IL GAZZETTINO
Coordinamento
delle remiere,
Giovanni Giusto
confermato presidente
Domenica
15 Marzo 2009,
Per
una altro biennio,
Giovanni Giusto
guiderà il Coordinamento delle associazioni remiere. L'elezione del
nuovo direttivo è avvenuta ieri, nell'aula universitaria di Ca'
Dolfin.
Dopo la votazione per le candidature, Giusto è stato eletto
presidente per acclamazione.
Altre cariche: Romano Pompeo (vicepresidente), Gianni Bevilacqua
(tesoriere), Lucio Penzo (segretario), Sergio Bastasin, Galileo
Gavagnin e Maurizio Sfiotti (consiglieri). Attualmente il
Coordinamento conta 88 associazioni remiere in ambito nazionale; nel
prossimo biennio mira alla cifra tonda delle 100 adesioni. Già ora
sono giunte nuove richieste di iscrizione, da parte delle sezioni
remiere dei dopolavori della Provincia, della polizia municipale, del
Comune di Venezia, delle Fiamme Gialle.
«Il
programma 2009 del Coordinamento - racconta
Giusto - è
incentrato sul varo del primo campionato italiano di voga alla veneta,
un itinerario in 5 tappe che vedrà coinvolte le località di Firenze,
Torino, Cremona, lago di Garda, Venezia. Una disciplina che vorremmo
presto olimpica. A questo scopo stiamo predisponendo i progetti per un
prototipo di imbarcazione, in legno, fino a 4 vogatori. Ne saranno
realizzati 10 esemplari, distribuiti alle associazioni del nord
Italia.
A
fine marzo promuoveremo una manifestazione per il “natale di
Venezia”, mentre il 25 aprile, giorno dedicato a San Marco, saremo
pronti per
la “Vogo
e ti difendo”, grande festa della voga, rigorosamente alla veneta,
contro il moto ondoso. Ripeteremo la grande regata nazionale su
caorline
e, oltre
ad appoggiare qualunque nostro associato nella realizzazione delle
feste e delle regate remiere, collaboreremo alla Regata Storica»
«A questo proposito - conclude
Giusto - siamo in
sintonia con Marco Balich sull'opportunità di scindere in due
giornate l'evento, donando in tal modo ampio spazio, respiro e
suggestione a tutte le componenti della voga: i cortei storici e
sportivi, la promozione giovanile, gli amatori ed il puro agonismo,
nel quale i campioni debbono tornare ad essere leader ed esempio per i
più giovani».
Tullio
Cardona
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