Piccolo
Campionato di
Vela al Terzo, Trofeo
"Elio Salviato"
Punta
San Giuliano, 22 Luglio 2016
"Kpc"
sta per "Coefficiente
K
del piccolo
campionato
di vela al terzo";
ma nessun problema per l'oramai tradizionale Trofeo
Salviato,
le classifiche o i premi
"ufficiali", che saranno assegnati con gli stessi criteri degli anni precedenti.
Con i nuovi "Kpc" si vuole solamente
sperimentare una "classifica compensata" - per ora
limitatamente alle sole sanpierote - che possa dare soddisfazione a chi
- ad esempio - ha la barca molto pesante oppure una randa sottomisura
(da passeggio) e non ha nessuna intenzione di affrontare nuovi acquisti
solamente per qualche regata.
Qualche esempio ? "La Piovra", di Cat. Blu, con
i suoi 870 kg difficilmente potrà competere con "Soravento"
(574 kg); e analogamente “Agiopa” (sanp. Cat Marrone)
con 12,50 mq di randa per 435 kg di peso,
avrà sempre poche chances rispetto
a “Moretta” – stessa Cat. Marrone – che ha 15,40
mq di randa e 375 kg di peso.
Quale "compenso"
potrebbe essere considerato per "La Piovra"
e “Agiopa” per pareggiare le migliori
caratteristiche veliche di "Soravento"
e “Moretta” ?
Con che criteri valutare l'handicap di una barca rispetto ad
un'altra in base al peso in più o alla superficie velica
in meno ?
COME
FUNZIONA IL "Kpc"
Fin da metà ottocento intere generazioni di accademici hanno cercato la
formula del "compenso
perfetto",
che a tutt'oggi rimane un'irraggiungibile quadratura del cerchio. Basti
solo pensare - ad esempio - che da 3 a 12 kts di vento, gli
equilibri e la resa di ogni barca vengono sostanzialmente modificati, e
che sarebbe impossibile, per ogni regata, considerare anche questo
aspetto.
Si tratta quindi di cercare un compromesso che consideri almeno le più
macroscopiche differenze fra le barche, che consideri condizioni di
vento "medie" e che si basi - particolare non trascurabile ! -
sul minor numero di parametri noti e facilmente verificabili.
Nell'ambito specifico della "vela al terzo lagunare" ci
si è dovuti quindi riferire a parametri disponibili e già
sostanzialmente accettati da tutti i
timonieri del grande Campionato AVT di Vela al Terzo. L'obiettivo
era di trovare una formula che, pur negli inevitabili limiti,
fosse facilmente verificabile da chiunque e altrettanto facilmente
migliorabile/implementabile quando uno o più dei suoi "fattori
base" si rivelasse fuori misura.
I
“FATTORI base”: RANDA, PESO e LUNGHEZZA al FONDO
Nel “Regolamento AVT” è da tempo considerato e accettato che a 1mq
di vela in più corrisponda una penalità (o compenso
negativo) del 3% sul tempo di percorrenza [Art. 10]. Nel caso, la
penalità è corrispondente a 1’
48” per ogni ora di regata.
Sempre da quel regolamento si deduce che 1 mq di randa
è stato considerato equivalente a 23
kg di peso, quindi, per analogia, 23 kg. di peso in meno
equivalgono a una penalità (o compenso negativo) del 3%, ossia 1’
48” per ogni ora di regata [art. 9/B: 1mq randa= peso/SVP=
23 kg ].
Per la lunghezza
al fondo "l.fo" (per approssimazione fatta coincidere
nelle barche al terzo con la lunghezza
al galleggiamento) sono state invece confrontate le velocità
critiche teoriche su barche a vela di lunghezza al
galleggiamento rispettivamente di 5 e 6 m. E' stato ricavato che, in un'ora di
regata, 1 m. di "l.fo" in più corrisponde a una
penalità (o compenso negativo) di 5'
44" per ogni ora di regata.
I
“VALORI base”: 10 mq - 4.0 m - 250 kg
Sono stati quindi fissati dei “valori
base” (che possono
essere molto facilmente aggiornati)
di 10mq
di randa, 4m
di l.fo e 250
kg di peso. Infine, attraverso una particolare formula, è stato calcolato
un Kpc
che dovrà sempre garantire corrispondenza alla "regola" di ogni singolo “fattore
base”:
- RANDA
> 1
mq di vela in
più equivale
a 1’ 48” di
tempo compensato in più ,
- PESO
> 23 kg di peso in meno equivalgono
a
1’ 48” di tempo
compensato in più ,
- L.
al FONDO > 1 m di l.fo
in più equivale a 5'
44" di tempo compensato in più per ogni ora di regata.
Il
TEST con "Sisa"
Sisa
ha una randa-regata di 21,06 mq, ossia 11,06 mq in più del
“valore
base randa”
(assunto a 10 mq). Sisa ha pertanto 11,06 volte il "compenso
negativo" unitario di 1' 48". Sisa, nel confronto del
“valore
base randa”,
avrà quindi un compenso
negativo
di 19'54" (11,06 x 1' 48").
In altre parole si ipotizza che Sisa, in condizioni di vento
medio, con una randa di circa metà superficie (10 mq anzichè 21,06mq)
dovrebbe arrivare 19' e 54" dopo rispetto alla
Sisa
armata con vela-regata normale.
Sisa
ha inoltre una lunghezza al fondo di 5,83 m, ossia 1,83m in più
del “valore
base l.fo” di
4,0 m.
Sisa, nel confronto del “valore
base lunghezza al fondo”, avrà un compenso
negativo di 10' 29" (1.83 x 5' 44").
Sisa
infine ha un peso di 570 kg, ossia 13,9 volte 23kg, e
in base al “valore
base peso” avrà quindi un "compenso
positivo"
pari a 25' 03" (13,9
volte 1' 48")
La
somma dei tre "compensi" (+19'54" + 10' 29" - 25' 03")
sarà di 5' 21"
per ogni ora di regata, equivalenti - se espressi in decimale - alla
cifra "0,089073", che
rappresenta il Kpc di Sisa
rispetto all'ipotetica barca di riferimento con
10mq di randa,
4m di l.fo
e 250 kg di peso.
Applicando
i conteggi fatti per Sisa ad altre sessanta sanpierote, si ottiene la
seguente "tabella
sperimentale dei Coefficienti Kpc
v.1
",
tabella excel scaricabile e già ordinata in ordine crescente di Kpc e
anche per Categoria.
Applicazione
pratica del Kpc
Con
un semplice foglio di calcolo elettronico non è difficile
applicare il Kpc
a qualsiasi
classifica di vela al terzo.
Il "Numero Velico AVT" può essere il riferimento
univoco più affidabile e semplice, e la conversione da hh.mm.ss
in numero
decimale (e
viceversa) sono funzioni ugualmente alla portata di ogni foglio
elettronico.
Non
resta che provare.
E scoprire - ad esempio - che nell'ultima NaBarcaUnOmo
2016
la "classifica in tempo compensato Kpc" nelle quattro
Classi "Sanpierote" ci sarebbero state un paio di sorprese, con
Natuzza nientepopodimenochè prima in Gialla, e
La Piovra seconda in Cat
Blu, davanti a Vento di Venezia !!
byRevi
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