Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano      

 home  >    Planet Aquae 2009   >   Laguna e città

» Home page di Dal Gazzettino di VeneziaMestre 
San Giuliano, via le Ditte Vs. San Giuliano, le Ditte restano



Dal Gazzettino di Sabato 24 Ottobre.
San Giuliano, via le Ditte.
Le Società Sportive in attesa del Polo Nautico ; per le Ditte avanzano le scadenze di Legge.
  

 




ORDINANZE DI DEMOLIZIONE Gli operatori e il loro legale
sostengono che solo parti dei capannoni sono da abbattere

Le ditte di San Giuliano
«Noi restiamo qui»

Lunedì 26 Ottobre 2009,
Immobili, come i Pili del ponte della Libertà: «Noi restiamo, di qui non ci muoviamo di sicuro, almeno non per il momento». I rappresentanti del Consorzio di imprese che operano da oltre mezzo secolo in punta a San Giuliano rispondono così alle ordinanze di demolizione che sono in arrivo. 
      «I provvedimenti comunali, attesi ma non certo agognati, non incideranno sull’assetto urbanistico di San Giuliano, nemmeno se saranno ritenuti legittimi dal Tar Veneto cui ci rivolgeremo» ha aggiunto l’avvocato Alberto Pagnoscin, che segue gli imprenditori.
      L'assessore all’Urbanistica, Gianfranco Vecchiato, si dice preoccupato perché non avete ancora inviato alcun progetto per lo spostamento delle attività, pensa che state prendendo la cosa sotto gamba.
      «Non siamo mai stati così seri - risponde l’avvocato -: le ordinanze, oltre alle società sportive, hanno colpito solo 12 aziende, le altre possono continuare ad operare. Ma anche quelle colpite, lo sono in minima parte perché si tratta di porzioni accessorie delle strutture. Infine, ripeto, ci rivolgeremo al Tar, mentre ricordo che la Procura di Venezia in alcuni casi ha archiviato, negli altri il Giudice si è già pronunciato non condannando gli imputati; resta solo un procedimento aperto e gli operatori ne attende fiduciosi l’esito».
      Queste ordinanze di demolizione secondo voi sarebbero una bolla di sapone, insomma.
      «Non sono mai graditi provvedimenti del genere, anche se non ci faranno chiudere. È che da sempre abbiamo preso le cose come vanno prese, in ogni caso siamo sempre stati disponibili a spostarci».
      La soluzione è quella dell’altra sponda del canal Salso, nell’isola delle Statue. Perché non avete ancora presentato un solo progetto?
      «I passi di nostra competenza li abbiamo fatti, e il Comune un mese fa ha chiesto al Demanio di vendergli l’area. Ma la sua destinazione è la stessa del Parco, quindi nemmeno lì possiamo spostarci - spiegano gli operatori -. Il Comune deve, quindi, individuare la procedura più adatta per permettere lo spostamento. Ci risulta che l’assessorato all’Urbanistica stia facendo proprio questo. Per il resto abbiamo parlato con tutte le amministrazioni e gli uffici competenti, e abbiamo avviato colloqui pure con le associazioni e i partiti per evitare che ci sia un’altra levata di scudi che impedisce la realizzazione di qualsiasi progetto».

Elisio Trevisan
      © riproduzione riservata

 

                                                                           byRevi 27.10.2009