Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano        

home  
  
Domenica, 10 Giugno 2001
La Salsola, Arcobaleno e Adola "Stiamo freschi" Settimana di iniziative all'isola di Campalto
Al Palacampalto spettacoli e poesia Sette giorni per il parco lagunare
La "navetta"? Arriva il kayak  Le associazioni cercano di far rivivere la zona tra Punta San Giuliano e Tessera
Una settimana di fuoco all'isola di Campalto. 

Oggi alle 14 c'è la regata di vela al terzo (Trofeo Davidoff) del Circolo Casanova e poi si va avanti fino a sera con Fabio Calabrò e Bepe Boron sotto il Palacampalto. 
Anche in questo gli organizzatori dimostrano notevole senso dell'umorismo visto che richiamano nel nome l'altolocato Palafenice per il "bassolocato" Palacampalto (80 metri quadri in tutto). Ma è questo misto di incoscienza e di grande voglia di fare che rende interessante l'iniziativa. A proposito si chiama "Stiamo freschi" - e viste le previsioni del tempo rischia di essere un titolo azzeccato - ed è organizzato, senza una lira del Comune, da La Salsola, Ass. canoistica Arcobaleno in collaborazione con Adola. 

Ma non c'è solo la settimana a Campalto. L'Associazione Adola, il 12 Giugno, alle 17.15, sul prato del Centro nautico sportivo dell'Ex Colonia di Punta San Giuliano, "battezza" 10 barchette a vela per bambini con i nomi dei personaggi di "Le avventure di Gobius". Ci sarà anche l'autore Alessandro Voltolina. Attraverso il racconto i ragazzi possono vivere la laguna che frequentano in modo più consapevole, accompagnati dal pesciolino Gobius, un "ragazzo" come loro, che ha appena scoperto quanto affascinante e complessa sia la laguna. Fra i risvolti dell'iniziativa la speranza di un nuovo racconto ad hoc di Voltolina sul parco Acqueo e San Giuliano. 

Da non perdere sabato 16 Giugno la regata dal Canal Salso al Candiani. 
L'itinerario s'inquadra fra le manifestazioni promosse da Adola al fine di promuovere i luoghi d'acqua che la città di terraferma ha cancellato dall'immaginario, per riproporli come cardini della nuova Mestre, consapevolmente affacciata sulla laguna più celebrata al mondo. 

L'itinerario comprenderà Canal Salso, Forte Marghera, Punta San Giuliano, proseguirà lambendo le isole di San Giuliano e di San Secondo. Tappa all'isola di Campalto, attraversamento del Parco Acqueo - simbolicamente inaugurato il 6 maggio 2001 - e sosta a punta San Giuliano, sede delle maggiori società sportive nautiche di Mestre. Da lì il corteo proseguirà nel pomeriggio con la risalita del Marzenego, il passaggio sotto piazzetta Matter e l'approdo sulla riva verde del Marzenego all'interno del Candiani.

Questa regata nel Marzenego - compresi scarichi di fogna e pantegane - serve agli artisti di "artway of thinking", "Fata Trust" e "ZonAnomala" per la mostra Ms3 (Mestre) che c'è al Candiani, una mostra tra l'altro che val la pena di visitare perchè è un punto di vista eccentrico sulla nostra città.

(m.d.) Ad un concorso internazionale per eleggere l'ottimista dell'anno, non ammetterebbero nessuno di loro. Perché questa è gente che è più che ottimista, anzi è matta da legare.

Pensate che hanno come obiettivo quello di rendere vivibile per una settimana intera una isoletta che ha lo stesso squisito appeal dì una discarica.
Non c'è acqua, non c'è un albero che sia uno, l'unico vantaggio è che si trova a due colpi di remo da punta San Giuliano.

Parliamo  dell'isola di Campalto, rimessa quasi a nuovo dal Consorzio Venezia Nuova con una spesa miliardaria e nuovo oggetto del  desiderio di tutti quelli che si dannano l'anima a difendere la laguna a colpi di remo.

Da oggi e fino al 17 giugno l'isola di Campalto diventerà un'isola viva.
Dalle 17 alle 19 di ogni giorno animazioni e giochi per bambini, dalle 21 alle 24 spettacoli e danze.
I “mussati”? Il più piccolo ha le dimensioni di un'aquila reale, ma non importa, la passione vince tutto.

Ed è anche vero che anni fa tutti hanno pensato che era una pura stupidaggine cercare di rivitalizzare punta San Giuliano a colpi di barche a vela e a remi.

Cera ancora un centro di raccolta delle spazzature dell'Amav quando il circolo velico Casanova, il Centro nautico e l’associazione di canoisti Arcobaleno venivano da queste parti a mettere in acqua «derive» e kayak, sàndoli e gondolini.

Eppure alla fine l’hanno avuta vinta loro, e se il parco di San Giuliano resterà aperto a tutti quelli che hanno un pezzo di qualcosa che galleggia e lo vogliono mettere in acqua senza spendere miliardi, allora sarà anche merito loro.

Non solo, l’intenzione è quella di riuscire a convincere il Comune che il parco di San Giuliano non può fermarsi al Seno della Seppa. ma deve arrivare a comprendere anche un altro pezzo di laguna, almeno fino all'isola di Campalto.

Perchè, non ha senso fare il parco lagunare più grande del mondo senza che ci sia dentro una bella fetta di Laguna.

Insomma, al di là dì tutto questa settimana all'isola di Campalto, pur essendo roba da pionieri del Far West, val la pena di essere vissuta.
Sia che decidiate dì fare un salto a bere un'ombra, sia che decidiate di passare la notte lì, sia che vi portiate il barbecue da casa, sia che decidiate di rifocillarvi al bar dell’isola.

 Perchè l’idea di Tito Pamìo, “anima” dell'associazione canoistica Arcobaleno, e dì tutti gli altri è che questa dovrebbe diventare l'isola dove ognuno fa quel che vuole. senza dare fastidio ad alcuno.

 Ed è un concetto decisamente difficile da digerire a tutti, figuriarnoci ai vongolari abusivi che non solo pescano davanti all'isola le vongole alla diossina, ma qui si  divertono a correre a 200 all'ora (e con loro molti diportisti) tanto per vedere l'effetto che fa il ragazzino con la canoa che finisce in acqua.

 Ma Pamìo è un inguaribile democratico e crede che prima o poi tutti si convinceranno che è meglio andare a remi e che la laguna va ríspettata. Figuriamoci.

Maurizio Dianese