"Acqua ed
andar per acqua è il simbolo della tradizione veneziana". Un
semplice ma storico assunto, che ha motivato il Coordinamento delle
associazioni remiere a promuovere ed organizzare il raid
Cremona-Venezia, sabato 28 e domenica 29 marzo, per festeggiare il
"compleanno di Venezia".
Sarà la Serenissima, tornata a nuovo grazie all’opera di Agostino
Amadi, a percorrere il Po:
302 chilometri
, da Cremona a campo dell’Erbaria, dove, verso le 11 di mattina,
verrà festosamente accolta dai veneziani.
La vita di bordo sarà
davvero particolare, richiamando l’antico remare nelle galee: la
Serenissima, dal momento della partenza, non si fermerà mai, vogata
per 30 ore consecutive da due squadre di 18 rematori: ogni ora, 9
uomini si alterneranno ai remi. Anche le esigenze fisiologiche
dovranno sottostare ai ritmi, alla storia, alle esigenze della
navigazione, richiamando l’uso dell’antico "cao da
merda", sempre lasciato in acqua, ad uso della pulizia personale.
Ma ecco i particolari: la
Serenissima è già partita a traino di un mototopo alla volta di
Cremona. Ci vorranno 3 giorni di navigazione. I vogatori
raggiungeranno Cremona venerdì 27, accolti ed ospitati dalle autorità
cittadine e dalle cinque associazioni remiere locali di voga alla
veneta. Sabato, alle 4 del mattino, l’imbarco: i magnifici 36,
scelti dal Coordinamento, inizieranno la discesa del Po, per
raggiungere la laguna in 24 ore.
Di notte, il topo, con generatori e lampade fotoelettriche, illuminerà
il percorso, mentre una topetta viaggerà sempre in avanscoperta. Di
giorno, invece, lo stesso topo si trasformerà in barca di assistenza,
per la cucina dei cibi ed eventuali piccoli soccorsi ai
rematori.
La Serenissima giungerà all’alba di domenica a Chioggia,
percorrendo il litorale e raccogliendo, quale corteo d’onore, tutte
le imbarcazioni delle remiere, che la scorteranno fino a Rialto. La
festa d’arrivo è prevista verso le
11 in
campo dell’Erbaria; a San Giacometo, dove per tradizione è stata
posta la prima pietra della chiesa, nel 421, verrà issata la bandiera
di Venezia su di un pennone alto
15 metri
.
L’impresa, oltre alla collaborazione del Comune, è sostenuta anche
da Il Gazzettino, dalle Assicurazioni Generali e dalla Coca Cola. «Non
siamo i nostalgici - ha detto
Giovanni Giusto
, presidente del Coordinamento - sentiamo però la responsabilità del
proseguo della vita veneziana, una continuità della città, che
permane a vivere nel presente. Venezia può contare ancora sui valori
dell’acqua e dell’andar per acqua. Pensiamo che questo raid sia il
modo migliore per festeggiare il 1588° compleanno Venezia».
Tullio Cardona
il Po a Cremona
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