La Regata vista da Soravento
L'avvenimento, nell'ancora
ristretto mondo marinaresco italiano, é di qualità semplicemente
storica.
Nel nostro Paese la Vela Latina e la Vela al Terzo
rappresentano la viva tradizione velica rispettivamente Tirrenica e Adriatica,
ognuna dotata di un formidabile circuito agonistico che eccelle per evidenza
e qualità nell'affollato scenario della vela diportistica italiana.
Entrambe sfuggite
all'estinzione negli anni '60 grazie alla passione di pochissimi, si sono
lentamente riorganizzate, arrivando a livelli di diffusione e visibilità di
tutto rispetto.
Riconosciuto trait d'union fra le due marinerie é l'infaticabile Mario
Marzari, il mentore
della vela al Terzo Adriatica, che nel 2000 pubblica - ultimo lavoro
precedente la prematura scomparsa - "Regata della Vela Latina".
Da quella pubblicazione, fra il mondo "al Terzo" e quello
"Latino" nasceva reciproco interesse e curiosità, oltre
naturalmente - siamo uomini - un'inconfessabile desiderio di confronto
sportivo.
Un primo incontro ravvicinato avviene a dire il vero sul lago
d'Orta il 29 e
30 Maggio 2010, ma il vero primo atteso confronto é del 10 Luglio a
Chioggia.
Le vele Latine sono sette,
e provengono da Liguria e Sardegna. Dodici le vele al Terzo, fra cui 3 CVC.
Soravento, Sisa e Moretta, le barche CVC, sono partite da
Sangiu con due timonieri (Vittorio e Sergio) e freschi equipaggi di
corsisti. Moretta é in tenuta prudenziale, con randa piccola
da 13 mq, Sisa va fuori gara prima dell'inizio per un
irrimediabile e sfortunato scambio d'attrezzatura, dovuto all'entusiasmo
dell'equipaggio; Soravento rinuncia alla vela di trinchetta e
punta sull'agilità del fiocco.
Il percorso é un bastone
molto corto - circa mezzo km - da percorrere due volte.
La linea di partenza, per le caratteristiche della vela Latina, é
volutamente non perpendicolare al vento, e permette la partenza di bolina
molto larga.
Il Comitato é preciso e molto professionale, ma nella partenza s'infila una
vela Aurica che costringe al contatto quattro barche.
Soravento riesce a uscirne, e parte all'inseguimento di una
magnifica vela Latina dallo scafo bianco di oltre 7 m lft.
Sul campo di regata soffiano 7 nodi: inizia il temuto confronto.
Lo scafo latino bianco fila, ma Soravento tiene.
Già a metà lato c'é il presentimento di essere più veloci e in grado di
stringere sufficientemente al vento.
Sappiamo con sicurezza di essere anche più veloci in virata.
Passiamo per primi alla boa Sud, ma prima ancora di poter puntare all'impuppata
verso la boa Nord, veniamo agganciati all'estremità del boma da una terza
vela latina scura.
«Gioco di squadra ?»
In regata si sa che vale sempre la pena di pensar male. Corrono i secondi.
«Taglia ! Taglia !» ma dal gozzo alla fine riescono a sbrogliare senza
ulteriori danni. Dov'é ora l'avversario ? La vela Latina con scafo bianco ?
Nulla é perduto. Ci troviamo più veloci anche di poppa. E rimonta anche
Paolo Rusca con il suo topo Veneziano Dolfin, recente
vincitore a Jesolo
Soravento é primo anche
alla seconda boa. Aumenta la considerazione sulle possibilità
dell'armo.
Le vele Latine, pur con scafi più performanti, pagano probabilmente lo
scotto di una vela più antica, meno potente e molto meno facile. Ma su
questo ci sarà tempo per varie e successive riflessioni.
La regata viene risolta
con Soravento che regola in sicurezza Dolfin. Solo terza la
magnifica vela Latina dallo scafo bianco.
La sorpresa é che quella appena conclusa é solo la prima di DUE gare.
Chiediamo conferma a Paron Giacomo, il topo del Presidente AVT. Non
lo sapeva nessuno, ma le gare sono effettivamente due. Confermato.
Seconda partenza. Per Soravento
meno felice della prima. Si cerca la vela Latina dallo scafo bianco,
ma é partita benissimo Madona, l'unica sanpierota iscritta in cat.
Arancio per la randa superiore ai 24 mq.
La regata vive su questo confronto, che registra anche un incontro troppo
ravvicinato ai danni di Soravento, sicuramente passibile di protesta. Ma
siamo nella stessa squadra, e la cosa non avrebbe senso.
Madona sorpassa Soravento nell'ultimo lato di poppa e va a vincere la 2a
prova. Terzo é Dolfin.
L'11 luglio 2010 la Vela al Terzo veneziana appare tecnicamente più veloce
della Vela Latina.
Per Soravento, assenti le supersanpierote
Certosine e Arzento Vivo, un bella soddisfazione, particolarmente
apprezzata da Monica, Luciano e Peter - l'equipaggio di Soravento - e
da tutta al spedizione CVC.
A presto i dati ufficiali e altre splendide fotografie by Bertolin.
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Guide
sulle proprietà del pesce azzurro |
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Vele
latine e buona cucina In corso del Popolo attese oltre 10 mila
persone |
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CHIOGGIA. La
buona cucina, ma anche le tradizioni del mare e un occhio di
riguardo per il cuore. La 73ª Sagra del pesce quest’anno
ospita per la prima volta una tappa del circuito «Voiles
latines».
Le
vele latine del Tirreno e le vele al terzo veneziane fino a
stasera si mescolano sul bacino di Vigo per esaltare la storia
dei mari italiani. Un’occasione unica per Chioggia conquistata
grazie ai contatti del mecenate Luciano Boscolo Cucco che da 3
anni porta una delegazione chioggiotta alla tappa di Saint
Tropez.
In
questa edizione scendono in piazza anche i cardiologi per
spiegare le regole del mangiar sano: pesce azzurro a volontà,
verdure fresche e pane a basso contenuto di sale, piatti che
fanno bene a cuore e cervello.
Nei 10 stand vengono distribuite guide alla corretta
alimentazione e domenica 18 sarà allestito un gazebo. «L’iniziativa
- spiega il primario di Cardiologia, Federico Sartori - ha 2
obiettivi: promuovere i prodotti locali e sensibilizzare la
gente a preferirli per una dieta sana. Il pesce pesceazzurro
(sardine, sgombri, acciughe) ha una grande concentrazione di
acidi omega3, importantissimi per la salute di cuore, arterie e
cervello. Inoltre contengono vitamina D, fosforo e potassio». (e.b.a.)
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