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Domenica 3 maggio 2009 
la prima regata nazionale di voga "in piedi" 
fra Venezia e Mestre

Domenica 5 Aprile 2009,
Una grande festa in laguna. Ieri mattina, l'associazione canottieri Mestre ha annunciato la prima regata nazionale di voga “all'impiedi”, promossa domenica 3 maggio. 

Il percorso unirà la terraferma a Venezia, poiché le regate, a cronometro, partiranno dal polo nautico “Punta San Giuliano”, per toccare Venezia e terminare nuovamente a Mestre. 

Per la prima volta le donne remeranno su gondolini; ma ci saranno anche le “maciarele” a bordo delle mascarete, i giovanissimi su sadoli, gli uomini su gondole a 4 remi, bisse, barche da fiume, battelle, patane, sampierote, comacine, lucie. 
Un florilegio di imbarcazioni che rispecchiano le varie tradizioni, tutte però rientranti nella disciplina della “voga all'impiedi”.

Perchè non “voga alla veneta o alla veneziana?” «Allargando la partecipazione alle regate a tutto il territorio nazionale - ha spiegato il presidente della canottieri Mestre, Paolo Bertan - ci sembra più consono non localizzare uno stile di voga, peraltro perpetrato non solo in laguna, ma lungo fiumi e laghi italiani. Inoltre può essere il primo passo per far riconoscere la voga all'impiedi come disciplina Coni».

«In Lombardia sono più avanti di noi - ha aggiunto Massimo Donadini, presidente del Polo nautico, che a San Giuliano rappresenta 6 associazioni e raccoglie 1500 iscritti - tanto che le associazioni di voga di Cremona si sono iscritte alla federazione di Sedile fisso, collegata al Coni. Per tal modo è possibile conseguire il patentino di istruttore di voga all'impiedi, riconosciuto dallo stesso Comitato olimpico»
 
«Il primo passo verso una lega o una federazione - ha ammonito il presidente provinciale del Coni, Renzo De Antonio - è dimenticare il termine di voga alla veneta in favore di voga all'impiedi. Il maggior problema tale da frenare il percorso verso la federazione è la divisione fra le stesse società remiere ed i diversi statuti».
  
«È' certo - ha concluso Sandro Simionato, assessore allo Sport - che la voga, disciplina non riconosciuta a livello ufficiale, debba andare verso una federazione di carattere sportivo, superando il mero attaccamento e la tutela della semplice tradizione. 
L'acqua deve tornare ad essere elemento di unitarietà». Mestre, quindi, si propone di diventare punto di riferimento per questo balzo federativo, sempre con l'occhio rivolto al waterfront, ovvero all'unione ideale con la sponda veneziana. 
Oltre alle regate, i canottieri Mestre ed il Polo nautico hanno previsto per sabato 2 maggio mostre e conferenze sui temi della marineria, fra le quali medici dello sport illustreranno le caratteristiche funzionali del vogare.
  
      Tullio Cardona

 

 

 

 



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                                                                           byRevi 05.04.2009