La
giunta rispolvera
il Parco della laguna
Sabato 8 Ottobre 2011,
Dopo
anni di silenzio,
il Comune
rispolvera il Parco della
Laguna e l
’assessore all’
Ambiente Gianfranco
Bettin è sicuro di riuscirci: «Entro il 2013 penso che
completeremo tutta la procedura».
Al momento, esistono solo il
perimetro del Parco, approvato nel 2004 e l’Istituzione Parco
della Laguna.
Il primo
abbraccia una zona che va dai confini di Jesolo con le valli da
pesca e arriva fino
a Murano
(non compresa), Certosa, Sant’
Erasmo e Bacan
(compresi).
Lo scopo di questa accelerazione è la creazione di
un ente che possa consentire al Parco di avere finanziamenti per
perseguire i suoi scopi. Ieri mattina in commissione,
l’illustrazione, da parte della presidente dell’
Istituzione
Alessandra
Taverna, di un piano di sviluppo e marketing redatto dal Coses
nel 2007, è stata l’occasione di una discussione ad ampio
raggio e non
sempre pacifica su questo tema.
Alcune associazioni di pescatori
e cacciatori hanno sollevato molti dubbi in relazione
all’introduzione di nuovi vincoli nella zona compresa nel
parco. Lo stesso ha fatto il consigliere del Pdl, Sebastiano
Costalonga, che si è fatto interprete dei malumori.
«La
laguna
- spiega
Bettin -
è già una zona molto protetta e piena di vincoli. Ha
poi una legge speciale, autorità speciali che
la sovrintendono. Con
i vincoli che ha è quasi un parco, ma abbiamo solo quelli senza
averne le risorse.
Quadriamo allora il cerchio realizzando un
parco che non introduce nuovi vincoli, ma che può costruire una
tutela delle attività tradizionali e dell’ambiente».
Per Bettin i capisaldi sono tre.
«L’economia della civiltà
lagunare (pesca artigianato ecc) - aggiunge - biodiversità,
equilibrio idromorfologico. Alcune cose sono già tutelate,
altre no come l’economia e la
civiltà
lagunare. Mi rendo
conto che ci sono dei timori e li rispetto, ma la pratica li
smentirà. Se fosse come dicono questi critici, i vincoli
sarebbero scattati nel 2004 con il perimetro del parco.
Figuriamoci se la Regione ci approvava qualcosa che limitava
maggiormente la
caccia e la
pesca».
Alle critiche di chi dice che il
parco ammazzerebbe la vita nelle isole, il diportismo e persino
le gite in bacan, Bettin sorride.
«Tutte balle. Ogni passo sarà
partecipato. E comunque nei giorni scorsi abbiamo incontrato le
associazioni venatorie e solo una è stata critica. Forse le
altre hanno cambiato idea dopo l’incontro, ma nessuno me lo ha
detto».
Quanto all’istituzione, il suo
destino sarebbe segnato.
«È stata creata per
sensibilizzare sul tema della creazione del parco e creare
interesse su alcuni aspetti. Con l’ente sarà però superata.
I prossimi passi saranno una delibera che istituisce l’ente
parco e un piano ambientale che il Consiglio dovrà approvare.
Non si preoccupino gli abitanti delle isole e le associazioni -
conclude - voglio coinvolgerli tutti. Tutto il 2012 lo useremo
per spiegare».
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