Il Gazzettino Lunedì
24 Maggio 2010
L’invasione
dei remi "foresti"
Circa 5500 partecipanti, per 1648
imbarcazioni
Il 60 per cento degli iscritti è
arrivato dall’estero
Tullio
Cardona
La Vogalonga di ieri, edizione numero
36, ha
fatto di
nuovo centro
, sia per la partecipazione che per il grado di soddisfazione
dei vogatori.
I numeri raccontano di 1648 barche iscritte e di 5500 persone ai
remi.
Non è stata ancora quantificata la presenza degli stranieri,
davvero numerosi, ma
il comitato per
la Vogalonga, presieduto da Ermenegildo "Lalo" Rosa
Salva, ha stimato in un buon 60 per cento la "calata"
a Venezia dei "foresti", esclusi gli italiani.
«Vedere felici le persone all'arrivo - hanno detto Lalo ed il
figlio Antonio, anch'egli "anima" della manifestazione
- ci ripaga di tutta la fatica. È questa la nostra più grande
soddisfazione. Ora speriamo nell'intervento degli sponsor per
migliorare ancora la Vogalonga».
Si attendevano forse più barche,
perché solitamente un buon numero di queste vengono iscritte
poco prima della partenza. Invece, rispetto agli scorsi anni,
pur mantenendo la stessa quota di iscrizioni, sono diminuite le
grandi imbarcazioni e sono aumentati i kajak ad uno o due posti.
Di certo in crescita la presenza degli stranieri che si allenano
e soggiornano a Venezia anche due o tre giorni prima della
manifestazione: venerdì e sabato scorsi, fondamenta, rive e
canali erano popolati da mute di barche e da frotte di vogatori
provenienti da tutto il mondo.
Il bel tempo e ovunque l'assenza
di onde hanno reso questa Vogalonga godibilissima. Al via 5mila
remi si sono alzati verso il cielo, mentre all'arrivo lo speaker
Paolo Levorato ha menzionato ogni barca ed ogni suo componente,
rendendo in tal modo ancora più felice, orgoglioso e partecipe
ogni vogatore. Ora l'organizzazione attende le foto scattate dai
partecipanti e dal pubblico durante la manifestazione: la
migliore verrà utilizzata come poster per l'edizione 2011.
L’entusiasmo
delle barche da ogni parte del mondo
Solo un incidente: un kayak rovesciato
a S. Elena
Solo un kajak rovesciato dopo il periplo di Sant'Elena ha
richiesto l'intervento dei mezzi di sicurezza, per
il resto tutto
è filato liscio e non si annoverano incidenti né malori.
Questa edizione della Vogalonga è stata perfetta sia come
condizioni atmosferiche che come comportamento da parte dei
partecipanti. Al botto di partenza, lo spettacolo è magnifico,
con il Bacino fiorito di imbarcazioni. Scattano quelle più
veloci, da canottaggio, seguite da quelle più lente. Alle 10 i
primi sono già a Mazorbo. Qualcuno si attarda al punto di
ristoro, altri si appartano in secca per riposare, altri ancora
tirano dritto, forse per battere insistenti primati.
Solo per la cronaca, trattandosi
di una manifestazione non competitiva, giungerà primo un
"4 per" vogato da americani, seguito da due K4, l'uno
da Firenze e l'altro della Querini. Le imbarcazioni portano a
poppa molte differenti bandiere nazionali: tedesche, francesi,
rumene, ungheresi, inglesi, olandesi. Davvero un "Giochi
senza frontiere", impreziosito dalle dragoonboat e dalle
barche tipiche veneziane: soprattutto mascarete, sandoli,
sanpierote, caorline. Ci sono i gondoloni delle associazioni
remiere e la
splendida gondola dell'Arzanà, con tanto di felze,
ricostruzione di fine Settecento realizzata da Giorgio Proto.
Intanto, nel percorso acqueo ponte degli Scalzi - Rialto, si
esibisce in una nuotata benefica per l'Unicef il docente di
Pavia in scienze motorie, Maurizio Cozzoli. Fra i più anziani,
voga Aldo Dei Rossi "Strigheta", ma la Vogalonga si è
dimostrata ancora una volta crogiolo di giovani e meno giovani,
spesso nella medesima imbarcazione.
Ai Tre Archi è un tripudio di
applausi ed anche di note festose, con il gruppo musicale di
Vigonovo. Presente la solidarietà, grazie alle barche di
Emergency e dell'Avis, che sfilano assieme alle dragoonboat
delle "Donne in rosa", signore colpite da tumore al
seno.
All'arrivo, tutti stanchi ma
felici, con passione davvero contagiosa. Infine, questa
Vogalonga potrebbe anche essere definita "il lancio a
parabola": la manifestazione ha vissuto di precisi lanci
all'interno delle barche, al punto di ristoro nel canale di
Mazorbo, con banane e bibite; al pontiletto d'arrivo, con le
medaglie ed i diplomi di partecipazione.
T.C.
Non
c’era il sindaco
Tra i vip anche Vanzina
(t.c.) - Il sindaco non ce l'ha fatta a
presenziare, tuttavia non sono mancate autorità e personalità,
alcune ai remi altre sul pontiletto d'onore. Alle 13 precise,
giunge in caorlina l'assessore comunale ai Lavori pubblici
Alessandro Maggioni: soddisfatto mostra a tutti le vesciche alle
mani, buone testimoni dell'impegno e della fatica. Poco prima,
fila via in kajak il regista Enrico Vanzina. Sul pontiletto,
l'immancabile amante di Venezia: lady Francis Clarke, unitamente
al comandante provinciale dei carabinieri Giovanni Cataldo, al
presidente Carive
, Giovanni Sanmartini, e al presidente Panathlon provinciale,
Piero Ragazzi. Questi ultimi hanno aiutato Lalo
e Antonio Rosa
Salva nel lanciare ai vogatori le medaglie ed i diplomi. Ecco
anche gli assessori
Ugo Bergamo e
Andrea Ferrazzi. «Bellissima edizione - ha detto
Bergamo - è
una Venezia riscoperta da un turismo buono, festoso e non
sguaiato». «Tutto molto bello - gli ha fatto eco Ferrazzi - la
Vogalonga e la
contemporanea tappa del Giro d'Italia dimostrano le capacità e
le vocazioni del nostro comune».
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Il Gazzettino Lunedì 24 Maggio 2010,
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