuova di Venezia, che hanno
inscenato ieri mattina una manifestazione di protesta giusto
nell’area del parco attualmente occupata, abusivamente, dagli
edifici di alcune ditte di trasporto merci.
Il tutto dopo che due interrogazioni sulla questione, presentate dal
capogruppo dei
Verdi di
Mestre, Federico Camporese, a distanza di
alcuni mesi dalla loro formulazione non hanno ancora ricevuto
risposta.
"Chiediamo all’Amministrazione comunale uno sforzo di fine
mandato per restituire questo tassello importante al parco e alla città.
Già il Commissario straordinario, nel 2007, aveva tentato di portarci
via un pezzo di Parco per ‘regalarlo’, con un’ordinanza, alle
ditte collocate in area demaniale in Punta San Giuliano – ricorda
Camporese, che nell’iniziativa di ieri era accompagnato dal
presidente provinciale dei Verdi, Flavio dal Corso, da Paola
Fa
rina, consigliere provinciale, e dai consiglieri della Municipalità
di
Favaro,
Valter Cabianca
,
e di Mestre centro
,
Davide Scano
– ma la protesta dei cittadini aveva costretto il
commissario a fare marcia indietro, stimolando la ricerca di soluzioni
alternative”.
Così
nel tempo sono rimbalzate numerose ipotesi di spostamento, tra tutte
quella di spostare le ditte di punta San Giuliano, una trentina,
nell’area ex Italiana Coke, a Marghera, ma non se n’è mai fatto
nulla.
"Inizialmente l’ipotesi era stata osteggiata dall’allora
presidente dell’Autorità portuale, Giancarlo Zacchello – spiega
Paola
Farina – a causa dell’intenso traffico presente nel canale Brentelle,
mentre al contrario, il presidente attuale,
Paolo Costa
, si è sempre detto possibilista; l’idea è finita per piacere
perfino agli stessi operatori di trasporto merci, oltre che al
Comune.
Tuttavia ultimamente non se ne parla più, e da punta San Giuliano
ancora non si è spostato nulla.
Noi oggi chiediamo i motivi per cui non si procede; quello che non
siamo riusciti a ottenere nè noi, con due interrogazioni (l’ultima
del luglio 2008), nè la Municipalità
di Mestre centro
, che più volte ha sollecitato l’amministrazione.
Tanto più – chiude Paola
Farina – che lo stesso Piano territoriale della Provincia, pur senza
entrare nei particolari, invita i Comuni a ricollocare tutte quelle
attività che attualmente operano in sede impropria.
Questo è uno di quei casi: queste
ditte non hanno alcuna necessità specifica di rimanere in questa
sede, e di contro il parco, così com’è oggi, senza il raccordo
terra-acqua previsto dal progetto originario dell’architetto Di
Mambro, è un parco monco”.
Daniele
Duso
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