1960/2010
Il Museo di Altino compie 50 anni
martedì
16
novembre, ore 18.00
Altino
dal cielo: l'immagine della città sepolta
Gli straordinari risultati raggiunti dal recente telerilevamento
effettuato sorvolando l'area altinate dal Dipartimento di
Geografia dell'Università di Padova, nell'ambito del Progetto
Via Annia, hanno consentito di ricostruire l'immagine
dell'antica città lagunare.
Una felice concomitanza di fattori infatti, quali l'applicazione
di tecnologie avanzate, l'incidenza particolare di luce
verificatasi in quei giorni, la tipologia delle culture allora
in atto, hanno fatto intravedere, pur in negativo, l'ubicazione
e la planimetria dei maggiori edifici pubblici, l'articolazione
degli isolati, lo sviluppo del reticolo viario e della maglia
dei canali, oltre a tracce riferibili alla centuriazione
dell'agro circostante.
Tali eccezionali immagini non potevano che stimolare l'avvio di
una nuova stagione di studi e di ricerche, tesa al riesame e al
confronto dei dati di archivio, delle precedenti foto aeree,
delle planimetrie storiche, delle fonti antiche, dei risultati
degli scavi più recenti e delle indagini geomorfologiche.
I primi risultati di questo complesso lavoro interdisciplinare,
condotto da archeologi, storici e geografi, teso alla
ricostruzione della Forma urbis altinate, sono stati presentati
in occasione del VI Convegno di Studi Altinati, svoltosi a
Venezia presso l'Università Ca' Foscari nel dicembre 2009. Il
Convegno si inserisce nell'ambito del Progetto Altino, che si
prefigge di porre la collaborazione scientifica fra l'Università
Ca' Foscari di Venezia e la Soprintendenza per i Beni
Archeologici del Veneto al servizio dello studio e della
valorizzazione della città progenitrice di Venezia.
martedì
23
novembre, ore 18.00
Altino.
Vetri di laguna:
una mostra per i cinquant'anni del Museo
Per celebrare i cinquant'anni della sua istituzione, il Museo
Archeologico Nazionale di Altino espone, a partire dal 15 maggio
2010 all'interno dei propri spazi museali, i vetri romani più
prestigiosi della propria collezione, molti dei quali inediti.
Olle, coppe, brocche, balsamari, monili, ottenuti con
lavorazioni di grande maestria realizzativa, costituiscono una
delle raccolte più importanti a livello internazionale di arte
vetraria romana.
Con taglio inedito l'esposizione ha voluto focalizzare nel
dettaglio le molteplici tecniche documentate ad Altino, la città
progenitrice di Venezia, le quali troveranno puntuale riscontro,
a distanza di secoli, nell'arte vetraria dei maestri muranesi,
come pure particolari forme e decorazioni presenti nei reperti
altinati verranno fedelmente replicate a partire dal
Rinascimento nei vetri veneziani.
All'esposizione si affianca il volume, curato da Rosa Barovier
Mentasti e Margherita Tirelli ed edito dalla Vianello Libri, che
raccoglie i risultati della ricerca interdisciplinare di
archeologi, storici del vetro e chimici, cui si aggiunge il
prezioso contributo dell'artista e maestro vetraio, Lino
Tagliapietra.
Esposizione e volume sono stati realizzati grazie ad un
Comitato, appositamente formatosi, i cui componenti, accanto
alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, sono
istituzioni e personalità a diverso titolo legate al mondo del
vetro ed all'ambiente vetrario muranese.
martedì
30
novembre, ore 18.00
La
nuova sede del Museo Archeologico Nazionale di Altino: lavori in corso
Il complesso che ospiterà la futura sede del Museo Archeologico
Nazionale si situa in una posizione strategica, all'ingresso
meridionale della frazione di Altino, affiancato alla strada
provinciale, nonché nelle immediate vicinanze dell'argine
sinistro del canale S. Maria, raccordo diretto tra la laguna di
Venezia ed il fiume Dese.
I due casoni ottocenteschi, fulcro del complesso inserito in
un'ampia area scoperta alberata, ospiteranno rispettivamente
l'uno, la risiera, il principale settore espositivo, l'altro, la
casa colonica, il settore degli uffici, mentre all'interno della
barchessa sarà allestito il lapidario romano.
È in fase di realizzazione la costruzione di tre nuovi edifici
minori, progettati il primo per il settore depositi, il secondo
per i laboratori ed in parte anche per l'esposizione, il terzo
per la caffetteria, il bookshop ed i servizi.
I radicali interventi di restauro e allestimento, condotti a
partire dal 1986, sono ora giunti in fase conclusiva dopo un
percorso accidentato, durato più di un venticinquennio,
derivante dalla discontinuità dei finanziamenti.
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