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36a Vogalonga  del 23 Maggio 2010                                

1648 barche con 5500 vogatori, 60% di "foresti" (non italiani) 
La VogaLonga vista dal Gazzettino


 

Il Gazzettino Lunedì 24 Maggio 2010


L’invasione dei remi "foresti"

Circa 5500 partecipanti, per 1648 imbarcazioni
Il 60 per cento degli iscritti è arrivato dall’estero

 

Tullio Cardona


La Vogalonga di ieri, edizione numero 36, ha fatto di nuovo centro , sia per la partecipazione che per il grado di soddisfazione dei vogatori. 
I numeri raccontano di 1648 barche iscritte e di 5500 persone ai remi. 
Non è stata ancora quantificata la presenza degli stranieri, davvero numerosi, ma il comitato per la Vogalonga, presieduto da Ermenegildo "Lalo" Rosa Salva, ha stimato in un buon 60 per cento la "calata" a Venezia dei "foresti", esclusi gli italiani. 
«Vedere felici le persone all'arrivo - hanno detto Lalo ed il figlio Antonio, anch'egli "anima" della manifestazione - ci ripaga di tutta la fatica. È questa la nostra più grande soddisfazione. Ora speriamo nell'intervento degli sponsor per migliorare ancora la Vogalonga».
 
      Si attendevano forse più barche, perché solitamente un buon numero di queste vengono iscritte poco prima della partenza. Invece, rispetto agli scorsi anni, pur mantenendo la stessa quota di iscrizioni, sono diminuite le grandi imbarcazioni e sono aumentati i kajak ad uno o due posti. Di certo in crescita la presenza degli stranieri che si allenano e soggiornano a Venezia anche due o tre giorni prima della manifestazione: venerdì e sabato scorsi, fondamenta, rive e canali erano popolati da mute di barche e da frotte di vogatori provenienti da tutto il mondo.
      Il bel tempo e ovunque l'assenza di onde hanno reso questa Vogalonga godibilissima. Al via 5mila remi si sono alzati verso il cielo, mentre all'arrivo lo speaker Paolo Levorato ha menzionato ogni barca ed ogni suo componente, rendendo in tal modo ancora più felice, orgoglioso e partecipe ogni vogatore. Ora l'organizzazione attende le foto scattate dai partecipanti e dal pubblico durante la manifestazione: la migliore verrà utilizzata come poster per l'edizione 2011.

 

L’entusiasmo delle barche da ogni parte del mondo

Solo un incidente: un kayak rovesciato a S. Elena


Solo un kajak rovesciato dopo il periplo di Sant'Elena ha richiesto l'intervento dei mezzi di sicurezza, per il resto tutto è filato liscio e non si annoverano incidenti né malori. Questa edizione della Vogalonga è stata perfetta sia come condizioni atmosferiche che come comportamento da parte dei partecipanti. Al botto di partenza, lo spettacolo è magnifico, con il Bacino fiorito di imbarcazioni. Scattano quelle più veloci, da canottaggio, seguite da quelle più lente. Alle 10 i primi sono già a Mazorbo. Qualcuno si attarda al punto di ristoro, altri si appartano in secca per riposare, altri ancora tirano dritto, forse per battere insistenti primati. 
      Solo per la cronaca, trattandosi di una manifestazione non competitiva, giungerà primo un "4 per" vogato da americani, seguito da due K4, l'uno da Firenze e l'altro della Querini. Le imbarcazioni portano a poppa molte differenti bandiere nazionali: tedesche, francesi, rumene, ungheresi, inglesi, olandesi. Davvero un "Giochi senza frontiere", impreziosito dalle dragoonboat e dalle barche tipiche veneziane: soprattutto mascarete, sandoli, sanpierote, caorline. Ci sono i gondoloni delle associazioni remiere e la splendida gondola dell'Arzanà, con tanto di felze, ricostruzione di fine Settecento realizzata da Giorgio Proto. Intanto, nel percorso acqueo ponte degli Scalzi - Rialto, si esibisce in una nuotata benefica per l'Unicef il docente di Pavia in scienze motorie, Maurizio Cozzoli. Fra i più anziani, voga Aldo Dei Rossi "Strigheta", ma la Vogalonga si è dimostrata ancora una volta crogiolo di giovani e meno giovani, spesso nella medesima imbarcazione.
 
      Ai Tre Archi è un tripudio di applausi ed anche di note festose, con il gruppo musicale di Vigonovo. Presente la solidarietà, grazie alle barche di Emergency e dell'Avis, che sfilano assieme alle dragoonboat delle "Donne in rosa", signore colpite da tumore al seno.
 
      All'arrivo, tutti stanchi ma felici, con passione davvero contagiosa. Infine, questa Vogalonga potrebbe anche essere definita "il lancio a parabola": la manifestazione ha vissuto di precisi lanci all'interno delle barche, al punto di ristoro nel canale di Mazorbo, con banane e bibite; al pontiletto d'arrivo, con le medaglie ed i diplomi di partecipazione.
     
 T.C.

 

Non c’era il sindaco

Tra i vip anche Vanzina


(t.c.) - Il sindaco non ce l'ha fatta a presenziare, tuttavia non sono mancate autorità e personalità, alcune ai remi altre sul pontiletto d'onore. Alle 13 precise, giunge in caorlina l'assessore comunale ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni: soddisfatto mostra a tutti le vesciche alle mani, buone testimoni dell'impegno e della fatica. Poco prima, fila via in kajak il regista Enrico Vanzina. Sul pontiletto, l'immancabile amante di Venezia: lady Francis Clarke, unitamente al comandante provinciale dei carabinieri Giovanni Cataldo, al presidente Carive , Giovanni Sanmartini, e al presidente Panathlon provinciale, Piero Ragazzi. Questi ultimi hanno aiutato Lalo e Antonio Rosa Salva nel lanciare ai vogatori le medaglie ed i diplomi. Ecco anche gli assessori Ugo Bergamo e Andrea Ferrazzi. «Bellissima edizione - ha detto Bergamo - è una Venezia riscoperta da un turismo buono, festoso e non sguaiato». «Tutto molto bello - gli ha fatto eco Ferrazzi - la Vogalonga e la contemporanea tappa del Giro d'Italia dimostrano le capacità e le vocazioni del nostro comune».

 

Il Gazzettino Lunedì 24 Maggio 2010, p. IV

 

 


                                                                           byRevi 24.5.2010