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Il Gazzettino del 25-05-2009

"Eye Cube", 
il progetto per istruttori non vedenti

Si tratta di una novità assoluta a livello internazionale ed è stata presentata nella sede provinciale del Coni.

Travolti da un atipico progetto nell'azzurro mare della solidarietà.

VENEZIA. Il progetto annuncia «l'insegnamento della vela a tutti senza distinzioni perchè il mare non esclude nessuno», ma fino a qui si delinea genericamente come uno slogan. 
  
Atipico, al punto tale da essere il primo nel mondo, si profila invece il nucleo del progetto che contempla l'insegnamento della vela da parte di istruttori non vedenti, trasmissibile ad altri non vedenti, oppure addirittura a normodotati. 
Travolgente infine l'entusiasmo con cui tale ambizioso progetto, battezzato non a caso «Eye cube», è stato presentato sabato presso la sede provinciale del Coni dai suoi artefici: l'associazione mestrina Vento Libero presieduta da Sabrina Berto, direttore sportivo Stefano Zinato, che opera trasversalmente nel mare della solidarietà trovando, in questo caso, un perfetto accordo con la nota associazione bresciana Homerus da oltre un decennio impegnata nel mettere in condizione i non vedenti di condurre una barca a vela. 
Se c'è un velista in Italia che ha saputo fondere i meriti sportivi, 6 titoli italiani ed uno mondiale in VI classe Ior, con un grande senso del sociale, costui è Alessandro Gaoso, il fondatore di Homerus: le sue idee ormai diffuse a livello internazionale, stanno scardinando i metodi su cui si è basata finora, in particolare nel mondo anglosassone, la vela per i non vedenti. 
Vento Libero ha dunque deciso di raccogliere il vento seminato da Homerus e porterà avanti tutta una serie di iniziative coadiuvata da altre realtà territoriali già operanti in questi ambiti come "Non solo Ciurma" e "Non solo Vela-Sensory Sail", sabato rappresentata da Elisabetta Trombetta.

Presente anche il non vedente Graziano Montagner di San Donà coraggioso insegnante che dopo la pensione ha scelto la vela per rimettersi in discussione. Unicredit Banca nella persona di Luca De Poli ha recepito l'alto valore sociale di Eye Cube e confermato il suo concreto sostegno per l'acquisto delle attrezzature veliche e dei materiali indispensabili ai corsi di formazione.

Trattandosi di programmi omologati Fiv dovranno esserne rispettati gli step e i criteri senza possibilità di sconto alcuno.
Per superare i severi esami gli allievi e futuri istruttori non vedenti utilizzeranno come testi di studio la «bibbia», ovvero il manuale dei Glenans, l'ultimo libro scritto da Bernard Moitessier «Tamata e l'Alleanza» e «l'Abc della Vela» realizzato dallo stesso Vento Libero, tutti tradotti in audiolibri dal Centro internazionale del libro parlato di Feltre, oppure in braille dal centro Tiflotecnico della Provincia di Venezia; inoltre gli allievi prima delle uscite in mare potranno esercitarsi con dei modellini in scala che riproducono tutte le manovre correnti e dormienti.
  
L'assessore Rita Zanutel si è complimentata con Vento Libero poichè, in controtendenza, ha rimesso al centro la parola solidarietà di questi tempi desueta ed anche il presidente del Coni provinciale Renzo De Antonia ha espresso parole di grande apprezzamento ed interesse.

