Eh
sì, se sei Casanoviano prima o poi ci caschi: nel tuo futuro, presto
o tardi che sia, diventerai armatore!!
A noi è capitato quest’anno: uno
sparuto gruppo di navigatori casanoviani è diventato armatore di due
microcabinati: Adrenalina e Cherie, che
adesso navigano assieme ogni volta che possono, portando le prue verso
mete e per canali mai visti prima!
Vi proponiamo questa sorta di diario dei nostri sette giorni in laguna
(poi diventati di cinque, accidenti ai frequenti marubii di
quest’anno!).
Domenica
13/8
Arriviamo
a Sangiu per armare di tutto punto i nostri micro per una sette giorni
non stop. Siamo Nicola, Marco, Massimo, Valeria (su Cherie), Massimo e
Silvia (su Adrenalina). Perfettamente organizzati con motore, cambusa
e riserve idriche, pronti per la partenza. Destinazione Pellestrina, sagra
di Portosecco.
La
giornata è fresca e piacevole, col vento buono per arrivare a
destinazione. Di fronte a Portosecco arriveremo giusti per assistere a
una regatina di voga di bambini che intercettiamo al giro di boa, e
che ci divertiamo a sentire imprecare imitando lo slang delle regate
“adulte”.
Proseguiremo poi la nostra navigazione per ormeggiarci per la notte
nell’ultima darsena prima dei Murazzi
- altre sistemazioni più su non ce ne sono. Lasceremo lì le nostre
barche per dirigerci nel centro di Pellestrina
a trovare degli amici gestori di un bar, per farci un aperitivo
assieme. Autobus fino alla sagra, che ci offrirà un ottima cena a
base di pesce e una esilarante Roberta sul palco con la sua band.
Serata poi proseguita in spiaggia
a vedere le stelle cadenti e ridere per qualsiasi pretesto. In vino
(della sagra) veritas!
Torneremo
poi in autobus alle nostre barche per una notte che si rivelerà un
po’ movimentata dal traffico del canale, nonostante la darsenetta.
Lunedì
14/8
Colazione
in darsena, destinazione ca' Roman
per un bagno lato mare. Ormeggiati su un pontiletto che da su una
piccola spiaggia lato laguna, attraversiamo a piedi l’oasi di ca'
Roman, attraversati dai profumi della vegetazione spontanea dell'oasi,
fino a raggiungere la spiaggia, bella e selvaggia. Subito bagnetto in
mare e, su insistenza di Marco, tutti impegnati a “rumegare” il
fondo in cerca di vongole e telline, rinfrescati dall’acqua di mare.
Non volevamo più risalire in spiaggia! Tant’è che la pesca si
rivelerà molto abbondante!! Già pregustavamo la spaghettata che ci
aspettava a cena.
Torniamo
quindi alle nostre barche. Ci dirigiamo verso l’ottagono
di ca' Roman per prendere i canali della Perognola e di
Lio, per poi poggiare verso il canale Settemorti e della Padoana.
Giunti nei pressi del casone Millecampi
decidiamo di buttare l’ancora per un bagnetto rinfrescante prima di
esplorare l’inesplorato: il casone Ghebo Storto e i misteriosi
canali per raggiungerlo! Ci arriveremo quindi prendendo i canali
Buello, La Taietta, Scirocco e Secco, di nome e di fatto. Per fortuna
che c’era l’alta, altrimenti saremmo rimasti impantanati, tanto
era il fango che abbiamo mosso. Arrivati quindi al pontile del casone,
lì rimarremo, perché la struttura è privata ed inaccessibile.
Consumeremo quindi la cena (spaghetti alle nostre vongole fresche di
giornata!) e trascorreremo la serata nell’isolamento più assoluto:
nessun essere umano oltre a noi a perdita d’occhio, solo la laguna
sconfinata e la sua natura e i suoi rumori a farla da padrona. Padrona
così tanto da imporci una levataccia prima dell’alba, per sfruttare
il picco di marea massima che ci consentirà di tornare sui nostri
passi senza rischiare la secca.
