Le
vie d'acqua di Cavallino Treporti
Navigare
visitando e rispettando l'ambiente
Presentazione
Essendo
il
territorio del Comune
di Cavallino Treporti formato da un litorale e da un arcipelago
di 6 isolette, una volta le sue principali vie di comunicazione
erano naturalmente i canali e gli specchi d'acqua lagunari.
Erano
queste le sue vere strade, fino ai primi decenni del Novecento,
quando insieme con
la Via Fausta
è stato costruito il ponte sul fiume Sile, che ha unito il
Litorale del Cavallino con la terraferma, e quando sono stati
costruiti i ponti che collegano tra di
loro e con il
Litorale le Isole Treportine.
La
vita un tempo si svolgeva quindi sui canali e vicino ad essi, e
le barche andavano a remi, tanto che qualche nonno dice ancora
che "il remo era la vita!", perché tutti per vivere
dovevano usare la barca a remi: l'agricoltore per portare i suoi
prodotti al mercato delle erbe
di Venezia e il
pescatore per pescare in laguna, ma anche l'artigiano, il
medico, la levatrice, il parroco, tutti insomma, per svolgere la
loro attività dovevano spostarsi in barca. Con questa guida si
vuole allora proporre uno strumento per visitare quella parte più
antica del territorio di Cavallino Treporti che si può vedere
dai suoi canali e che è tutt'altra cosa di quella vicina alla
spiaggia, che negli ultimi cinquant'anni ha avuto un grande
sviluppo turistico.
Dalla barca si vedranno le armoniose sequenze di bricole, i
tanti ricoveri per le barche, che qui si chiamano cavane,
gli approdi vicino a ogni centro abitato
e i rossi
casoni di valle, ma si potrà anche osservare che le facciate
delle case più vecchie sono rivolte verso l'acqua, come pure
quelle delle chiese e le iscrizioni dei cippi settecenteschi di
Conterminazione lagunare. Si vedrà, insomma, che il lato
principale, il più comodo o il più bello era un tempo quello
rivolto verso il canale, che solo più tardi è stato
costeggiato da una strada vera e propria.
Allo
stesso tempo la guida vuole far conoscere la bellezza di un
ambiente naturale straordinario come è quello compreso
nell'Area
Blu Laguna Nord
, istituita nel 2002 dal Commissario del Governo delegato al
traffico acqueo nella Laguna
di Venezia e ulteriormente
disciplinata nel 2007 dal Magistrato alle Acque di Venezia. E
vuole anche essere un invito a rispettare questo ambiente unico
al mondo e al tempo stesso fragilissimo, specialmente le sue
barene, i prati della laguna, per la cui difesa sono state
emanate norme speciali particolarmente severe, ma che senza il
rispetto di tutti non
potranno
evitarne la progressiva distruzione. Basti pensare che il Canale
dell'Arco, uno dei più pittoreschi di questa parte di laguna, a
causa del moto ondoso diventa ogni anno un metro più largo! E
la barena che lo delimita purtroppo un metro più stretta! Viene
violentata, sovrastata, segata alla base dalle onde delle barche
che sfrecciano veloci e infine cade a grossi pezzi nel canale:
non si riformerà mai più!
Per
le insolite e difficili condizioni ambientali, qui vivono solo
poche specie vegetali endemiche, che si sono ben adattate
all'ambiente salmastro, mentre elevatissimo è il numero di
uccelli, stanziali o che vengono a svernare o a nidificare,
provenendo da parti del mondo opposte
e
lontane migliaia e migliaia di chilometri. Per questa presenza
di uccelli la Laguna di Venezia è la zona umida più importante
d'Italia e la
parte settentrionale, in cui rientra anche il territorio di
Cavallino Treporti, è quella che ne ospita di più.
Sia
le barene dietro l'isola Falconera che quelle che delimitano il
lunghissimo Canale Pordelìo, quelle del Zalo davanti alle
Mesole e quelle che si estendono tra la Saccagnana e Lio
Piccolo, sono tutti luoghi bellissimi da visitare, soprattutto
in sandolo o in canoa, perché meglio
si
può ascoltare il grande silenzio che vi regna, interrotto solo
dai richiami lontani degli uccelli e dal ritmico battere dei
remi. Con il frenetico ronzio di un motore marino vicino agli
orecchi non è naturalmente la stessa cosa, ma andando piano
piano un'idea si può farsela lo
stesso.
