Una
grande festa in laguna. Ieri mattina, l'associazione canottieri
Mestre ha annunciato la prima regata nazionale di voga “all'impiedi”,
promossa domenica 3 maggio.
Il percorso unirà la
terraferma a Venezia, poiché le regate, a cronometro,
partiranno dal polo nautico “Punta San Giuliano”, per
toccare Venezia e terminare nuovamente a Mestre.
Per la prima volta le donne
remeranno su gondolini; ma ci saranno anche le “maciarele” a
bordo delle mascarete, i giovanissimi su sadoli, gli uomini su
gondole a 4 remi, bisse, barche da fiume, battelle, patane,
sampierote, comacine, lucie.
Un florilegio di imbarcazioni che rispecchiano le varie
tradizioni, tutte però rientranti nella disciplina della
“voga all'impiedi”.
Perchè non “voga alla veneta
o alla veneziana?” «Allargando la partecipazione alle regate
a tutto il territorio nazionale - ha spiegato il presidente
della canottieri Mestre, Paolo Bertan - ci sembra più consono
non localizzare uno stile di voga, peraltro perpetrato non solo
in laguna, ma lungo fiumi e laghi italiani. Inoltre può essere
il primo passo per far riconoscere la voga all'impiedi come
disciplina Coni».
«In Lombardia sono più avanti di noi - ha aggiunto Massimo
Donadini, presidente del Polo nautico, che a San Giuliano
rappresenta 6 associazioni e raccoglie 1500 iscritti - tanto che
le associazioni di voga di Cremona si sono iscritte alla
federazione di Sedile fisso, collegata al Coni. Per tal modo è
possibile conseguire il patentino di istruttore di voga all'impiedi,
riconosciuto dallo stesso Comitato olimpico»
«Il primo passo verso una lega o una federazione - ha ammonito
il presidente provinciale del Coni, Renzo De Antonio - è
dimenticare il termine di voga alla veneta in favore di voga
all'impiedi. Il maggior problema tale da frenare il percorso
verso la federazione è la divisione fra le stesse società
remiere ed i diversi statuti».
«È' certo - ha concluso Sandro Simionato, assessore allo Sport
- che la voga, disciplina non riconosciuta a livello ufficiale,
debba andare verso una federazione di carattere sportivo,
superando il mero attaccamento e la tutela della semplice
tradizione.
L'acqua deve tornare ad essere elemento di unitarietà».
Mestre, quindi, si propone di diventare punto di riferimento per
questo balzo federativo, sempre con l'occhio rivolto al
waterfront, ovvero all'unione ideale con la sponda
veneziana.
Oltre alle regate, i canottieri Mestre ed il Polo nautico hanno
previsto per sabato 2 maggio mostre e conferenze sui temi della
marineria, fra le quali medici dello sport illustreranno le
caratteristiche funzionali del vogare.
Tullio Cardona
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