Da
Silvio Testa riceviamo e molto volentieri pubblichiamo
Alle società di canottaggio, remiere e
veliche della città
Cari
amici,
come
certamente saprete, per risolvere il problema del passaggio delle grandi
navi da crociera in Bacino San Marco e in Canale della Giudecca il
Governo ha deciso di realizzare in laguna un nuovo canale artificiale
sul tracciato del Contorta Sant’Angelo che, diramandosi poco prima di
Fusina dal Canale dei Petroli e lambendo le isole di Sant’Angelo della
Polvere e San Giorgio in Alga, porta verso la Giudecca e di qui alla
Marittima.
La
comunità scientifica indipendente, l’Istituto di Idraulica
dell’Università di Padova, l’Istituto Veneto di Scienze Lettere e
Arti giudicano il progetto devastante; la Commissione nazionale di
Valutazione di impatto ambientale lo ha bocciato l’anno scorso ma la
relativa delibera è rimasta nascosta fino allo scorso maggio.
Se
il Canale dei Petroli ha distrutto la laguna centrale, riducendola a
quello che i tecnici chiamano “il cratere”, lo scavo del Contorta lo
porterà fin nel cuore della città, con gli effetti idraulici che si
possono immaginare; per ridurre gli effetti erosivi e di perdita di
sedimenti che l’enorme aumento del volume di traffico produrrà, l’intero
percorso dovrà andare arginato con false barene, in realtà vere
dighe in pietrame, col risultato di dividere la laguna in due bacini
separati. La fine della laguna come l’abbiamo conosciuta e
come i veneziani hanno saputo conservarla per quasi un millennio prima
che iniziassero i dissennati interventi per adattarla a una portualità
sempre meno compatibile.
Nessuno
è ostile alla portualità, ma ormai si pone ineludibile il tema della
sua sostenibilità in laguna, e se davvero si vogliono salvare traffici
e lavoro bisogna cominciare a pensare a una sua nuova collocazione fuori
dalle bocche di porto, sapendo che il Mose e la crescita ormai
conclamata del livello del mare creeranno domani ostacoli insormontabili
alla navigazione commerciale e passeggeri.
Se l’Autorità Portuale propone un
terminal in mare aperto per container e petroli, perché non si può
pensare a qualcosa di analogo anche per le navi passeggeri, conservando
la Marittima come snodo logistico per il crocerismo e scalo per navi più
piccole, yacht, imbarcazioni da diporto?
Non
cadiamo nel ricatto che contrappone ambiente e lavoro: le soluzioni ci
sono per contemperare tutti gli interessi, e lo scavo del Contorta
Sant’Angelo non è solo devastante, è anche miope e poco previdente.
Noi,
appassionati di vela tradizionale, di remo, di vela, attività figlie di
una laguna che rischia di sparire e che non hanno senso né pratico né
culturale in un ambiente diverso, non possiamo restare indifferenti e
inerti davanti a disegni che stravolgono il nostro mondo e mettono a
repentaglio perfino la sicurezza della città.
Vi
invito alla mobilitazione in difesa della laguna, che è
madre di tutti noi: non lasciamo che passi il progetto dello scavo del
Contorta Sant’Angelo.
Il
Comitato NO Grandi Navi – Laguna Bene Comune
è un libero movimento apolitico e apartitico di cittadini di tutte le
estrazioni e le culture, nato per coordinare tutte le associazioni e le
persone che in vario modo hanno deciso di scendere in campo per
difendere la laguna.
Io
vi aderisco e ne sono stato anche il portavoce. Il Comitato sta
organizzando una grande manifestazione acquea sul Canale Contorta
Sant’Angelo per domenica 21 settembre per dire no al suo scavo:
andiamoci tutti con le nostre barche, che è il modo migliore per fare
vedere quale è la laguna che vogliamo. Andiamoci come persone, ma
andiamoci anche ufficialmente, come associazioni veliche e remiere: sono
sicuro che è compito statutario di tutte le società di canottaggio, di
tutte le remiere, di tutte le società veliche promuovere la difesa
della nostra cultura acquea e dell’ambiente che l’ha prodotta.
Diffondete questo appello tra i soci.
Venezia,
8 settembre 2014
Silvio
Testa
Cittadino
veneziano, appassionato di remo e di vela
Autore
dei libretti “E le chiamano navi”
e “Invertire la rotta”
Si
ricorda che lunedì 15 alle ore 17:00 in sala
San Leonardo si terrà una riunione pubblica sul tema.
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