Dal
web ufficiale di Venice Marathon
25°
Venicemarathon – Trofeo Casinò di Venezia
Vincono
il keniano Mukun e l’etiope Makda Haji.
Bourifa e la Mancini si aggiudicano il titolo di Campione
d’Italia 2010.
Sfuma il sogno di correre in Piazza San Marco a causa
dell’acqua alta, ma ci si riproverà nel 2011
Venezia,
24 ottobre 2010 – Il keniano Simon Kamana Mukun ha vinto la
venticinquesima Venicemarathon Trofeo Casinò di Venezia in
2h09’35”, secondo classificato il keniano Sahle Warga Betona
in 2h09’47” che scivola e cade sul terz’ultimo ponte
consegnando la vittoria a Mukun. Terzo con 1’17” di ritardo
il keniano Peter Muriuki Nderitu che ha chiuso in 2h10’52”.
La Venicemarathon ha assegnato anche il titolo di Campione
d’Italia, vinto dal quarantunenne bergamasco Migidio Bourifa (Atl.
Valle Brembana) nono assoluto sul traguardo in Riva Sette
Martiri in 2h15’18”. Nella storia della Venicemarathon è la
decima vittoria di un atleta keniano.
Nella corsa femminile per la prima volta vince l’etiope Makda
Harun Haji in 2h28’08”, seconda la keniana Elizabeth
Chemweno in 2h29’21” e terza la russa Elena Ruhliada in
2h30’41”. Il titolo tricolore femminile è andato a Marcella
Mancini (Runner Team 99) che ha terminato la gara in sesta
posizione in 2h37’23”.
I 6519 partenti a causa dell’alta marea non hanno potuto
passare in piazza San Marco. Alle 7.30 del mattino la decisione
finale di optare per il ‘percorso B’ che prevedeva la
rinuncia di Piazza San Marco e l’inserimento di un nuovo
passaggio di circa 400 metri al Parco San Giuliano. Anche il
percorso B è stato comunque certificato AIMS. Il sogno di
correre in Piazza San Marco è solo rimandato alla prossima
edizione del 23 ottobre 2011.
CRONACA GARA
Fin dalle prime battute la gara si è rivelata subito veloce,
con dei passaggi da parte di un plotone di circa dieci africani,
capeggiati da Kimugul Paul Kimayo, da 2’57 al km al secondo
chilometro e addirittura in 2’55” al terzo. I due
pretendenti al titolo italiano Migidio Bourifa e Danilo Goffi si
sono così subito staccati su ritmi leggermente inferiori. Al
10° km arriva la conferma che il percorso della prima parte
della Venicemarathon è veramente veloce. Lo stesso gruppo di
testa ferma il cronometro sul 30’07” con una proiezione
finale da record, 2h07’ circa. Bourifa e Goffi avanzavano sui
loro ritmi quasi a fare una gara interna solo tra loro due,
attaccati quasi a studiarsi, passando al 10° con un ritardo
dalla testa della corsa di 1’. Nei chilometri successivi il
ritmo cala leggermente, con un passaggio al 15° di 45’30” (Goffi-Bourifa
a 47’08”), mentre a meta gara (21,097km)il cronometro si
blocca sull’1h03’37”, tempo ben più basso rispetto
all’1h04’30” programmato il giorno prima con le lepri. I
due italiani Goffi e Bourifa passano in 11° e 12° posizione in
1h06’33” sempre insieme, sempre a studiarsi. La gara
contiuna con Shami Mubarak Hassan (Qatar) a fare l’andatura in
1h30’54” al km 30, dentro al Parco San Giuliano, sempre con
i soliti dieci atleti africani e staccati di circa 5’ sempre i
due azzurri. E’ proprio dentro al parco che imprevedibilmente
Danilo Goffi al 31° km abbandona la gara lasciando a Migidio
Bourifa campo libero per la conquista del titolo tricolore. Come
spesso accaduto nella maratona di Venezia la selezione avviene
nel parco e sul ponte della Libertà tra il km 33 ed il 37. Sui
14 ponti negli ultimi chilometri è duello testa a testa tra
Mukun e Betona. Non si arriva a fare la classica volata finale
perché scendendo dal terz’ultimo ponte Warga Betona scivola e
perde quei 20 metri che consegnano la vittoria nelle mani del
keniano Simon Mukun. “Non so cosa sia successo sul ponte,
stavo davanti e mi sono trovato a terra – ha affermato Betona
– Stavo bene, avrei vinto sicuro”.
Anche la gara femminile si è giocata fin dai primi metri su
ritmi veloci con proiezioni finali fin dal 5° km sul 2h27’.
Per le donne il passaggio alla mezza è stato di 1h12’56,
perfettamente in linea con il 1h13’00” previsto. A condurre
Lydia Keromei, Dulume Shuru e Harun Hagi in un gruppetto da sei.
Marcella Mancini, sempre prima italiana in gara, è passata in
nona posizione assoluta in 1h12’16”. L’etiope Harun Haji
vince la gara sui 13 ponti nel finale di gara creando quel gap
di circa 1’ tra lei e la keniana: “Ero fiduciosa di essere
la più forte, non ho mai avuto dubbi di poter vincere”.
Il percorso è stato interamente chiuso al traffico, grazie
all’aiuto della Polizia Stradale, della Polizia Municipale,
dei Vigili del Fuoco e di oltre 400 volontari di Protezione
Civile, coordinati dall’Assessorato Provinciale di Venezia.
Sul percorso, ovviamente, anche la maggior parte degli oltre
2.000 volontari di Venicemarathon. Al termine della corsa le
strade interessate dal passaggio della gara sono state
prontamente ripulite da Veritas.
