Parigi, inverno 1987, Gerard D’Aboville
e Charles-Henry le Moing discutevano di avventure in barca e di luoghi
esotici da poco visitati.
In
quell’occasione nacque l’idea di organizzare una gara su lunga
distanza per catamarani
sportivi e di
disputarla in Asia.
La scelta cadde sulla costa occidentale delle Filippine, un arcipelago
di isole ancora piuttosto disabitate.
Una
flotta di 30 – 40 catamarani, la navigazione giornaliera di isola in
isola in una zona senza molte strutture turistiche, le soste notturne
dormendo sulla spiaggia o sulle stesse imbarcazioni. Tutti gli
ingredienti per vivere una vera avventura.
Regole
di regata molto semplici, catamarani classe
18’
(
5,5 metri
) ed il nome The China Sea Raid e
l’avventura ebbe inizio.
Dopo
quel primo raid ne vennero organizzati altri sette negli anni
successivi e sempre per catamarani; due nella Filippine, due in
Polinesia e tre sulla costa Atlantica di Spagna e Portogallo.
Sull’onda
del successo di questi ultimi la regione settentrionale del Portogallo
chiese alla società Albacore di le Moing
l’organizzazione di un evento simile lungo il corso del fiume
Douro. Questo impose la scelta di imbarcazioni più adatte dei
catamarani per un ambiente come quello fluviale. Servivano mezzi più
robusti e leggeri adatti alla vela ma anche ad essere vogati nei
tratti senza vento.
Queste
barche esistono da sempre in Portogallo e si chiamano Valboeiros,
barche da lavoro, usate da secoli per la pesca e per trasporto di
merci e persone lungo il fiume. E barche simili con altri nomi si
trovano lungo tutta
la costa Atlantica
dalla Norvegia al sud della Spagna.
Su
queste cadde quindi la scelta per
il primo
Raid fluviale del Douro nel 1997.
Dopo
il secondo Raid del Douro, l’anno successivo, divenne chiaro che
l’idea originale doveva essere sviluppata per i raids futuri.
Queste
manifestazioni dovevano incoraggiare la navigazione costiera su grandi
distanze con imbarcazioni facilmente trasportabili e che fossero
governabili
a vela e
a remi.
I
raids dovevano essere dei modi per scoprire dei luoghi, dovevano
essere internazionali, con equipaggi di tutte le età e le classi
sociali e dovevano essere competitivi anche se con uno spirito aperto,
lontano dalle costrizioni delle regole delle regate tradizionali.
Con
questi presupposti ebbe luogo in Scozia il Great
Glen Raid nel 2000 e successivamente nel
2001 e 2002.
Negli anni seguenti fu la costa svedese a veder disputarsi lo Swedish Raid, mentre altre
associazioni o gruppi di appassionati davano vita a manifestazioni
simili in altre parti d’Europa come ad esempio
Raid
Finland.
Nel
frattempo anche alcuni progettisti si interessavano al fenomeno e le
imbarcazioni si evolvevano passando da quelle pesanti e tradizionali
da lavoro a mezzi più leggeri e funzionali.
Liberamente
tratto da : Wooden boats
Claudio Trentin
|