Adriana Quarti


Lunedì 25 Maggio 2009,
(a.q.) Passione, competenza, completezza e soprattutto molta determinazione: scambiare quattro chiacchere con i velisti non vedenti che regatano ad alto livello produce lo stesso effetto di avere a che fare con un Vasco Vascotto o un Alberto Barovier. Luigi Bertanza 42 anni bresciano di Gussago è campione italiano e mondiale. Pur essendo B1 cioè non vedente assoluto ha una barca sua con cui porta in gita amici e parenti sul Garda e spesso regata alla classica Centomiglia. Faceva parte di un gruppo sportivo quando ha conosciuto nel 1996 Alessandro Gaoso che lo ha convinto a iscriversi al 1° corso di vela Homerus «Eravamo in 6 ragazzi, una situazione del tutto nuova per noi e non credevamo fino in fondo a quanto ci veniva promesso, invece non è stato così ed ora pratichiamo la vela in 200 da tutta Italia». Dal corso di iniziazione ben presto il passo successivo per Bertanza è l'agonismo. «Con il metodo Homerus, basato sulle boe sonore e sul supporto a bordo di un solo vedente che tassativamente non può parlare se non in situazioni motivate dalla sicurezza, ho iniziato a fare gli italiani match race come timoniere ed ho vinto 5 volte su 11 edizioni disputate.Mio prodiere è Elisabetta Bardella anche lei non vedente B1 e insieme abbiamo vinto i mondiali Bsi».
      Che cosa sono? "Si tratta dei campionati internazionali, Bsi significa Blind sailing international, dove non sono previste boe sonore bensì la presenza attiva in equipaggio di due normodati nei ruoli di tattico e tailer. La prima volta abbiamo vinto il Bsi sul Garda, la seconda in Nuova Zelanda, contro 9 nazioni e con i i Kiwi arrivati secondi, una soddisfazione impagabile". 
      Quali sono i sogni nel cassetto? «L'obiettivo rimangono le Paraolimpiadi, dove la vela per i non vedenti pur essendo in teoria ammessa, finora non ha trovato accoglienza: finalmente con il 2016 dovremmo farcela». Tanta passione e cultura marinaresca anche in Danilo Malerba, 34 anni, di origine siracusana, ora residente a Firenze. Fa lo stesso lavoro di Bertanza, cioè il centralinista e, tramite una collega, è venuto a conoscenza del progetto Homerus. Da subito gli è piaciuto questo sport perchè «al contrario di altri come lo sci che sono invece assistiti la vela riesce a farmi sentire indipendente, inoltre sono nato davanti al mare ho sempre amato le barche a vela sia per gli aspetti tecnici che per la fisica» In che misura la vela vi garantisce l'indipendenza? «Completamente, i due non vedenti che compongono l'equipaggio hanno una capacità discrezionale totale e contro gli avversari è come giocarsi una partita a scacchi».
     
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   Nell’ambito del progetto Eye Cube, gli istruttori non vedenti di Ventolibero andranno anche ad insegnare gratuitamente presso le strutture comunali delle case famiglia.  
  
24-05-09, 20Cronaca

È stato presentato ieri nella sede del Coni provinciale dall’associazione Ventolibero il progetto Eye Cube, il primo al mondo che offrirà l’opportunità a persone non vedenti e ipovedenti di intraprendere un percorso di formazione per diventare istruttori di vela. 
Questo progetto vuole dimostrare che anche un non vedente può dunque insegnare l’arte del navigare a vel a a nche a chi la vista ce l’ha. 
  
Testimonial dell’iniziativa sarà Alessandro Gaoso, due volte campione del mondo nella classe Ior e vincitore negli anni ’90 di sei titoli italiani, ma soprattutto presidente di «Homerus Project-vela pe r c iechi». Gaoso ideò questo progetto che insegn a a i non vedenti a navigare autonomamente nel novembre del 1995. 
Nell’ambito del progetto Eye Cube gli istruttori non vedenti di Ventolibero andranno anche ad insegnare gratuitamente presso le strutture comunali delle case famiglia.  
Non vedenti insegneranno ad altri non vedenti ad andare in barc a a vela, m a a nche lo insegneranno ai normodotati, nessuno escluso. «Prima di essere velisti si è marinai e il marinaio esprime un valore immenso: la solidarietà incondizionata - spiega Sabrina Berto, presidente di Ventolibero - Offriamo a persone non vedenti la possibilità di intraprendere un percorso, mettersi in discussione, uscire dall’alveo di essere gli eterni accompagnati, e di essere messi in grado anche loro di portare solidarietà dal mare direttamente anche a chi ne ha bisogno».  «Questo progetto ha un alto valore sociale» commenta Stefano Zinato , amministratore delegato e direttore della scuola vela di Ventolibero. L’obiettivo del corso è formare delle persone cieche e ipovedenti (gli organizzatori prevedono dalle 10 alle venti persone), le quali dopo una selezione seguiranno un percorso formativo che durerà un anno. Le persone coinvolte seguiranno lo stesso piano adottato dalla Federazione italiana vela e per il corso verranno utilizzati un manuale della vela tradotto in braille e alcuni modelli in scala 1:10 che riprodurranno l’imbarcazione di allenamento alla conduzione. Gli interessati possono rivolgersi al sito www.ventolibero. net (Laura Bergamin )

 




 

                                                                           byRevi 25.05.2009