Un'avvertenza
è però d'obbligo a chi viene a navigare in queste acque: è
così ricco di fascino quest' ambiente lagunare, che sono molti
quelli che sono rimasti ammaliati dalla sua atmosfera come dal
canto di una sirena,
e
si sono ammalati di quel "male della barena" che non
li ha mai più lasciati!
Regole
pratiche di navigazione
(sintesi dei regolamenti della Provincia e del Magistrato alle
Acque
di Venezia e qualche
consiglio)
I
canali sono sono quelli segnalati da bricole
Nella
laguna si può navigare solamente nei canali segnalati dalle
bricole, quei caratteristici grossi pali di legno a gruppi di
tre o più o singoli (mede), posti ogni circa
50 m
. a delimitare un lato del canale.
L'inizio dei canali è invece indicato dalle dame, gruppi di
pali di uguale altezza con un palo più lungo in mezzo.
Sulle
bricole c'è sempre una targhetta metallica bianca a cui bisogna
fare molta attenzione, perché indica il lato su cui si trova
l'alveo del
canale e su
cui si deve quindi navigare; sulle dame poste all'imboccatura
del canale
oltre
a quella bianca c'è anche una targhetta rossa, che indica il
lato sinistro del canale, oppure una verde, che indica il lato
destro.
Posizione
da mantenere nel canali
La
regola generale per le barche a motore è di navigare alla
destra della linea di mezzo, rimanendo quando è possibile
almeno a tre metri di distanza da bricole e sponde;
le
barche a remi navigano invece tenendosi ai lati e possono tenere
la destra o la sinistra, per godere delle condizioni di voga più
favorevoli.
Attenzione!
Con la bassa marea nei canali secondari il corso navigabile si
riduce anche sensibilmente, per non arenarsi è quindi
consigliabile ridurre la velocità e navigare a vista.
Divieto
di navigazione nei "bassi fondali"
La
navigazione nei bassi fondali, gli specchi d'acqua poco profondi
vicini ai canali navigabili, è vietata, fatta eccezione per i
natanti a remi,
a vela e
le barche tipiche lagunari, con motori non superiori a 10 HP
all'interno dell'Area
Blu e a
15 HP all'esterno e comunque sempre con il
limite
di velocità rispettivamente di 5 e
7 Km
. Vi possono inoltre accedere le imbarcazioni in attività di
pesca
e caccia
con regolare licenza.
Limiti
massimi di velocità
La
velocità massima consentita è:
-
5 Km/h
nel Canale dell'Arco e nel Ghebo della Paleazza;
-
7 Km/h
nei canali: Pordelìo, Saccagnana, Portosecco, Casson, Rigà,
Dei Bari, San Felice;
-
20 Km/h
nel Canale di Treporti.
Per
il contenimento del moto ondoso, è obbligatorio ridurre
ulteriormente la velocità quando si incrociano altri natanti,
in particolare più piccoli e a remi (voga alla
veneta, canoa
etc.), con traffico intenso, in prossimità di natanti
all'ormeggio, in prossimità di isole e barene e con nebbia.
Attenzione!
La violazione dei limiti di velocità è sanzionata piuttosto
pesantemente e prevede anche il fermo amministrativo
dell'imbarcazione, è inoltre possibile incorrere nella
violazione generica della sicurezza della navigazione,
sanzionata penalmente (art. 1231 Cod. Nav.).
Ormeggio
temporaneo e permanente
L'ormeggio
temporaneo o permanente (con allontanamento dalla barca) sono
ammessi solo dove ci sono le apposite indicazioni; sono vietati
in particolare dove si può intralciare il traffico, nelle aree
di ormeggio in concessione ad altri, in aderenza alle bricole e
in aderenza alle barene.
Attenzione!
Anche la sosta vietata è soggetta a una multa piuttosto salata.
Area
Blu e altre
limitazioni e divieti di navigazione
Nei
canali navigabili comunali compresi nell'Area
Blu Laguna Nord
(Canale dell'Arco e Ghebo della Paleazza) la navigazione è
consentita esclusivamente ai natanti a remi e
a vela e
a quelli a motore aventi larghezza massima
fuori
tutto non superiore a metri 2,30, nonché barche tipiche
lagunari, barche per la pesca professionale
e house
boat. Non ci sono invece limiti alla navigazione, se non quelli
relativi alla velocità, nei canali confinanti con l'Area Blu,
che nel territorio di Cavallino Treporti sono il Canale San
Felice, il Canale Pordelìo e il Canale di Saccagnana.