Martedì
15/8
Non
eravamo molto entusiasti all’idea di alzarci prima dell’alba il
giorno di ferragosto, ma la laguna ha saputo farsi perdonare con un
sorgere del sole memorabile, ma soprattutto per la colonia di
fenicotteri rosa che ci ha dato il buongiorno: sembrava di essere
dentro a un documentario di Piero Angela!
Ma
le sorprese non sarebbero finite lì. Risalendo verso nord, in canale
Allacciante avvistiamo una tartaruga gigante pochi metri dal nostro
traverso di sinistra! Sì, avete letto bene! Non credevamo possibile
che questo animale meraviglioso potesse vivere in laguna: l’emozione
dell’inaspettato e del prodigioso!
Il
caldo inizia a farsi sentire di più rispetto ai primi due giorni, così
decidiamo di buttare l’ancora davanti all’ottagono
degli Alberoni per un bagnetto rinfrescante e un pranzo
sotto il tendalino (o “cagnaro”, come ci piace chiamarlo).
Da
lì un vento intenso ci accompagnerà poi alla nostra destinazione
finale: Vento di Venezia!
Isola della Certosa. Al terzo giorno, dopo molte docce “volanti”,
avevamo bisogno di una doccia vera e di un po’ di confort!
Ormeggiati, lavati e profumati di tutto punto, ci avviamo verso
l’imbarcadero per prendere il vaporetto per Venezia e trascorrere la
serata confonderci tra i sorprendentemente pochi turisti di
ferragosto.
Mercoledì
16/8
Ci
svegliamo ad un orario più consono rispetto al giorno prima e
consultiamo le previsioni: la giornata è velata, calda e senza
vento, anche se avevamo programmato di arrivare a Lio Maggiore.
Partiamo comunque e a motore, avviandoci verso nord. La nostra
tenacia verrà premiata non appena oltrepassata la Ricevitoria:
una brezza fresca e piacevole ci accompagnerà lungo le barene
più poetiche di tutta la laguna nord, fino all’agriturismo
“La Barena” dove, una volta ormeggiati in argine,
ci aspetterà Michele, il gestore, per servirci una magnifica
cena a base di pesce.
Giovedì
17/8
Dopo
una colazione all'ombra degli alberi dell’argine della Barena,
issiamo le vele con obiettivo finale San
Francesco del Deserto. Arriveremo nel primissimo
pomeriggio aspettando i casanoviani in vacanza a Mazzorbetto,
ai quali da allora in poi ci uniremo per proseguire il nostro
viaggio. |
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Visiteremo
quindi assieme il convento, accompagnati da un’animata conduzione di
uno dei sei frati della comunità.
Il
tempo di un ulteriore bagnetto in laguna e del rifornimento di
carburante, e ci troveremo a Mazzorbetto assieme agli altri per una
serata a base di pasta e fagioli, barzellette, canti e acquerelli.
Venerdì
18/8
Sveglia
con molta calma (siamo in vacanza, no?), colazione e totale relax, in
attesa di partire per l’agriturismo Le Saline, purtroppo a motore:
la mattinata infatti è calda e senza vento. Arriviamo accaldati, ma
ricompensati da una magnifica frittura a tavola con tutti i
velaterzisti di Mazzorbetto.
La
giornata si stempera ed offre un’ottima visibilità: e dall’argine
godiamo di un panorama impagabile sulla laguna.
Viste
le previsioni meteo per l’indomani, decidiamo di salutare e ci
congediamo dalla tavolata per mettere le nostre prue in direzione di
San Giuliano, in anticipo rispetto ai programmi.
Sabato
19/8 - Domenica 20/8
Le
incompiute. Avremmo pernottato a Mazzorbetto con l’intenzione di
navigare verso il Montiron (sabato) e rientrare poi a San Giuliano
(domenica). Il meteo (che poi sabato sera si è letteralmente
scatenato!) non ce l’ha permesso. Ma è solo rinviata.
A uno dei prossimi weekend, con chi vorrà unirsi!
Nicola,
Massimo, Valeria, Silvia, Marco, Massimo
Pubblicato
in web CVC il 23 Agosto 2017
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