Metti - da trent'anni a questa parte, per otto volte l'anno
- più di 100 marinai su 50 barche a vela nella laguna di Venezia:
l'evento non produce solo bellezza, divertimento, agonismo,
dispute, tecnica, classifiche, cronache, commenti social e belle
immagini, ma anche un ricco piatto di saporite microstorie,
fra le quali - inevitabilmente - qualche perla di regata.
A
Malamocco 2017,
terza prova del più
partecipato Campionato
di Vela del Belpaese,
la prima perla si chiama Verigola [Veriogloa
nelle classifiche] con il
suo inatteso 2° posto di categoria: « [...]
due
amiche riunite in barca dopo anni, che riescono a partire per
prime e poi non sanno dove andare perché la timoniera non ha mai
contemplato la situazione, ha sempre avuto molte barche davanti da
seguire; la Verigola che vola senza vento, sintonia perfetta
dell'equipaggio, prosecco in cambusa... [...][Serena
D'Avanzo su facebook gruppo
Vela al terzo]
»
Per la seconda perla -
più grossa ma più lunga - serve un passaggio fra
classifiche e tempi di regata.
Va
detto infatti che in regata le partenze vengono suddivise in due blocchi, e
che all'arrivo
vengono lette solo le posizioni di classifica per ognuna delle sei
Categorie.
I tempi di ogni barca vengono pubblicati in web solo qualche
giorno dopo, e solo da quelli si può ricavare la classifica
Assoluta, per capire come
sia andata al di là delle singole Categorie.
L'Assoluta
di Malamocco la dice lunga: sulle quarantuno barche all'arrivo,
con 1h 56' 02", la più veloce è Soravento, condotta
dal 23enne laser-velaterzista Marco Luppi, 2° Corsaro condotta
dall'ex olimpionico Alberto Sonino, 3° Vento di Venezia,
la barca con più vittorie nell'ultima dozzina d'anni.
Al quarto posto Arzento Vivo, sanpierota
"estrema" con prerogative boliniere al limite del
regolamento.
Graduatoria sin qui quasi prevedibile, allineata alle
potenzialità tecniche delle migliori barche ed equipaggi.
Ma la prevedibilità si ferma al 4° posto.
Per il 5° ti tocca ricontrollare i tempi, e senti di dover fare
anche una telefonatina di verifica.
Ma é confermato: il posto è appannaggio di Iolanda,
batèlo a pisso di oltre 1,5 tonnellate, con randa e trinchetta per 36 mq
di tela: non certo un gingilletto.
Su due ore di regata, 10 minuti il ritardo rispetto all'olimpionica
Corsaro, il diretto competitor di Categoria; 40' il vantaggio
sull'ultimo arrivato.
La straordinarietà dell'impresa è dovuta a un team davvero
speciale, che da un po' viene affettuosamente chiamato "250".
Il timoniere e paròn [armatore]
è Gino Luppi, 85 anni, fondatore nell''88
dell'Associazione Vela al Terzo; randista e prodiere sono Guido
e Giorgio Scarpa, di 83 e 79 anni (il bòcia
del team), fratelli del velaio Mario e figli di una
dinastia d'armatori d'anteguerra.
Duecentocinquanta è il risultato della somma dei
tre con le rispettive età.
Su Soravento, per intenderci, il team si sarebbe chiamato NonArrivoaCento.
In termini antropologici Team 250 è la plastica
rappresentazione dell'evoluzione della Specie [umana], anche se ai velaterzisti
non dispiace pensare che sia la salutare conseguenza della
pratica della "vela al terzo".
Ma è anche la dimostrazione di come la tecnica possa sopperire al
vigore fisico, e come le barche al terzo, nonostante l'apparente
pesantezza e complessità, possano rimanere docili estensioni
dell'umana Specie per sciabordare sull'acqua senza limiti d'età.
Gino,
Guido e Giorgio - non é male neanche Team 3G - a
dispetto dell'anagrafe sono un equipaggio di fresca costituzione,
che assieme hanno ritrovato motivazioni e stimoli da far
impallidire il miglior elisir di lunga vita.
C'est la vie, mai dire mai ! Sorrentino, la firma Oscar che ha affrontato il tema
della nuova Giovinezza,
s'é perso un bel motivo d'ispirazione.
Team 3G saranno anche
meno fotomodèi
- a Venessia si dice così - di Michael Caine e Harvey Keitel, ma
stare nella poppa - sulla scia - della loro Iolanda ispira
il più grosso «Grassie Ragassi» [Grazie
ragazii] tutt'al
più stemperato dal più competitivo «Boni tuti co ea vostra esperiensa ! Vedarè anca mi fra
qurant'ani !» [tutti,
con la vostra esperienza, sarebbero capaci di tali performances !
vedrete me (quarantenne) fra quarant'anni !]
Jolanda è "giovane" e bella, classe 1983, e in qualità
di "barca" è l'unico manufatto che ogni paròn fa
battezzare da un vero prete, esattamente come un putèo.
Giovinezza, putèi, laguna, sole, salsedine, vento e sciabordii:
niente paura, ce n'é ancora in abbondanza, frutto di laguna senza
stagione, colorito, prelibato, e con perle a sorpresa.
Prossimo appuntamento fra pochi giorni per la Chioggia-Venezia:
occhio ! Il
culo - la poppa - di Iolanda potrebbe essere ancora una volta il
più bello della laguna !
byRevi
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