In
laguna sono inoltre vietati lo sci nautico, il rimorchio di
attrezzature per il volo (aquiloni, paracadute ascensionali
etc.), le moto d'acqua e la navigazione
a vela nei
canali urbani
di Venezia e Chioggia.
La navigazione con tavole
a vela è
invece consentita solo fuori dei canali navigabili e in
condizioni di buona visibilità.
Ponti
sui canali Pardeiìa, Portosecco e Saccagnana
II
ponte sul Canale Pordelìo, che collega il litorale del
Cavallino con le Isole Treportine, con marea a livello
"0" è alto
m. 3,
14. II ponte sul Canale Portosecco, che collega le isole
Treportine di Portosecco e della Chiesa, con marea a livello
"0" è alto circa m. 1,00. II ponte sul Canale
Saccagnana, che collega l'isola della Chiesa con l'isola
Saccagnana, con la marea a livello "0" è alto circa
m. 1,80.
Conche
di navigazione dei Cavallino
Collegano
la Laguna (
Canale Casson
) con il fiume Sile-Piave Vecchia e permettono di uscire in mare
o di continuare il viaggio verso Nord-Est, lungo i corsi d'acqua
della Litoranea Veneta.
Le porte grandi nella stagione estiva (da circa metà marzo a
fine ottobre) sono aperte tutti i giorni dalle ore 9.00 alle
12.30 e dalle 14.00 alle 19.00.
Nella
stagione invernale (da novembre a metà marzo circa) sono aperte
solo dalle ore 8.30 alle 14.00 e chiuse il sabato e i giorni
festivi; numero telefonico diretto delI'operatore: 338.9313944,
Numero verde 800333616.
Le porte piccole si aprono e chiudono con
la marea. Attenzione
però! Possono avere un dislivello anche
forte e un
ponticello impedisce il passaggio alle barche più alte.
Contrassegni
di identificazione dei natanti da diporto a motore
Per
essere ammesse alla navigazione nella Laguna di Venezia, le unità
con motore superiore a 10 HP non iscritte in pubblici registri
devono essere munite di contrassegni di identificazione che
permettano di risalire all'intestatario.
I contrassegni consistono in due targhe con
la sigla LV
e
un
gruppo progressivo di numeri e devono essere stabilmente
applicati sui due fianchi poppieri.
Per
le unità che si trovino a navigare in laguna per turismo per
periodi non superiori a trenta giorni, si possono chiedere
contrassegni provvisori all'UfficioAPT Cavallino Treporti, Via
Equilia 26, tel. 041.5370379. E' previsto un
deposito cauzionale di € 30,00, di cui € 10,00 sono
trattenuti per rimborso spese.
Come
limitare i danni dei moto ondoso
I
canali lagunari del Comune di Cavallino Treporti sono spesso
fiancheggiati da barene e acque poco profonde e il passaggio
veloce dei natanti crea delle vere e proprie onde a fronte
ripido e delle forti correnti di ritorno, che
causano
l'erosione delle sponde e il conseguente interrimento del
canale.
II
fenomeno si accentua ancor di più quando la larghezza del
canale è ridotta, quando la velocità del natante è elevata e
in condizioni di bassa marea: in questi casi l'altezza delle
onde a fronte ripido cresce e i loro effetti sulle sponde
naturali sono rovinosi.
Per evitare tutto ciò c'è un unico rimedio: andare piano,
rispettando
i limiti di velocità di 5 e
7 Km/h
!.. che è anche
il
modo migliore per osservare il paesaggio circostante e fare
delle bellissime foto.
Pesca
sportiva
La
Laguna di Venezia per la pesca rientra nella categoria
I
"Acque
interne C", per praticarla (vale anche per i turisti) è
necessario effettuare annualmente un versamento di € 22,72
alla Regione del Veneto, sul conto corrente postale n.156307,
indicando come causale "Licenza di pesca" e
la
data di nascita del pescatore. In caso di controllo bisogna
inoltre esibire un documento di identità personale.
Riduzioni
e esenzioni per età e per turisti: informazioni presso APT di
Cavallino, Via Equilia 26, tel. 041.5370379.
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