SPETT.
STAMPA CITTADINA
Mi rivolgo
nuovamente a voi affinchè
rendiate partecipi i moltissimi amanti della Voga alla Veneta
della necessità di elevare questa disciplina a Federazione Sportiva
Nazionale di Voga alla Veneta.
La
trasformazione del Coordinamento in Federazione Sportiva darebbe, tra
le altre cose, copertura
giuridica e tecnica alle innumerevoli
Società/Remiere, loro Dirigenti, Tecnici e praticanti.
La Voga
alla Veneta con la
“Vogalonga” e l’impegno delle Associazioni e del Coordinamento è in continua ripresa e penso debba oggi strutturarsi
adeguatamente.
La possibilità che
Venezia diventi sede Olimpica e che quindi, quale Paese ospitante, si
possa proporre
la Voga
alla Veneta come Sport sperimentale ci obbliga a strutturarci come
Federazione Sportiva aderente al Coni.
Non voglio entrare nei
dettagli tecnici, noti ad alcuni Dirigenti sportivi del settore, ma è
certo che per ottenere da
parte del Coni il riconoscimento di
questo Sport bisognerà ottemperare alle normative del Comitato
Olimpico che chiede regole certe ed univoche e una organizzazione non
solo legata alla buona
volontà ma che garantisca la
suddivisione dei poteri e la partecipazione alle decisioni: democrazia
interna, procedure e regole di voto delle assemblee elettive
,organizzazione territoriale nazionale e locale, norme anti doping,
diritto di voto ad atleti e tecnici per eleggere i loro rappresentanti,
giustizia sportiva, incompatibilità delle cariche e delle funzioni
tra organi direttivi, tecnici e giuridici, ecc.
La costituzione di questa
nuova Federazione dovrà coinvolgere tutte le Associazioni che
praticano questo Sport a livello nazionale.
Scrivo
questo articolo per segnalare che ciò non sta avvenendo: da un lato
il Coordinamento Nazionale di Voga alla Veneta rivendica
l’esclusività della rappresentanza di questa Voga e ha presentato
un prototipo di imbarcazione per un futuro Campionato Italiano;
dall’altro
la Federazione
Italiana
Canottaggio Sedile Fisso (già riconosciuta dal Coni) che rivendica
nel proprio statuto qualsiasi tipo di voga compresa la voga all’in
piedi, ha proprio in
questi giorni dato vita ad un Campionato Italiano di Voga all’In
Piedi adottando due nuovi tipi di imbarcazioni.
Non so come si evolveranno
le cose ma ritengo che la
barca prescelta, dovendo rappresentare e unire
tutti i vogatori italiani e stranieri e non solo veneziani,
debba avere alcune caratteristiche:
-essere
performante (più veloce delle bisse e della nostra venete a 4),
-
prodotta in serie a costi contenuti,
-leggera
e divisibile per facilitarne il trasporto.
Se
guardiamo indietro potremo
vedere che già nel 1908 Venezia ha organizzato il primo Campionato
Italiano su venete a 4 e che nella pubblicazione del 1898
Ediz.G.Zanetti, Coll. Berlanda viene
riprodotta un’imbarcazione sportiva che potrebbe essere
stata la madre delle nostre “venete” e dalle barche da
fiume.
Un
saluto a tutti gli amanti di Venezia e della Voga.
Roberto
Agostini
20.01.2010
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