UN
CORSO DI VELA PER GIOVANI: la cronaca
La
prima settimana di settembre, grazie ad un’iniziativa di
Matteo Groppo (16 anni) e con la “complicità” di Arturo e
Daniela, è stato avviato il primo corso d’iniziazione alla
vela dedicato ai giovani soci.
Il
corso ha visto coinvolti 4 giovani (2 ragazze: Martina di15 anni
, Serena di14) e 2 ragazzi (Francesco di 16 anni, Emanuele di
14) . Matteo ed il sottoscritto Diego(responsabile del corso)
hanno fatto da istruttori capibarca. Un “full immersion” di
5 giorni con una sola pausa per uno spuntino.
1°
giorno
lunedì 30 agosto: bora a 20 nodi. Aula! (Tutto il giorno
teoria, armo e disarmo a terra, “che palle…”).
2°
giorno
martedì 31 agosto: finalmente in acqua! Armati un Trident ed un
R18 e viiaa; virate, strambate in Sen dea Sepa. Pausa pranzo in
casetta per una deliziosa pasta preparata da Daniela.
Pomeriggio
replica… in barca a manovrare!
3°
giorno
mercoledì 1 settembre: Sergio Zulian mi sostituisce. Vengono
armati due R18 compresi i panini preparati con sentimento da
Moreno e Marietto , si continua a manovrare e tirar bordi.
La
pausa pranzo viene fatta all’isola di Campalto. Poi il ritorno
alla base.
4°
giorno
giovedì 2 settembre: riprendo il mio ruolo, cioè ordinare i
panini. La meta è ambiziosa: si vuole raggiungere l’isola di
Murano. Vento da est nord-est e sono bordi e contro bordi,
facciamo anche la manovra di presa dei terzaroli. Dopo l’isola
di Campalto già si cominciano ad avvertire le onde provocate
dai taxi che vanno e vengono nel canale di Tessera. Decido per
un ingresso trionfale a vela nel canale dietro al cimitero. Ma
ironia della sorte, il passaggio di due taxi ci costringe a
fermare la barca al vento e ci troviamo in mezzo al canale senza
vento e con una forte dosana (marea calante) che ci fa
scarrocciare verso
le briccole che delimitano l’isola facendoci infilare con il
vento in poppa tra la mura e le briccole. “Prontamente”
l’equipaggio (dopo varie urla) tira giù le vele evitando così
il peggio. Mentre succedeva tutto questo, Matteo con tutta
tranquillità entrava a vele spiegate in canaletta. Ci
ormeggiamo appena dopo i campi da tennis avviandoci verso i
giardini per l’agognato pasto. Dopo una breve visita
all’isola e un riposino per alcuni, ci prepariamo a salpare.
Con un ritorno fatto di strambate arriviamo a Sangiu. Solita
faticaccia: riponi l’attrezzatura, lava la barca, spingi la
barca, lava la barca, spingi la barca. Mi ricorda un film… Karate
kid… mah.
5°
e ultimo giorno
venerdì 3 settembre: il cielo si presenta molto minaccioso,
Matteo mi aveva già prospettato che avrebbe fatto uscire i
corsisti con un 420. Lui sarebbe stato sul gommone. Il vento però
non si fa sentire ma i “temerari” Francesco e Serena armano
ed escono con il 420. Martina intanto dà forfait. Emanuele
invece aspetta il turno pomeridiano. A mezzogiorno dopo aver già
tirato su la barca, comincia a piovere. Per pranzo Matteo
suggerisce di farci una pasta in casetta. Rovistiamo nella
dispensa e ci inventiamo un aglio e olio.
Mi sa tanto che il pomeriggio non usciamo più. Si
conclude così il 1° corso di iniziazione.
Un
ringraziamento a tutti coloro che hanno sostenuto e collaborato
per la riuscita di questo corso in primis a Matteo che ne è
stato il promotore.
Diego
Callegaro
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