TITOLI ITALIANI - Titolo italiani a Migidio Bourifa (Atl. Valle
Brembana)e a Marcella Mancini (Runner Team 99). Medaglie
d'argento all'italo-marocchino Said Boudalia (Biotekna Marcon/2h18:43)
e alla debuttante Melissa Peretti (Co-Ver Sportiva
Mapei/2h39:23), mentre il terzo gradino del podio è per
Giancarlo Simion (Jager Atl. Vittorio Veneto in 2h20:54) e Laura
Giordano (Industriali Conegliano in 2h40:36).
DICHIARAZIONI
MIGIDIO BOURIFA: “Era difficile perché era una sfida
psicologica. Ho fatto gara su Danilo Goffi cercando di stargli
sempre dietro nella prima parte, sicuro di essere molto più
forte nella seconda metà del percorso. Io sono uno che corre di
testa, tengo sempre duro, per me invece lui ha pagato questa
pressione. Sono felice, ci tenevo a fare bene anche per tutti
quei bergamaschi che mi aiutano negli allenamenti. La passione e
la voglia di correre c’è sempre, ma grazie a loro riesco
sempre a trovare gli stimoli. Dedico questa vittoria a me
stesso. Poi il 22 gennaio nascerà mia figlia Martina, ho quasi
42 anni, deciderò il mio futuro”.
MARCELLA MANCINI: “Quest’anno avevo corso a Milano e Praga,
ora sono veramente soddisfatta per questa stagione. Ho fatto la
mia gara, con il mio cronometro cercando di controllare almeno
le atlete russe. Dedico questa vittoria a tutti quelli che mi
vogliono bene e alla mia squadra il Runner Team 99”.
DANILO GOFFI: “Sono incappato in una giornata no, l’ho
sentito subito da questa mattina presto. Le gambe non giravano,
mi sentivo vuoto ed in difficoltà, non me la sono sentita di
arrivare in fondo così. Farò un’altra gara molto presto,
voglio tirare fuori l’ottima condizione che sento di avere”
GARA DISABILI
Si preannunciava una bella gara e così è stata quella tra i
disabili. Vittorio Podestà e l’ex pilota di Formula 1 Alex
Zanardi hanno corso e dato spettacolo dall’inizio alla fine
con continui sorpassi fino ad arrivare mano nella mano sul
traguardo in 1h13’41”. Alex Zanardi ha vinto il premio
Autorità Portuale. Sorprendente terzo classificato in
1h15’00” Orazio Fagone, medaglia d’oro di short-track ai
Giochi Olimpici di Lillehammer del 1994.
PREMI SPECIALI
Vincono i premi speciali del Banco San Marco come primi
veneziani giunti al traguardo:
Maschile: Alessandro Manente
Femminile: Paloma Morano Salado
Il premio speciale Trofeo Sprint consegnato da Il Gazzettino è
andato al veneziano Alessandro Manente
I PERSONAGGI IN GARA
Steefan Engels (pett. 690), sta correndo una maratona al giorno.
Arrivato in: 3h30’27”
Paolo Donaggio, ha fatto la traversata di 34 km a nuoto pinnato.
Si prevede l’arrivo verso le 17.30
Yukiko Komoto (pett. F1304), in arte Kiki, modella e attrice
giapponese: arrivata in 5h33’16
Roberto Giordano (pett. 1289), il comico di Rete 4: arrivato in
3h03’51”
Fabrizio Vignali (pett. 7507), ha corso la Venicemarathon con lo
scopo di testare la resistenza ad alcuni tipi di farmaci
(Interferone) contro la sclerosi multipla, e quindi di aiutare
la ricerca nel settore: arrivato in 3h44’47”
I NUMERI
Iscritti
Totale iscritti 7000
Totale partenti 6519
Totali arrivati 6.253: questo dato indica che la Venicemarathon
offre servizi ed un percorso d’alto livello.
Donne arrivate 997 + 1 disabile
L’ultimo concorrente a tagliare il traguardo della
venticinquesima Venicemarathon è stato Giuseppe Trigani con il
tempo massimo di 6 ore.
Ristori
Lungo il percorso ci sono stati punti di ristoro ogni 5 km, per
i quali verranno impiegate oltre 80.000 bottiglie di Acqua San
Benedetto e 60.000 bottiglie di Powerade. A partire dal
ventesimo chilometro oltre agli integratori liquidi gli atleti
hanno usufruito di 30.000 confezioni di biscotti Palmisano e di
40 quintali di mele, 35 quintali di banane e 30 quintali di
arance offerti dalla Coldiretti e distribuiti dagli oltre 2.000
volontari di Venicemarathon che sono stati impegnati anche negli
spugnaggi, per i quali vengono utilizzate oltre 20.000 spugne,
prontamente raccolte al termine della gara.
Per garantire la sicurezza degli atleti sono stati utilizzati 40
km di nastro segnaletico e oltre 5 km di transenne, per chiudere
strade ed incroci. La salute degli atleti è stata garantita da
4 postazioni mediche fisse distribuite sul percorso, 2 centri di
raccolta per gli atleti ritirati, 7 ambulanze, 2 automediche, 2
motomediche, 2 idroambulanze, 12 medici, 22 infermieri
professionali, 60 infermieri volontari della Croce Verde, 10
ecosanitari volontari dei Cavalieri di Malta in servizio nella
zona di Piazza San Marco, e 16 massofisioterapisti
Pasta Zara Party
Anche quest’anno gran successo del Pasta Party, offerto da
Pasta Zara a tutti gli atleti al termine della maratona,
all’ingresso dei Giardini della Biennale.
Notizia ufficiale del 24/10/10 -
20:48
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