di Domenica 5 Settembre 2010
PARCO
L’assessore Simionato ha trovato 3 milioni di euro per avviare
i lavori
Riparte
il Polo nautico
Entro
fine anno via alle bonifiche del terreno, a primavera i cantieri
Maurizio
Dianese
Domenica
5 Settembre 2010,
Polo
Nautico, si riparte. L’architetto Antonio Di Mambro
è tornato a Mestre e
si è già incontrato con il vicesindaco Sandro Simionato.
Martedì vedrà il sindaco Orsoni.
In
discussione la costruzione, a lotti, del complesso di punta San
Giuliano - costo
15 milioni di euro - che segnerà il completamento del
parco.
Di Mambro ha immaginato una grande darsena davanti al Seno della
seppa, capannoni per il rimessaggio delle barche, palestre,
campi da tennis, ristorante.
Nel corso degli anni Simionato è riuscito a mettere da parte
qualche soldo e adesso in cassa ci sono 3 milioni di euro per
iniziare a costruire il Polo nautico, destinato a riunire in un
unico edificio tutte le attività sportive di Punta San
Giuliano, attività destinate a trasformare il parco in una
grande attrazione anche turistico-sportiva.
«Tre
milioni di euro - ragiona
Simionato - sono
sufficienti ad iniziare. In ogni caso mi interessa sbloccare la
situazione una volta che finalmente riusciamo a partire con le
bonifiche. Tra ottobre e novembre iniziamo a bonificare la zona
e vuol dire che per primavera prossima possiamo iniziare a
lavorare al Polo Nautico.
Dunque è tempo di progettare nel dettaglio la costruzione,
anche se a pezzi, di questo complesso. Con 3 milioni secondo Di
Mambro riusciamo a fare tutte le infrastrutture di servizio alle
costruzioni vere e proprie.
E magari avanza qualche soldo anche per tirar su i primi
capannoni». Teniamo presente che deve nascere un vero e proprio
grande polo sportivo, dotato di tutto quel che serve per
attirare a San Giuliano migliaia di persone pronte a provare il
kayak piuttosto che la canoa, il tennis o la palestra.
Tre
milioni di euro dunque sono pochi, ma danno anche il segno
concreto che Simionato ha intenzione finalmente di chiudere
questa vicenda che dura da 10 anni.
Teniamo presente infatti che negli ultimi cinque anni la Giunta
di Cacciari non ha messo un centesimo su San Giuliano anche
perché non si riusciva a vedere la fine della telenovela della
bonifica, che è rimasta ferma al Ministero dell’Ambiente
esattamente per un lustro.
Adesso si riparte
e Simionato
tutto sommato vede di buon auspicio il fatto che la
Soprintendenza abbia approvato le nuove coperture delle barche
delle remiere per un massimo di 5 anni. «Si sono raccomandati
che dovevano essere strutture provvisorie e ci siamo impegnati
ad abbatterle entro 5 anni. Per questo tutto sommato si può
passare sopra il fatto che non sono proprio bellissime».
Oddio, a dirla tutta sono semplicemente orrende (nella foto). Al
punto che si può dire tranquillamente che erano molto più
belle quelle realizzate artigianalmente dalle remiere.
Al posto del legno e delle onduline, infatti, sono stati tirati
su dei capannoni in stile festa dell’Unità, tela e tubi, uno
più brutto dell’altro.
«Sono le uniche strutture che la Soprintendenza ha autorizzato
in Punta San Giuliano» - avverte Sandro Simionato. L’unico
dato positivo è che sono talmente brutte che appena finite non
si vedrà l’ora di demolirle, anche se sono costate una
follia: 350 mila euro.
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